Calunnie e doppiopetto blu

Steven e le corna

L'amante di Elizabeth era qualcuno con cui si sentiva incapace di competere...(Cap. 31)

di  

Steven e le corna

Quando Steven conobbe Elizabeth, ella frequentava ancora il 2 anno di college, e lui usciva da un burrascoso matrimonio finito male.

Liz era una studentessa non brillantissima, ma grazie alla potente famiglia riusciva, pur capendo poco, ad andare avanti con la facoltà di ingegneria. Questa sua incapacità verso lo studio le derivava principalmente dalla sua grande insicurezza che ormai la accompagnava sin dalla nascita.

Steven (Tick) era un uomo, con pochissima cultura, dall’apparenza virile, taciturno e instabile, ma anche affettuoso e con i piedi per terra. Lui sapeva apportargli quella serenità che Elizabeth cercava da tempo. Questo amore la faceva sentire più sicura. Nessun altro uomo l’aveva fatta sentire così.

Tick era la persona che poteva proteggerla e donarle quella attenzione che il padre e la madre le avevano spesso negato perché sempre impegnati a far soldi.

Steven, da parte sua, non poteva credere che una donna come Liz  potesse considerare uno come lui, così semplice e senza cultura. Tuttavia era certo che ella contraccambiasse in pieno il suo amore. Ne era commosso e felice, perché lui, povero essere normale, aveva impalmato una giovane donna di potere.

Ammirava perdutamente la minuta intelligenza della sua compagna, per lui invece -derelitto analfabeta- d’ immane grandezza, e si identificava di sovente come un uomo abbastanza fortunato per averla incontrata. Elizabeth gli permetteva di frequentare un mondo che Tick aveva sempre considerato fuori dalla sua portata. Lei era “le ali” ( pseudo intellettuale, velleitaria, temperamentale) e lui “ la radice” (sempliciotto, con i piedi ben piantati a terra, stabile). Insieme si combinavano alla perfezione… Sembrava!

Il loro matrimonio fu appassionato e turbolento. Le aree nelle quali si completavano l'un l'altra intensificavano la loro mutua attrazione, ma la differenza di condizione sociale creava frequentemente una grande mole di problemi e conflitti. Liz, si rendeva sempre più spesso conto che non poteva parlare col marito delle cose con le quali s’intratteneva con gli altri della sua cerchia, stante l’ignoranza congenita di Steven; lo stesso si lamentava che la moglie lo considerava poco.

Quando si mettevano a riflettere era abbastanza chiaro che queste recriminazioni erano dovute al fatto che non si erano pienamente conosciuti nel periodo di fidanzamento e che molto volle dire, per loro, l’attrazione fisica.

Liz si sentì attratta dalla semplicità e dal fisico contadinesco del giovane Tick;  però, ora, aveva davanti un’ anima fin troppo semplice e ignorante.

E Steven avvertì di essere molto attratto dall’intelligenza e dalla posizione della ragazza. Ora, pensava che lei, tuttavia, si sentisse di una spanna superiore a lui.

I lamenti dell’uomo fecero si che Elizabeth capisse che egli stava criticando il suo modo di vedere e conoscere la vita. E tale mancanza di appoggio la spinse ad imboscarsi ancora più nel suo mondo ovattato di ricca possidente .

Allo stesso tempo le recriminazioni di Liz ferivano il marito nell’orgoglio. Cominciò a sentirsi sempre più scomodo nelle situazioni sociali nelle quali Elizabeth lo metteva in contatto con colleghi di lavoro e persone altolocate, e faceva tutto quello che poteva per tentare di evitarle. La breccia che li separava si andava allargando, le relazioni tra Liz ed i suoi amici, con cui trascorreva svariate ore, erano molto intense, e accadde quello che era quasi inevitabile:  Elizabeth ebbe un'avventura amorosa con un alto finanziere conosciuto al Tennis club.     Sentiva quest’ uomo, a differenza del marito, simile a lei. Condividevano traguardi analoghi e poteva parlare con lui di cose delle quali non aveva potuto mai parlare con Tick.

