I libri di totalità

Rassegna mensile di novità librarie: Maggio 2015

di Mario  Bozzi Sentieri

Rassegna mensile di novità librarie: Maggio 2015

Alain de BenoistI demoni del Bene. Dal nuovo ordine morale all’ideologia del genere(Controcorrente, pagg. 224, Euro 20,00).

 

L’ideologia del genere è una mutazione antropologica e culturale omologa a quella altrettanto radicale che segna i processi economici e produttivi.

L’ideologia gender nega l’ordine naturale, l’eredità biologica, l’innato, le tradizioni, il passato. Tutto è liquido, flessibile, mobile. Nella fluidità e vacuità dell’esistenza, non si nasce uomini e donne: il sesso diventa una scelta. Non devono più esserci appartenenze, legami, identità culturali, linguistiche e comunitarie. Per Alain de Benoist l’ideologia gender è l’esito di un disperante e banale nichilismo.Si punta a far apparire un ultimo uomo nuovo, che non dovrà niente a nessuno, perché sarà completamente causa sui, causa di se stesso.

Un individuo che non si sentirà debitore di alcunché, né coinvolto da alcuna altra dimensione storica se non quella di un perpetuo presente, i cui unici legami sono contrattuali e dunque provvisori.

È l’uomo dell’Impero del Bene, uno zombi beato, un uomo «senza qualità».

Questo zombi è beninteso uno sradicato, spiega Alain de Benoist, «termine che bisogna intendere in primo luogo in senso spirituale». È quell’essere «senza affiliazioni, in rottura con il legame sociale, ripiegato su se stesso nell’anonimato di massa, le cui uniche esperienze avvengono per procura e che, non riuscendo a intrattenere veri rapporti con i suoi simili, si trasforma in scimmia sapiente, in pigiatore di tasti, in prolungamento del mouse, del telefono cellulare o del telecomando».

 

ITALIA

 

Paolo Becchi e Daniele GranaraNapolitano, re nella Repubblica. Per una messa in stato d'accusa (Mimesis, pagg. 94, Euro 6,90)

 

Attraverso un esame critico della seconda Presidenza di Giorgio Napolitano, il volume esamina alcuni passaggi significativi del suo secondo mandato (già di per sé eccezionale, come le sue dimissioni assai anticipate hanno dimostrato), per valutare la loro incidenza sulla dialettica politica, la quale, secondo la Costituzione, deve restare estranea al ruolo presidenziale di garanzia.

Lo studio, svolto da una prospettiva costituzionalistica e da una prospettiva più propriamentefilosofico-sociologica, si propone di verificare, con documentazione obiettiva e rigore metodologico, se Napolitano abbia varcato il confine del suo ruolo, trascinando, nell’inerzia degli altri organi costituzionali, il sistema verso una forma di governo semi-presidenziale o addirittura presidenziale. Si tratta di un inedito interventismo attivo sui problemi istituzionali, politici ed economici, avvenuto nel sostanziale silenzio (se non con l’adesione) di gran parte degli organi di informazione e, conseguentemente, nell’assenza di analisi critica da parte dell’opinione pubblica, supina rispetto ad un modo di interpretare le istituzioni, che avrebbe invece richiesto consapevolezza dell’esercizio del potere e dei suoi limiti.

 

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Goffredo Buccini, Governatori. Così le Regioni hanno devastato l'Italia (Marsilio, pagg. 330, Euro 18,00)

Tra scandali e indagini, il primo decennio del Duemila è stato disastroso per le Regioni. Il secondo, se possibile, è cominciato anche peggio. Molti presidenti di Regione eletti nel 2010 hanno dovuto lasciare l'incarico, pressati dalla magistratura o dall'opinione pubblica. Trecento consiglieri regionali sono finiti sotto inchiesta. La qualifica di "governatore", neppure prevista dalla legge, finisce per simboleggiare, dunque, una stagione di grandi attese sfociata in un tracollo economico e morale. In questo libro Goffredo Buccini incontra i presidenti-governatori che - per ragioni spesso molto diverse - sono stati maggiormente sotto i riflettori negli ultimi anni e hanno guidato le più grandi Regioni italiane: da Roberto Formigoni a Nichi Vendola, da Roberto Cota a Rosario Crocetta... Dieci nomi famosi della nostra storia recente e le loro parole, i loro racconti accomunati da un senso di fallimento collettivo. Buccini descrive così il più grande "imbroglio politico" della Repubblica, tra malaffare e sprechi: quel federalismo regionale i cui effetti pesano come macigni sugli ospedali, lo smaltimento dei rifiuti, i servizi per i cittadini, ormai sempre più diseguali in un'Italia che la riforma del 2001 ha reso sempre meno unita, vanificando il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

