Editoriale

Caccia al cinquantenne...per eliminarlo!

Storace propone di candidare solo under 50 e la Fornero (64anni) vorrebbe dimezzargli lo stipendio

Domenico Del Nero

di Domenico Del Nero

empi duri per i mezzi secoli!   Può  far sorridere – né potrebbe essere altrimenti -  la proposta di  Francesco Storace di candidare in parlamento solo chi abbia meno di 52 anni. Evidentemente il vulcanico leader della Destra proprio non resiste, alcune volte, a gareggiare con il suo quasi omonimo del ventennio (per l’appunto, una vocale di differenza).  Fa invece un po’ meno sorridere il delirante discorso del ministro  Elsa Fornero, la quale, dall’alto delle sue sessantaquattro primavere, pontifica  che dai cinquant’anni in poi si dovrebbe essere pagati meno perché per forza di cose  si produce meno. Se avesse un briciolo di coerenza, questa signora dovrebbe o dimezzarsi lo stipendio o dimettersi per demenza senile precoce.

Davvero un a buffa categoria, quella dei politici, d’annata o prestati. Grazie alla loro opera  “lungimirante” hanno seriamente compromesso il futuro delle giovani generazioni,  costretto molti giovani ingegni a emigrare, preso in giro migliaia di ragazzi inventando tutti i modi possibili e immaginabili per parcheggiarli in un’università sempre più feudo di logge e baronie d’ogni sorta …. E adesso, improvvisamente, vorrebbero addirittura che la vita si fermasse al mezzo secolo ?

In quel caso, tra l’altro, aule parlamentari e senati accademici resterebbero popolosi quanto il cuore del Sahara e questo sarebbe sicuramente l’unico lato positivo della faccenda. Ma il problema è un altro; ed è che la gerontocrazia italiana, probabilmente per ibernare se stessa al potere per qualche altro eone, sembra agire con diabolica astuzia per scatenare una guerra tra generazioni.

E’ assurda infatti questa  contrapposizione per fasce di età. Se è sicuramente vero che la nomenclatura nostrana  (ma sarebbe più giusto definirla apparato divorante e digerente)  a vari livelli è invecchiata e che i giovani, al di là di belle parole e slogan di facile effetto, sono terribilmente e ingiustamente penalizzati  in varie maniere più o meno subdole,  nondimeno identificare la …. meritocrazia (che in Italia tutti nominano ma poi scansano come la peste)  con  una fascia di età significa veramente oltraggiare il comune buon senso ma anche l’esperienza quotidiana.  O vogliamo forse pensare che certi giovani yuppies rampanti, che si sono fatti largo assai più per il loro scodinzolare e per la disponibilità a oprar di lingua sopra ogni altra cosa che per meriti e capacità comprovate, possano degnamente sostituire gli attuali fossili  che pietrificano la vita politica e culturale della nazione?

Sono innegabili  il valore della freschezza, dell’energia, della volontà dei giovani; e sono senz’altro risorse grandissime, da valorizzare anche perché sono il nostro futuro;  ma non bisogna dimenticare che si tratta di valori aggiunti, strettamente legati alla persona  e non di vitamine della crescita.  Così come – è inutile ripeterlo – ci sono stati dei “grandi vecchi” capaci di stare al timone meglio di tanti altri; piaccia o meno il personaggio, non si può certo dire che Ronald Reagan sia stato uno dei peggiori presidenti degli Usa, mentre il “giovanotto” Obama non sembra davvero essere stato all’altezza di tante speranze e aspettative. Poi certo, se guardiamo al Quirinale anche Cleopatra sembra una top girl, ma quello è davvero un caso limite ….

Inoltre, vogliamo per un momento ricordare anche il valore dell’esperienza e dei meriti non di tessera o consorteria, ma davvero provati sul campo? Verrebbe anche da aggiungere sommessamente che molte volte il mezzo secolo è proprio il momento in cui si sposano benissimo esperienza e energia, ma potrebbe sembrare un discorso di difesa corporativa per cui ….  

