Editoriale

Anche la sinistra brucia i libri

Magari quelli che hanno dato fuoco alla libreria Ritter di Milano saranno anche compagni che sbagliano, ma dove sono quelli per bene?

Gianfranco de Turris

di Gianfranco de Turris

oh! anche i buoni comunisti (antagonisti, centri sociali, Black Bloc), italiani o stranieri che siano, bruciano libri, e non soltanto i cattivi nazisti come ci avevano ossessivamente detto sino ad oggi. E così hanno dato fuoco dopo aver divelto sbarre e picconato un vetro antiscasso,alla Libreria Ritter di Milano, storico centro di diffusione di idee anticonformiste, indipendenti e di destra sin da quando si chiamava la Bottega del Fantastico. E’ il solito sistema messo in atto dai compagni “antifascisti militanti” sin da quando lo misero in pratica a Roma una ventina di anni fa dando alle fiamme la Libreria Europa. Con i libri pensano ovviamente di bruciare anche le idee.

Non essendo riusciti a far passare la proposta di abbattere l’obelisco del Foro Italico con su inciso “Mussolini Dux”, sono ci riusciti con il fuoco a festeggiare in allegria il 70° della “resistenza” e l’imminente apertura dell’Expo milanese. Niente piccone, come era stato proposto da un anonimo ex partigiano in s.p.e. il 16 aprile alla Camera con l’appoggio della Presidenta Boldrina (almeno cancellare la scritta…), ma qualche Bomba  Molotov sì per una buona azione.

Ora, sollecitato da Fratelli d’Italia il sindaco rosso e arancione Pisapia ha condannato l’attentato. Meno male. Ci aspettiamo però anche una precisa condanna del ministro Franceschini, che, pur avendo giurato pubblicamente sulla Costituzione esternando la sua immarcescibile fede antifascista (anche se il nonno era un noto e stimato fascista), è pur sempre titolare del Ministero dei Beni Culturali e non può restare indifferente di fronte ad un attacco contro una libreria, contro la cultura, contro il pensiero. Anche se non sono quelli che lui predilige. E’ il ministro di tutti gli italiani, o no? pure quelli di destra, o no? Magari anche Pierluigi Battista, intemerato difensore della libertà di pensiero sul Corriere della Sera, potrebbe scrivere uno dei suoi durissimi  interventi di denuncia. Chissà?

Di certo entrambi da persone colte quali sono, conosceranno il famoso detto attribuito a Voltaire…

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da leggenda58 il 04/05/2015 15:31:05

    MA SIETE MATTI,FUORI DI TESTA?GLI"operai"DELLE VARIE DITTE GIORNALISTICHE CI TENGONO AL POSTICINO,MAI VEDRO' IN VITA MIA I VARI stella,battista(nomen omen..)cazzullo(rinomen omen..)m.g.meli,serra,scalfari,calabresi etc,etc (salute democrazia..)FARE LE FACCE FEROCI,PIGIARE CON LA BAVA ALLA BOCCA SUI TASTI DEL COMPUTER SUI "SPORCHI FASCI" E MEN CHE MENO PER QUEL POPOLO,QUELLO STATO TALE PER ME E' MARTIRIZZATO CHIAMATO PALESTINA,NON E' CHE NON FA IN,MA NON FA DIN.DIN COME IL RUMORE DEI SOLDINI,TUTTO QUI,IO CONTINUO A LOTTARE ALLA FACCIA LORO.

  • Inserito da ghorio il 01/05/2015 17:56:34

    Il problema è sempre quello: qualcuno dovrebbe spiegare a quelli di sinistra che la cultura esiste anche a destra. Basta sfogliare la storia culturale italica. A coloro che si cibano di Marx, nonostante il fallimento, vedi abbattimento del muto di Berlino, basterebbe contrapporre i vari Pareto e Mosca, tanto per citare due nomi. Quanto al ministro Franceschini dovrebbe aggiornarsi e fare un ripasso della storia letteraria d'Italia.

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