 

MONDO

 

Eugenio Di Rienzo, Il conflitto russo-ucraino - Geopolitica del nuovo dis(ordine) mondiale(Rubbettino, pagg. 106, Euro 10,00)

 

Il recente colpo di Stato di Kiev è stato l’ultimo atto di una strategia messa in atto per spingere l’Ucraina nella Nato e quindi per preparare il terreno alla definitiva disintegrazione della Russia come Grande Potenza. Dopo aver assistito a questo tentativo di minare le basi geostrategiche della sicurezza russa, Putin è tornato con maggior forza a promuovere un’azione in grado di ricostituire la sfera d’influenza di Mosca nelle regioni dell’ex Unione Sovietica e di dimostrare alla comunità internazionale che l’«Orso russo» possiede ancora artigli forti che gli consentono di tenere a bada i suoi avversari. Sfidando la Russia nel suo cortile di casa l’Occidente ha dato il via a una crisi globale destinata a minare per i prossimi anni la possibilità di costruire un pacifico ordine mondiale.

 

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Philippe BannierL’ ISIS in Siria e Iraq: il ritorno del Califfato (Fuoco Edizioni, pagg. 164, Euro 15,00)

Il pericolo dello Stato islamico nel Cuore del Medio Oriente continua a richiedere una risposta sullesue origini, le sue potenzialità e il suo futuro. La sua visibilità mediatica corrisponde effettivamente al suo peso? Quali sono le verità di un'organizzazione i cui leader rimangono in segreto e quali sono i loro progetti? Lo Stato islamico è cresciuto attraverso la guerra civile siriana ed il caos che è seguito in Iraq dopo il 2003. I suoi dirigenti hanno portato avanti la loro campagna militare dallo scorso decennio, a cominciare dalle vittorie del califfo Abou Bakr Al-Baghdadi. Mentre le Potenze regionali soffiano sempre di più sulle braci della discordia per mezzo dei loro clienti locali, migliaia di Europei prendono il cammino della Siria per entrare a far parte della jihad continuando così ad alimentare il clima di violenza che regna in quest'area. Nel momento in cui le Rivolte arabe del 2011, che avevano suscitato molte speranze nella regione e non solo, sono rimesse in discussione in alcuni Paesi, questo libro cerca di spiegare uno dei fenomeni più importanti della scena internazionale di inizio XXI secolo.

 

POTERE FORTI

 

Vincenzo Imperatore, Io so e ho le prove: Confessioni di un ex manager bancario(Chiarelettere, pagg. 125, Euro 13,00)

 

È la prima volta che un ex manager bancario racconta tutto. Vincenzo Imperatore è stato per vent’anni nelle direzioni operative di alcuni tra i più blasonati istituti di credito italiani. Prima e dopo la crisi economica. La sua testimonianza svela i segreti, le strategie e i maneggi delle banche a danno del correntista.
I costi eccessivi caricati sui conti correnti (“almeno il 20 per cento di quello che il correntista paga non dipende dal tasso d’interesse”, scrive Imperatore). La moltiplicazione delle commissioni. Il ricatto psicologico dietro le richieste di rientro. L’anatocismo e l’usura. Le cosiddette manovre massive, aumenti quasi impercettibili dei tassi che più del 90 per cento dei correntisti non vede e che producono incassi d’oro per gli istituti. Le procedure di calmierazione reclami per i clienti che si accorgono di movimenti strani sul conto e minacciano di chiuderlo (“Noi lo chiamavamo sistema 72H”, ricorda Imperatore). Le tecniche per piazzare un diamante, una polizza assicurativa o un derivato (“Ci garantivano una redditività enorme”). E ancora centinaia di irregolarità e leggerezze nella redazione dei contratti. Questo libro rappresenta finalmente uno strumento unico e imprescindibile dalla parte del correntista.

