L'infrarealismo

Roberto Bolano, grande scrittore e poeta cileno

Continuerà a scrivere fino agli ultimi giorni pur «consapevole dell’ ombra che la morte proiettava su di lui»

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Roberto Bolano, grande scrittore e poeta cileno

Roberto Bolano

 

Roberto Bolaño, a quindici anni, decise che "voleva essere uno scrittore" e da allora ebbe a lavorare a ciò con  grande perseveranza. 

A quell'età, con la sua famiglia, lasciò il Cile per il Messico e lì scoprì che la sua vocazione ra la latteratura . 

Quel Paese, per Bolaño era una fantasia adolescenziale. Così, dopo cinque anni a Città del Messico, decise di tornare in Cile nei mesi prima del conosciuto golpe.

Fece un viaggio, via terra,  in tutta l'America Latina, sperimentando il ritorno da quei luoghi come un avventuriero. 

Quei lunghi spostamenti, avevano un unico obiettivo: unire la resistenza della sinistra. 

Dopo essere stato imprigionato per otto giorni, non rimase più a lungo in Cile. 

Pubblicò le sue prime poesie e partecipò attivamente in un avant-garde, l' infrarealismo.

L’infrarealismo è un movimento poetico che nacque per opera del cileno Roberto Matta quando Andrè Breton lo espulse dal surrealismo. L’ infrarealismo aveva come consegna quella di "far saltare in aria il cervello alla cultura ufficiale".

 

Tuttavia, nel 1977, stanco della letteratura, lascerà il Messico per raggiungere l’Europa.

I mesi seguenti furono imbevuti di molta solitudine. Oltre a viaggiare attraverso l'Africa e nei paesi europei, lavorò in più uffici. 

Tutte queste esperienze diventeranno, più tardi, la sua narrativa. 

Ogni suo libro, infatti, raccoglie alcune parti di vita vissuta, dal suo primo viaggio in Messico e a seguire. 

La scrittura di Bolaño, divenne presto il riflesso della sua autobiografia e, come ebbe a dire: "Gran parte della vita ha nutrito la mia letteratura." 

Nel 1978 si stabilisce in Spagna. 

Questa fase, dove non era ancora conosciuto, gli creò molti sforzi a carattere finanziario. Poi,  nel 1984, uscì dall’anonimato, quando pubblicò il suo primo romanzo: Consigli da un discepolo di Morrison a un fanatico di Joyce , scritto in collaborazione con il catalano Antoni García Porta. 

Nello stesso anno esce The Elephant Walk , a cui venne assegnato il premio Felix Urabayen. 

Nel 1986 si stabilì a Blanes , una città costiera nei pressi di Barcellona. 

Qui scrisse le sue opere più importanti, che gli aprirono una porta nel mercato editoriale spagnolo. 

Dal 1993, non ha più smesso di lavorare, e il suo interesse per la poesia veniva mescolato con le sue incursioni nella fantascienza , genere letterario che alla fine lo accompagnò verso il grande successo. 

Pubblicherà I cani romantici, una raccolta o di sue poesie create tra il 1977 e il 1990, e un romanzo dal titolo La pista di pattinaggio . Tre anni dopo, presenterà le sue opere La letteratura nazista in Amrica e Distant star , mentre nel 1997 pubblicò la sua prima raccolta di racconti dal titolo Telefonate . 

Il 1998 fu l’anno della consacrazione per Roberto Bolaño. 

Dopo aver pubblicato un romanzo voluminoso chiamato I detective selvaggi, ricevette due importanti riconoscimenti: iil premio per la XVI Herralde de novela e il Premio Romulo Gallegos giunto alla sua XI edizione; in aggiunta pubblicò, nel 1999, la novella Amuleto.

Nello stesso anno tornò in Cile, dopo vent'anni di assenza. 

Al suo ritorno in Spagna, si dedicò a scrivere un romanzo sull'ambiente culturale cileno, che pubblicò sotto il nome di Night in Chle (2000), e nel 2001 Putas asesinas . 

Continuerà a scrivere fino agli ultimi giorni pur “consapevole dell’ ombra che la morte proiettava su di lui ", come osservato dal suo amico Enrique Vila-Matas.

Morì il 15 luglio 2003, mentre aspettava un trapianto di fegato in un ospedale di Barcellona,lasciando incompiuto due progetti in fase di elaborazione: un romanzo, il cui titolo originale era 2666 e una raccolta di racconti, a cura di Anagrama, nel settembre 2003 sotto il nome di Il gaucho insopportabile

Dopo la sua morte sono stati pubblicati molti tributi e saggi dagli intellettuali cileni e spagnoli sui giornali di tutto il mondo.

In qualche misura tutto quello che ho scritto è una lettera d'amore e un saluto alla mia generazione, a quelli che hanno scelto la militanza e la lotta e che hanno dato quel poco che avevano, e quel molto che avevano, la giovinezza, a una causa che per noi era la più generosa del mondo, l'intera America Latina è seminata con le ossa di questi giovani dimenticati

R.Bolano

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 09/07/2012 11:49:20

    Non conoscevo l'infrarealismo e il suo programma di far saltare il cervello alla cultura ufficiale. Probabilmente lo ha fatto, grazie a Bolano...conosco solo di fama, ma la recensione mi fa venire voglia di leggerne le opere. Grazie!

  • Inserito da apassera il 09/07/2012 11:33:20

    bello questo testamento dell " insopportabile " che scelse di tornare in patria con ogni mezzo possibile,mare, terra, autostop che gli lasciarono un esperienza da condividere con noi fruitori.

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