Maggio Musicale Fiorentino

La grande musica russa: Daniele Gatti incanta il pubblico fiorentino con Stravinsky e Prokof'ev

Grande successo domenica 11 maggio soprattutto dell'Aleksandr Nevskij: straordinarie l'esecuzione dell'orchestra, del coro e del mezzosoprano Ksenia Dudnikova

di Domenico Del Nero

La grande musica russa: Daniele Gatti incanta il pubblico fiorentino con Stravinsky e  Prokof'ev

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Il ritorno di Daniele Gatti è sempre garanzia di profonde emozioni. Se infatti l’orchestra e il coro del Maggio Musicale Fiorentino sono eccellenze di per sé, non c’è dubbio che il maestro Gatti riesca a coinvolgerli al massimo grado nelle sue letture tanto accurate quanto entusiasmanti.

Così è stato anche con il concerto dell’11 maggio scorso, che ha visto la sala Mehta gremita di pubblico che ha dato tutto il suo entusiasmo soprattutto dopo la seconda parte del concerto, quella dell’ Aleksandr Nevskij . [1]

Questo non certo perché la Sinfonia in do di Igor Stravinsky sia stata eseguita in tono minore, tutt’altro; si può anzi dire che maestro e orchestra abbiano dato il massimo anche in questa che non è comunque una delle composizioni più amate del compositore russo, evidenziando il sottile gioco neoclassico tra Haydn e Beethoven e le invenzioni ritmiche più tipicamente stravinskiane.

Ben diverso il discorso per la cantata Aleksandr Nevskij op. 78 di Sergej Prokof’ev per mezzosoprano, coro e orchestra. Il maestro Gatti aveva già diretto a Firenze il Newskij nel 2019 con grande entusiasmo del pubblico; si tratta di un titolo che conosce alla perfezione dato che lo dirige a memoria con una passione e un entusiasmo che riesce perfettamente a trasmettere sia al pubblico che agli esecutori. La cantata è senza dubbio uno dei capolavori del compositore russo; pur essendo nata come “commento” a un celebre e bellissimo film di Sergej Ejzenstejn la musica ha di per sé una straordinaria capacità evocativa, anche senza bisogno dell’immagine cinematografica.

L’atmosfera cupa che pervade l’inizio e buona parte della composizione, è evocata da Gatti con straordinaria intensità fin dalle battute iniziali del primo episodio La Russia sotto il giogo mongolo: colore e atmosfera tetri che continuano nel terzo episodio il canto de Crociati a Pskov. Nel quarto episodio Sorgi popolo russo la tradizione corale russa di Glinka, Musorgskij, Rimsky-Korsakov e Borodin emerge in tutta la sua straordinaria e suggestiva bellezza, mentre nella Battaglia sul Ghiaccio, l’episodio più famoso, lo scontro tra il tema cupo e opprimente dei Teutoni e quelli più vivaci dei Russi emergono la forza epica e drammatica del compositore.

La lettura di Gatti è attenta sia al dettaglio che al dipanarsi della narrazione. Il fraseggio degli archi, le atmosfere ora drammatiche ora epiche, l’accompagnamento del coro e della solista: il maestro coglie tutti gli aspetti e soprattutto tutte le emozioni di questa bellissima composizione, perfettamente assecondato da un’orchestra come sempre in forma straordinaria. Ottima la prestazione del coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Lorenzo Fratini, sia nel cupo salmo latino dei crociati che nei suggestivi canti russi; il mezzosoprano Ksenia Dudnikova  ha cantato con struggente intensità e commozione il canto della morte che segue la battaglia, con una voce dotata di un buon volume e un bel timbro brunito.

 

 



[1] Per la presentazione dello spettacolo cfr. https://www.adhocnews.it/daniele-gatti-al-maggio-musicale-una-domenica-nel-segno-di-stravinskij-e-prokofev/ 

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