 

 

TENDENZE

Christian SalmonLa politica nell'era dello storytelling (Fazi, pagg. 119, Euro 16,00)

L’homo politicus tradizionale è un animale in via di estinzione? Prima la rivoluzione neoliberista degli anni Ottanta, poi l’avvento della rete e della società della comunicazione: i politici sono ormai sottoposti alle ingerenze di entità esterne, come il mercato, e chiamati a dire la loro in continuazione, a mettere la faccia – e il corpo – a disposizione dei media. Il moderno homopoliticus, costretto dalla rete e dai mass media a una continua ed esasperante esposizione, deve conoscerne ogni segreto e padroneggiarne le tecniche per sperare di emergere nella lotta politica nel "teatro della sovranità perduta". "Yes we can", "Lo mejor està por venir", "Le changement c'estmaintenant" non sono solo slogan, ma incipit di storie che hanno conquistato un elettorato vorace di spettacolo. Nella Politica nell'era dello storytelling, Christian Salmon, che ha aperto un acceso dibattito sull'argomento, svela con gli ingranaggi della grande macchina narrante domandandosi se in questo nuovo circo mediatico non saranno proprio i governanti a fare la fine delle vittime sull'altare sacrificale della comunicazione.

 

RELIGIONI

 

Paola BuziLa Chiesa copta – Egitto e Nubia (ESD, pagg. 192, Euro 20,00)              

 

La Valle del Nilo è stata la culla di una delle più antiche civiltà conosciute. In questa monografia Paola Buzi ci presenta un interessante viaggio attraverso le più grandi civiltà del Mediterraneo: quella egizia, quella romana e quella cristiana fino all’irrompere dell’invasione araba-musulmana. La storia dei Cristiani Copti è ancora poco nota, ma di grande interesse: 5000 anni di storia di un antico popolo collocato tra tante genti di differenti fedi.
L’evoluzione dell’Egitto tardoantico e altomedievale può dunque apparire a prima vista caotica, eterogenea, tributaria di diversissime influenze esterne, poiché risente della forte impronta dell’Ellenismo, ma anche della sopravvivenza delle tradizioni religiose autoctone e dell’influenza delle culture giudaica e latina. Ognuno di questi elementi si unifica lentamente nell’elemento cardine della storia dell’Egitto tardoantico: la diffusione, rapida e capillare, del cristianesimo.
Il volume si propone di esporre i più significativi tratti culturali dell’Egitto cristiano, nonché le caratteristiche teologiche e istituzionali della Chiesa copta, suggerendo ulteriori letture per approfondire la conoscenza di alcuni specifici aspetti.

 

 

CHIESA CATTOLICA

 

Marcello Pera, Diritti umani e cristianesimo - La Chiesa alla prova della modernità (Marsilio, pagg. 176, Euro 18,50)

Il saggio di Marcello Pera è una potente riflessione su quella che si configura come la questione etica decisiva del nostro tempo, condotta con la «sobria razionalità, l'ampia informazione filosofica e la forza dell'argomentazione» riconosciutegli da Papa Ratzinger. «La logica dei diritti umani - scrive l'autore - richiede di sacrificare il punto centrale del messaggio cristiano, che è quello dell'uomo non autonomo bensì dipendente da Dio. Dio e mondo, fede e ragione, grazia e libertà, sforzi umani e ricompensa: la relazione fra cristianesimo e diritti umani è una questione non risolta».

 

PENSIERO FORTE

 

Giuseppe Brienza e Omar Ebrahime (a cura di), Le serate di San Pietroburgo oggi (Solfanelli, pagg. 208, Euro 15,00)

 

Questo libro è il frutto del lavoro dei primi cinque anni di vita del Centro culturale delle "Serate di San Pietroburgo", costituito a Roma nel settembre 2010, da professionisti e rappresentanti delle più svariate realtà associative, culturali e politiche, accomunati dall'amore per la comunità e per il ricco patrimonio della tradizione politica, religiosa e filosofica occidentale. I 42 contributi raccolti, sintetizzano le presentazioni che il Centro culturale ha organizzato a Roma, e che i promotori hanno voluto intitolare alla maggiore opera di quello che considerano unanimemente un loro punto di riferimento, vale a dire il Conte savoiardo Joseph de Maistre (1753-1821).