Steven si sentì terribilmente ferito, quando venne a conoscenza dell'avventura di sua moglie e reagì diventando tremendamente geloso. Questa situazione fu particolarmente dolorosa per lui perché gli strappò quello che gli risultava più gratificante dell'amore con Liz:  il fatto che lei l'accettasse senza pregiudizi.

L'amante di Elizabeth era qualcuno con cui, Steven, si sentiva incapace di competere;  avvertiva che di fronte a Hugo Fonseca Ruiz, questo il nome del ricco possidente spagnolo, non era né abbastanza uomo né abbastanza amante per la moglie. Quell’ispano-americano aveva tagliato "le ali" dell’amore che Liz gli riservava. Lei, ora, condivideva con un altro quello che Tick considerava un'intimità ancora maggiore di quella che aveva con lui:  l'intimità della mente. Il dolore che Steven Mortimer provava era insopportabile.

Talmente forte, da rasentare la pazzia, quando seppe da un amico che Liz era alla casa al mare, agli Hamptons, con questo bellissimo uomo dagli occhi color del cielo.

Elizabeth e Hugo cominciarono a baciarsi con tale passione che, senza volerlo, andarono a cadere sulla poltrona a dondolo, in stile liberty, sfasciandola quasi del tutto.

Hugo iniziò dal collo mentre lei, senza la minima preoccupazione, lo invitava a succhiarla avidamente : “ Ti prego, Hugo, lasciami il marchio, fammi il tatuaggio della tua bellissima e carnosa bocca…” sussurrava Liz, quasi pregandolo.

L’uomo scese con fare deciso al suo seno, non prima di averle fatto saltare i bottoni della camicia con un risoluto e ben accetto, dalla donna, volitivo strappo.

I capezzoli di Liz furono, alternativamente, baciati, leccati e succhiati così tante volte che divennero turgidi e rigonfi in pochissimo tempo.

Poi, Hugo, tornò su con la faccia e la sua lingua andò a intrecciarsi con quella di Liz, che nel frattempo aveva fatto uscire fuori il membro durissimo dell’uomo. La donna si divincolò dalla stretta del suo compagno per piegarsi e accogliere nella sua bocca il pene intriso di umori; cominciò a poppare avidamente e subito dopo a spingerlo completamente dentro la gola… e più succhiava e più Hugo si dimenava finché, preso da uno spasmodico desiderio, la staccò dal suo membro e la sdraiò sul letto; le allargò appassionatamente le gambe e gli infilò dentro la sua verga bagnata di secrezioni varie, cominciando a pompare ritmicamente dentro l’accogliente guaina di Elizabeth che presa dal vortice perentorio del suo uomo veniva a più riprese e mordeva e graffiava le spalle e la schiena di lui. Poi Hugo la pose di fianco alzandole la gamba destra e infilandole, da dietro, il suo venoso randello. I sensuali mugolii inondarono la stanza fino all’urlo contemporaneo dei due quando l’uomo la inondò con tutto il suo piacere e la donna volle corrispondere asciugando il pene con la lingua e le labbra.

Poi, si abbracciarono -guardandosi negli occhi-, e abbandonandosi ad un sonno ristoratore.

Steven, dietro la grande quercia del giardino, aveva assistito impietrito all’accadimento (dal momento che la finestra era stata lasciata tranquillamente aperta).

Per aiutarsi a superare il dolore, Tick, cominciò a sua volta a masturbarsi, quasi a volersi punire, pur non riuscendo ad avere una vera erezione. In seguito, dalla vergogna e ritornato in sé, si allontanò di soppiatto.  


Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da ines giolli il 05/04/2012 23:23:58

    perchè ti hanno criticato così?Queste persone non apprezzano ciò che scrivi? sbagliano. ciao Max

  • Inserito da mara.bossi il 27/03/2012 12:31:39

    é inutile ti incazzi e ofenda... se siamo analfabeti non tutti possono essere geni...sei il tipico toscano arrogante e presuntuoso

  • Inserito da s.sbergio il 27/03/2012 12:23:38

    No, caro mio questa volta hai dato di fuori... non sa' di niente

  • Inserito da laurachiesa il 27/03/2012 12:16:42

    Troppo terreno, manchi di romanticismo. Eppure sei uno che ne dovrebbe avere

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.