Editoriale

I candidati del "Grillo"

Cosa è successo all'interno della nostra politica?

 

di  

arego, nel Vicentino, festeggerà la sua prima fascia tricolore da sindaco nella storia del Movimento 5 Stelle. In quel di Parma, un candidato “del Grillo” ha sradicato il ballottaggio a quello del centrosinistra, con un roboante 19%.

A Genova, patria del Beppe nazionale, il M. 5 Stelle ha rasentato il secondo confronto con il centrosinistra.

La Lega, come protesta allo stesso partito, mantiene Verona grazie alla riconferma del super ripudiato -dagli stessi del carroccio- Flavio Tosi (57%), ma abbandona alcuni baluardi della Lombardia, contrassegno della sua storia.

Per non parlare del Pdl e del suo fallimento a Palermo, Parma e Genova, e un ampio calo di consensi.

Il Pd, invece, non sa se gioire o leccarsi ben bene la ferita per la disfatta siciliana, ove Leoluca Orlando (Italia dei Valori) ha stravinto con un persuasivo 47% contro il  17% del candidato della coalizione.

Cosa è mai successo, dunque, all’interno della politica locale italiana? 



Più di succedere, il verbo giusto da coniugare è apparire.

Infatti ieri, durante i sondaggi e le votazioni in diretta, l’impresa del non partito di Grillo, promosso grazie soprattutto ai social network e alle varie tv locali, è apparsa a furor di popolo del web come una vera e propria " nuova forza politica", capace di esprimere la repulsione verso la politica attuale, verso i nuovi neonazisti di Equitalia che, come in un campo di sterminio, portano al suicidio persone oberate da tasse inique e subdole.

L’unico vincitore di queste Amministrative 2012 non è tanto Beppe Grillo quanto il popolo italiano che pur di dire basta si è appoggiato ad un comico qualunque. Al suo posto poteva esserci il buon Pippo Franco e la cosa sarebbe stata la mesma. Il cittadino italiano è stufo dei Berlusconi, dei Casini, dei Bersani e soprattutto dell’ inadeguato Monti, tecnico che non ha fatto progredire l’Italia di un sol passo.

Alle urne, in merito a quanto riportato dal Viminale, si sono recati il 66,88% degli aventi diritto al voto, con i promoters ( candidati)del comico genovese  a rosicchiare percentuali su percentuali ai grandi (!) partiti di sempre.

Il PD, nella sua Piacenza, pur avendo vinto è stato però energicamente oscurato dai grillini, con il loro 10%.

Le Tv e i giornali di mezza Europa s’ inquisiscono sulle motivazioni delle scelte degli elettori, ipotizzando anche loro, come noi, un nettissimo distacco dalle posizioni degli attuali capi della Res-Publica, annotando perciò la caduta burrascosa dei partiti tradizionali.

A questo punto Internet, e tutti i suoi derivati, simboleggiano la prima peculiarità anomala di un’alleanza capace di andare a intaccare i soliti poteri forti e stantii dell’ italietta dei Penati, dei Lavitola, delle escort, dei palazzinari e della magistratura corrotta.

Nello statuto di questo, definiamolo, cartello, che i propri componenti tengono a definire “non statuto, si disserta di « un confronto democratico all'interno del quale è riconosciuto alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo e indirizzo normalmente attribuito a pochi».

La sola e unica sede riconosciuta è quella di  beppegrillo.it e i relativi contatti sono salvaguardati soltanto a mezzo email.

Gli iscritti sono quasi 70mila unità e all’interno di questi blog, forum e via dicendo si parla di acqua, di ecologia, di natura, di rinnovabili, e di allacciamenti internet gratuiti.

Scopiazzando il comico, la politica dei soliti azzeccagarbugli è confluita in massa nel web per cercare di aprire nuove porte verso un dialogo col cittadino ormai eroso da tempo, ma soprattutto per riguadagnare i tanti consensi perduti.

E allora da Facebook, come in Twitter, ecco arrivare dei messaggi subliminali del tipo « Io sto con quello e mando a quel paese quell’altro»; « torniamo a rivotarlo o ci ritroveremo nelle caverne»….

Quelli del  Movimento 5 Stelle visto tale andazzo hanno, al contrario, cominciato e organizzato esclusivamente online i vari dialoghi, iniziando solo in un secondo momento il tentativo di  conquista delle schede.

La fiducia l' hanno avuto parlando al popolo, adoperando Facebook e i blog, e non tralasciando i volantinaggi, i gazebo e i camper.

Insomma, qualunque essere -con capacità di intendere e di volere- avrebbe fatto quello in cui è riuscito Grillo: cercare di parlare alla gente senza dare l’impressione di fotterla.

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    5 commenti per questo articolo

  • Inserito da Carlo il 08/05/2012 20:44:45

    Bellissimo articolo

  • Inserito da carmelo il 08/05/2012 17:36:15

    Tutto caro Max condivido e specialmente questo passaggio:L’unico vincitore di queste Amministrative 2012 non è tanto Beppe Grillo quanto il popolo italiano che pur di dire basta si è appoggiato ad un comico qualunque. Al suo posto poteva esserci il buon Pippo Franco e la cosa sarebbe stata la mesma. Il cittadino italiano è stufo dei Berlusconi, dei Casini, dei Bersani e soprattutto dell’ inadeguato Monti, tecnico che non ha fatto progredire l’Italia di un sol passo.

  • Inserito da germano il 08/05/2012 17:14:37

    Si sono pienamente in accordo con te, anche se non condivido la tua sucettibilità in merito a Grillo

  • Inserito da Loredana il 08/05/2012 17:03:20

    "La politica al tempo di Internet", con un richiamo ad un altro Grillo cinematografico che si faceva beffe del potere temporale del papato e del proprio status: tempi e strumenti che cambiano. Forse la voce degli italiani è davvero riuscita a spingersi ad altezze prima sfiorate, o mai raggiunte perché deviate ad arte. Una riflessione poco ottimista sulla chiusa "senza dare l'impressione di fotterla": è perché DAVVERO questa volta non c'è la volontà di fottere il prossimo? Attendiamo sviluppi...

  • Inserito da fede70 il 08/05/2012 17:00:23

    Articolo molto ben scritto sebbene non capisca la tua poca fiducia in Grillo.

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