 

 

STORIA

 

Beniamino Di Martino,  Rivoluzione del 1789. La cerniera della modernità politica e sociale(Leonardo Facco Editore, pagg. 300, Euro 17,00)

 

In Italia, l’apologetica intrepretazione della Rivoluzione francese è ormai assodata. Ma in realtà, guardandola con gli occhi distaccati dello storico, non è tutto rose e fiori, come tutti i democratici vanno raccontando pubblicamente e gli insegnanti spiegando nelle scuole. Le considerazioni presenti nel volume sono tese a dare una risposta almeno a due grandi interrogativi relativi alla Rivoluzione francese. Innanzitutto: come sia stato possibile che una serie di eventi di efferata brutalità, o di innegabile immoralità, che una serie di vicende che hanno comportato enormi costi umani ed immani sacrifici siano stati recepiti, nell’immaginario dei più e nella coscienza moderna, in una luce totalmente positiva. La seconda domanda riguarda il motivo per cui la Rivoluzionegiacobina è stata generalmente intesa come la grande occasione di affermazione dei diritti individuali quando, invece, essa ha rappresentato la imponente accelerazione di quel centralismo statalista che ha come primo ed inesorabile effetto quello di ridurre la persona alla totale dipendenza dal potere politico.

 

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Franca GiansoldatiLa marcia senza ritorno. Il genocidio armeno (Salerno Editrice 2015, pagg.  128, Euro 12,00),

 

Per un secolo “un’impenetrabile cortina di indifferenza” ha avvolto la storia del popolo armeno, “privandolo del bisogno primario di veder riconosciuto il suo dramma, nonché il dolore che ne è scaturito”: nell’Introduzione del libro-inchiesta, La marcia senza ritorno. Il genocidio armeno l’autrice, vaticanista del quotidiano Il Messaggero, così definisce il genocidio degli armeni volutamente dimenticato, del quale quest’anno ricorre il centenario.

Cento lunghi anni di colpevoli silenzi, di verità ancora non condivise, dalla notte del 24 aprile 1915 inizio del ‘Grande Male’, “Metz Yeghern”, compiuto dall’ex Impero Ottomano. Nella memoria collettiva della cultura europea e nei libri di storia esiste ancora un vuoto da elaborare, uno spazio mancante che questo testo cerca di colmare attraverso documenti, lettere e testimonianze, la maggior parte inedite. Le carte, conservate negli archivi del Vaticano, consultate dalla giornalista hanno messo in luce il ruolo fondamentale della Santa Sede, l’unica realtà diplomatica che si adoperò per fermare il piano di sterminio da parte del governo di Costantinopoli. Fondamentale la testimonianza dei missionari cristiani impegnati in Anatolia, per avere un quadro di quello che stava accadendo. Era in atto una pianificazione per motivi etnici e religiosi, un disegno preciso da parte del governo ottomano che si svolgeva attraverso un doppio binario. Oltre al piano di deportazione, ai continui massacri, alla violenza fisica veniva sommata la violenza spirituale delle conversioni forzate.

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Fulvio  CandiaDalla parte sbagliata per l’onore dell’Italia (Greco e Greco, pagg. 430, Euro 14,00)

Tutti gli eserciti hanno conosciuto sconfitte, ma nessuno ebbe un 8 Settembre come gli italiani. Venirne fuori fu difficilissimo. All’appello della Rsi si presentarono in migliaia, giovani e vecchi combattenti, generali che chiedevano di essere arruolati anche come semplici marinai e giovanissimi non ancora maggiorenni. Chiesero e ottennero, di poter riprendere le armi e tornare a combattere, ben consapevoli di mettere in conto la loro vita per riscattare l'onore della Patria tradita, anche se si sapeva di dover combattere una guerra irrimediabilmente perduta. Molti di loro caddero sui campi di battaglia inneggiando all'Italia. Questa era la situazione di allora, questi i fatti che condussero l'Italia e gli italiani ad affrontarli in una guerra fratricida, mentre altri cadevano di fronte all'invasore nel tentativo di fermare l'avanzata. Sapevano di essere "Dalla parte sbagliata", ma erano pronti a morire per l'Onore della Patria tradita.

 

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Carlo BuldriniLontano dal Tibet. Storie da una nazione in esilio (Lindau, pagg. 288, Euro 24,00)

 

Il 7 ottobre 1950, 40.000 uomini dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese attaccano da otto direzioni diverse la città di Chamdo, nel Tibet orientale. Il piccolo esercito del Paese delle Nevi (8000 unità) viene sbaragliato. È l’inizio dell’occupazione militare del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese che dura tutt’ora. Dopo la fallita insurrezione di Lhasa (marzo 1959), il Dalai Lama abbandona il paese e trova rifugio in India. Questo libro racconta la storia dell’esilio del popolo tibetano e della sua lotta per la libertà.

