Editoriale

Perché il Papa si dimette? Crisi dei valori, matrimoni gay, un entourage forse non affidabile

La concomitanza dell’inizio della Vacatio con le elezioni politiche: l’annuncio shock giunge in un momento delicato che ci fa temere per la tenuta dei valori spirituali della Chiesa

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

a notizia è di quelle che ti lasciano a bocca aperta. Non accadeva dal 1415 che un Papa rinunciasse al soglio di Pietro. Carol Woityla aveva tenuto il magistero papale fino alla fine, malato di un morbo invalidante non aveva lasciato le redini della Chiesa. La sua determinazione a rappresentare, come suo vicario in terra, Cristo aveva commosso il mondo.

Ratzinger con un annuncio a sorpresa fatto oltretutto in una fase delicata della storia dell’Italia, ma anche dell’Europa e del mondo, ci costringe a porci tante, troppe domande cui non sarà facile dare una risposta.

La concomitanza con le elezioni politiche alle porte, si vota il 24 e il 25 febbraio e dopo tre giorni, il 28, si avvia la vacatio del soglio pontificio, ha un sapore inquietante.

Cosa è accaduto veramente che non sappiamo? Perché un uomo come Papa benedetto XVI che durante questi anni non aveva certo manifestato incertezze o morbidi accomodamenti, improvvisamente cede il passo e si ritira?  Una spia significativa sta nella parte centrale del suo discorso:

«Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato»

Il mondo in rapido mutamento. Già! prima la Francia, poi l’Inghilterra (la Germania già li ha) hanno annunciato il via libera ai matrimoni gay che scardinano il senso stesso della famiglia intesa tradizionalmente e cristianamente come unione di un uomo e di una donna. A fondamento del Vangelo sta la Sacra Famiglia (Giuseppe e Maria, simbolo della coniugalità per eccellenza) che dà vita al salvatore del mondo, con la “modernizzazione” della società, con la dissoluzione del suo nucleo fondamentale, la famiglia appunto, si aprono scenari spirituali inimmaginabili, o forse troppo immaginabili.

Roma, intesa come emblema della cattolicità si avvia a seguire la strada delle cugine europee. Sappiamo che se vincerà la coalizione di sinistra a livello nazionale, ma anche nel Lazio, Bersani e Zingaretti (candidati rispettivamente alla guida del paese e della regione) dovranno fare i conti con le spinte rivoluzionarie (nel senso dei valori spirituali) della loro ala estrema.

Perché allora il Papa lascia proprio in questo momento in cui occorrerebbe opporre una forte reazione che sostenga i valori tradizionali dello spirito cattolico?

La risposta sembrerebbe stare in quella dichiarata debolezza del corpo non più in grado di sostenere l’urto efficacemente, ma si sa che questo non significa aprire sicuramente la strada a un pontificato forte che possa e abbia la forza di contrastare la perdita incipiente dei valori. Certo, si dirà che Ratzinger in questo modo rimette la scelta nelle mani dello Spirito Santo che in Conclave dovrebbe illuminare i cardinali nel momento del voto.

Ovviamente chi abbia fede non ha motivo di dubitare dello Spirito Santo, per noi un po’ più scettici non sulla volontà divina, ma sulla voglia dei Cardinali di ascoltarla, i motivi di dubbio ci sono, eccome!

Se Benedetto XVI avesse potuto contare su un entourage affidabile che lo sostenesse nel perseguire la politica spirituale della Chiesa per la quale egli si è battuto in questi anni, non avrebbe avuto bisogno esclusivo del vigore fisico che lo sorreggesse nell’arduo compito di guidare la barca di Pietro.

No, qualcosa non torna, e non sappiamo cosa, e questo ci inquieta e ci preoccupa come cattolici e come donne e uomini fiduciosi nei valori antichi della Chiesa.

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da pioniere il 13/02/2013 16:49:31

    purtroppo il papa non cita mai versetti biblici per proclamare, non le sue idee, ma le verità della parola di Dio, che non evolvono, s'asdattano, alla crescente immoralità degli uomini..." 2 TIMOTEO 3:13..uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio" - 1 CORINTI 6:9,10 ...ne fornicatoti,ne idolatri,ne adulteri,ne uomini tenuti per scopi non naturali, ne uomini che giacciono con uomini, ne ladri, ne avidi...erediteranno il regno di DIO..- Purtroppo la chiesa non parla secondo l'autorità immutabile della parola di DIO, quindi vacilla, si rassegna all'evoluzione ineluttabile della società umana in quanto, secondo 1 GIOVANNI 5:19 "tutto il mondo giace nel potere del malvagio..Facit: non stupitevi delle dimissioni del papa...le profezie si stanno avverando.( forse sorridete, ma vedrete l'evoluzione degli avvenimenti..)

  • Inserito da antonimo il 12/02/2013 12:08:24

    Napolitano, Monti ed il governo tecnico-massonico al servizio delle banche, per due cose saranno ricordati a loro eterna infamia: I “suicidi d’onore” di troppi cittadini e le “dimissioni” del Papa. Che un Pontefice fosse costretto a dimettersi, non accadeva dal tempo dei “Vespri Siciliani” in una Italia sotto il giogo del dominio straniero. Dobbiamo prepararci a “riscattare” questo paese dall’opprimente dittatura delle tecnocrazie europee al servizio degli interessi della finanza. Più volte il Santo Padre ha toccato l'argomento della estrema pericolosità di una finanza senza regole e senza controlli ed è forse questa la vera ragione degli attacchi di cui è stata fatta oggetto la Chiesa da parte di organi di stampa americani ed europei non proprio esenti dai condizionamenti da parte della "proprietà". Il futuro che si prospetta è tutt'altro che tranquillizzante, è la civiltà stessa ad essere sotto attacco, ed è la giustizia a chiedere che i cittadini reagiscano ai progetti di dominio del Moloch della finanza.

  • Inserito da serena il 11/02/2013 17:58:51

    secondo me il motivo per cui il papa si sia dimesso nn è la salute perchè nn sarebbe un buon motivo perchè il papa precedente nonostante i suoi gravi problemi di salute nn si è dimesso. Detto ciò il fatto che ratzinger si sia dimesso in concomitanza dalle elezioni politiche fa sorgere dei dubbi: è realmente vero che la chiesa si sta man mano unendo con la politica in maniera simbiotica ? bah il dubbio permane.

  • Inserito da Aldous il 11/02/2013 16:45:58

    Forse i Cardinali sono già d'accordo nel nominare un papa meno conservatore, più accettato dalla comunità laica e che quindi abbia più "forza" comunicatrice per fare accettare ai gay il loro errore, piuttosto che farli perseverare. Certo è che la decisione è politica e intende chiaramente influire sulle elezioni. Su questo non vi è dubbio. E noi Cristiani abbiamo forte motivo di preoccupazione. I gay stanno esagerando?

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