Ora,   sicuramente l’Italia è il paese in cui  troppo spesso ciò che dovrebbe essere temporaneo diventa vitalizio se non addirittura dinastico, come è il caso degli incarichi politici universitari etc.:  il problema va allora risolto alla radice, stroncando questa mentalità e questo modus operandi e permettendo veramente a chi lo merita , a prescindere dall’età (ovviamente, entro certi limiti!) di occupare posti di responsabilità, introducendo magari un sano principio di rotazione nelle cariche elettive. Altrimenti, i virgulti di oggi saranno i fossili di domani e così si realizzerà, ancora una volta, l’aurea massima gattopardesca: tutto deve cambiare perché tutto resti com’è.

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    5 commenti per questo articolo

  • Inserito da PIER DOMENICO il 24/09/2012 17:58:34

    Sempre più ridicoli,si riempiono la bocca dell parola givinezza e non riescono a tirar fuori un'idea che sia una. Se la classe politica diciamo di destra avesse avuto l'umiltà di ascoltare i nostri intellettuali più brillanti,Cardini,Morganti,Veneziani Tarchi,Solinas ecc...,tutti ben oltre la cinquantina,non starebbero per fare la fine che meritano: essere spazzati via dalla scena politica nazionale.

  • Inserito da Helmut Leftbuster il 22/09/2012 11:23:28

    Caro Domenico, grazie per questo tuo scritto dalla prospettiva obliqua ed "insinuante" (come ormai sai, quella che preferisco). Credo di poterlo quindi commentare con tutta la logica che merita la logica: "cui prodest"? Come mi tutti i provvedimenti del governo (e quindi dei poteri forti mondialisti)hanno come comun denominatore quello di sradicare identità, togliere dignità al passato, azzerare il ricordo e la coscienza tradizionale colpendo i suoi rappresentanti più vivi, "gli anziani" ? Vittime di tutto: tagli alle pensioni, capacità lavorativa, costipazione degli apparati assistenziali e sanitari, delinquenza d'ogni genere! A chi serve che ci si dimentichi rapidamente di ciò che eravamo e da dove veniamo, e si abbracci senza condizioni il "nuovo insignificante e zenza identità" che sta avanzando? Mondialismo... http://aristocraziaduracruxiana.wordpress.com/2012/08/04/dagli-allanziano/

  • Inserito da Loredana il 21/09/2012 14:33:35

    In effetti, limitare le legislature, soprattutto di chi ha fatto poco o niente, se non godere dei privilegi, sarebbe uno dei passi da intraprendere nella direzione giusta. Difficile pensarla così, no? Almeno in certi ambiti...

  • Inserito da domenico del nero il 21/09/2012 12:56:39

    Cara Loredana, se è per questo io proporrei anche candidature under 30: ci sono certi miei ex allievi che sarebbero parlamentari formidabili, ricchi di idee e di inziaitive. Ma a parte quello che giustamente notavi tu, non si può porre addirittura uno sbarramento a cinquant'anni, come vuole l'ex campione della regione lazio. Perchèè non iniziamo se mai a limitare le legislatue, considerato che c'è gente che ha meno di cinquant'anni e siede in parlamento da due o tre mandati senza aver fatto assolutamente nulla di eclatante? Un cordiale saluto

  • Inserito da Loredana il 21/09/2012 11:32:04

    Sinceramente, non so se ridere o piangere. Magari tutte e due, mentre inizio a restituire la cittadinanza di questo paese-cabaret. Storace che propone le candidature under 52: potrebbe anche essere una mossa intelligente. Ma chi sarebbero gli under 52? Gente proveniente dalle loro stesse scuderie di portaborse e intrallazzatori, oppure persone con voglia di FARE e che abbiano anche FATTO? La signora Fornero non smette di stupirmi. Piange, dice numeri a caso, presenzia dove potrebbe fare a meno, parla senza ricordarsi chi è...Tagliare lo stipendio a chi ha passato la cinquantina cosa dovrebbe portare, secondo lei? E nessuno l'ha avvertita che LEI DOVREBBE INIZIARE PER PRIMA, essendo andata oltre? Per favore, ditemi dov'è il tasto di spegnimento dei discorsi a vanvera di questa gente che fa finta di governare, mi sta salendo la nausea...

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