 

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Andrew WiestLa guerra del Vietnam (Libreria Editrice Goriziana, pagg. 142, Euro 18,00)

La guerra del Vietnam è stata senza dubbio il più importante evento bellico della fine del cosiddetto “secolo americano”. L’America entrò in questo conflitto brutale in piena Guerra Fredda, forte della sua “missione morale” esplicitata alla fine della Seconda guerra mondiale per salvare il mondo dall’avanzamento del comunismo. Questo libro rimarca il fatto che quella guerra non fu affatto quella che gli Stati Uniti avevano previsto. L’inferiorità numerica e l’astuzia delle forze nord vietnamite che fecero ricorso a forme di guerriglia basate sulle teorie di Mao Zedong divennero viavia sempre più vincenti e terminarono con la più cocente delle sconfitte che l’apparato e lo stato americano avessero forse mai subìto. 

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A.Bonaguro, M. Dell'Asta, G. ParraviciniVive come l'erba.... Storie di donne nel totalitarismo(La casa di Matriona, pagg. 180, Euro 12,00)

 

Questo libro raccoglie otto storie di donne vissute in anni contesti diversi nel periodo dei regimi totalitari di tipo sovietico. A unirle è un senso profondo dell’umano, che ha ridestato in loro e intorno a loro il gusto della bellezza, dell’amicizia, il desiderio di vivere una vita autentica che non censuri la pietà, il dolore, il dovere, la responsabilità. Mogli, madri, monache, artiste, insegnanti, hanno dalla loro la forza vitale dell’esperienza, dell’amore, che come un esile filo d’erba, è in grado di bucare l’asfalto di ogni cortina ideologica. Testimonianze vere, in grado di ridestare anche in noi - uomini e donne oggi sballottati da un profondo vento di crisi – un moto di speranza.

 

 

PERSONAGGI

 

Federico Goglio, Danzando nel cratere del vulcano. L'universo eroico di Yukio Mishima (LoScrabeo, pagg. 107, Euro 15,00)

 

Yukio Mishima si è ucciso eseguendo il terribile rito del seppuku, dopo essersi legato attorno alla testa un hachimaki che recava la scritta "Servire la Nazione per Sette Vite", quattro ideogrammi che definiscono un preciso ideale. Questo libro, accurato lavoro di ricerca e analisi, offre una chiave di lettura nuova, inedita su Yukio Mishima, perché a raccontare Mishima è una persona che ha sceltodi incamminarsi su un percorso valoriale simile al suo, cercando di condividere l'universo a volte decadente, a volte eroico che lui ha dipinto, per esempio mettendo alla prova le proprie capacità espressive e misurandosi con il peso dell'acciaio attraverso le rigide regole della scherma giapponese. Il valore aggiunto di questo approccio è la capacità di interpretazione e di immedesimazione, il tentativo di raggiungere una sintonia sufficiente a comprendere in che modo, oggi, quei valori cui Mishima si è ispirato possono rapportarsi con la società contemporanea dell'immagine, dei social network, della realtà virtuale.

 

TESTIMONIANZE

Zef Pllumi – a cura di Keda Kacell , Il Sangue di Abele -Vivi per testimoniare (Diana, pagg. 304, Euro 13,00)

Sulla scia del grande Aleksandr Solženicyn, Padre Zef Pllumi rompe il silenzio sul genocidio consumato dal regime comunista albanese ai danni degli ordini religiosi e degli oppositori politico-intellettuali. Il Sangue di Abele -Vivi per testimoniare è il racconto autobiografico di un frate francescano che ha trascorso gran parte della sua vita nei gulag albanesi, resistendo eroicamente a torture e sevizie psicofisiche. Vittima di una persecuzione ideologica che, progettata e perpetrata nel solco dell’utopia ateo-marxista, ha falciato i figli e le figlie migliori d’Albania. 
Con la cronaca intensa di eventi terribili, Padre Zef testimonia lo sterminio del clero cattolico, degli intellettuali, degli imprenditori e dei contadini. Restituisce il vero volto di quello che fu il comunismo albanese: un esperimento di scienziati politici criminali che ridusse la nobile nazione balcanica a laboratorio ideologico di ingegneria sociale. La terra d’Albania trasformata in un enorme Stato-lager dove il Potere spogliava l’individuo della sua dignità e umanità. Al pari de Il libro nero del Comunismo il testo si propone anche quale resoconto storico su vicende ancora ignote a gran parte dell’opinione pubblica occidentale.
Con questa edizione si presenta per la prima volta al pubblico italiano un’opera che ha già riscosso l’interesse e l’apprezzamento di un gran numero di lettori sparsi in tutto il mondo.

 

LUOGHI

 

Franco Cardini, Istanbul. Seduttrice, conquistatrice, sovrana (Il Mulino, pagg. 316, Euro 16,00)

 

Istanbul, com'è stata chiamata fin dalla conquista ottomana del 1453, ma com'è denominata ufficialmente solo all'indomani della Prima guerra mondiale. "Nèa Ryme", Nuova Roma, secondo il suo nome ufficiale. Costantinopoli, il suo vero nome, da sempre e per sempre. Un nome che evoca immagini mirabili: il sogno dell'Oriente, le lontananze raggiungibili attraverso il Bosforo e l'Anatolia. Le moschee, gli harem, i sufi danzanti, gli aromi dei bazar. Da mezzo millennio l'Europa identifica in quella sola città il prezioso anello di congiunzione fra l'antichità perduta e la modernità mai davvero raggiunta, fra il Levante e l'Occidente. Ancor oggi, dietro la megalopoli brulicante di vita noi cerchiamo le tracce d'un passato che ci appartiene e che tuttavia inseguiamo nel sognoorientalistico attraverso il quale l'Occidente cerca da secoli di definire se stesso. Franco Cardini ci accompagna nella città incantata, aiutandoci a penetrare lo spirito di una cultura che ci sfugge forse perché anche profondamente ci appartiene.

 

 

INFORMAZIONE

 

Maria Paola ComolliQui Viazzi … A voi studio – La radio, la nascita della terza rete Tv, l’informazione oggi (Erga, pagg. 180, Euro 13,00)

 

Con uno stile narrativo brillante e ironico il volume ricorda le fasi salienti della carriera di CesareViazziun protagonista del mondo dell’informazione, riportando gli aspetti che tuttora rivestono interesse per il pubblico. Non si parla perciò soltanto di Viazzi, ma di un modo serio di fare radio, televisione e comunicazione, che ha fatto scuola. "Per quasi mezzo secolo Viazzi ha impersonato il giornalismo televisivo in Liguria e non solo, di cui è stato – scriveva Massimo Zamorani– il capofila dei fondatori". Dopo gli anni di servizio nella sede RAI di Genova, nel 1979 Viazzientrò a far parte di quel ristretto numero di giornalisti che si occupò di avviare la terza rete tv, “nata per legge, sabotata per interesse e realizzata per scommessa”, e che sotto la guida di Biagio Agnes puntò su un modo diverso di fare informazione, meno di bandiera e più vicino alla gente.Viazzi fu titolare delle rubriche giornalistiche di prima serata (TG3 Settimanale dal 1979,TG3 Set dal 1982 e Tre Sette dal 1983), in cui lanciò l’idea di introdurre i temi di attualità con una loro ricostruzione quasi cinematografica, per la quale chiamò a collaborare importanti registi.

 

 

IN MOSTRA

Walter Guadagnini  (a cura di), Questa è la guerra ! 100 anni di conflitti messi a fuoco dalla fotografia (Marsilio, pagg. 208, Euro 35,00)

Catalogo della mostra organizzata e  promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Padova, Piazza del Duomo 14, 28 febbraio – 31 maggio 2015), il volume vuole offrire una lettura cronologica e tematica della guerra : non solo una serie di fotografie celebri di combattimenti, ma vere e proprie sezioni tematiche, che permettano di capire sia la varietà degli usi della fotografia in ambito bellico, sia la ricchezza di immagini che un tema così drammatico ha prodotto. Per ottenere questo risultato, si è anche deciso di limitare le guerre prese in considerazione ad alcuni casi più significativi, sia dal punto di vista storico che da quello fotografico. Non, dunque, tutte le guerre fotografate, ma le tante fotografie possibili della guerra, come la Guerra Civile Spagnola, la Seconda Guerra Mondiale, la guerra in Vietnam e in Congo,testimoniando come la fotografia abbia cambiato nel corso del tempo il modo di raccontare i conflitti bellici. Un racconto che “prima diventa immagine, sintesi e poi emozione”, come sottolinea il curatore, Walter Guadagnini.

 


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