LA PERGOLA CONTRO LA MAFIA

Uno spettacolo contro l’omertà mafiosa

Con Dopo il Silenzio, regia di Alessio Pizzech, Sebastiano Lo Monaco prende parola contro la criminalità organizzata e lo fa dando nuovamente voce a Pietro Grasso e al suo libro, Liberi

di Niccolò Andreotti

Uno spettacolo contro l’omertà mafiosa

Non è difficile parlare di cultura della legalità e di mobilitazione cittadina in questi giorni. Non è difficile farlo se si guarda alle immagini della marcia contro il terrorismo che si è tenuta ieri a Parigi in seguito all’ attentato dello scorso 7 gennaio alla redazione del periodico settimanale satirico Charlie Hebdo. Circa 2 milioni di persone hanno risposto all’appello del Primo Ministro Manuel Valls che aveva invitato tutti i parigini a scendere in piazza: "Sarà una manifestazione incredibile, che deve essere forte, degna, mostrare la potenza e la dignità del popolo francese che griderà il suo amore per la libertà e la tolleranza”. Le immagini della manifestazione sono forti, più di ogni kalashnikov e potrebbero rievocare alla mente di molti italiani quelle della cosiddetta “rivolta dei lenzuoli” di Palermo a cui presero parte migliaia di persone, scese in piazza e nelle strade a manifestare contro la mafia dopo l’attentato al magistrato Paolo Borsellino, il 19 luglio 1992. Per la prima volta la paura e l'omertà sembrano essere scomparse per la maggior parte della gente, stanca di tutto quel sangue.

È proprio per raccontare e recuperare questa grida di indignazione che nasce lo spettacolo Dopo il Silenzio, che andrà in scena alla Pergola di Firenze a partire da domani, martedì 13 gennaio.  Sebastiano Lo Monaco si offre ancora alla lezione di Pietro Grasso, Presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale Antimafia, con questo spettacolo che interpreta la forza, l’etica e l’esempio eroico di coloro che combattono contro la mafia, anche a rischio della vita.

È la seconda volta che l’attore siciliano mette in scena un testo di Grasso: la prima fu con il monologo Per non morire di mafia, sempre diretto da Alessio Pizzech. Dopo il silenzio mette in scena il racconto della vita di un magistrato, che non è necessariamente Pietro Grasso, ma è ispirato comunque dalla sua biografia, soprattutto descrivendone l’aspetto più privato. Entra in scena il personaggio di Mariangela D’Abbraccio, che nella realtà è la moglie di Grasso, Maria Fedele, un’insegnante impegnata nell’educazione e nel recupero dei ragazzi di quartiere ad alto rischio di contaminazione con il fenomeno criminale mafioso. Questa donna e il magistrato vivono parallelamente due professioni diverse, ma ispirate dalla stessa luce perché entrambe perseguono una finalità maieutica: insegnare ai giovani la legalità e l’etica, per vivere in un Paese migliore. Sulla scena la figura di un giovane mafioso accompagna i due protagonisti; il rapporto che si instaura è prima di scontro, poi di incontro dialettico e maieutico: si tenta di far comprendere al ragazzo quanto sia vissuto nell’errore, in una sbagliata prospettiva di valori.

Lo spettacolo non si riduce mai a una dimensione cronachistica o di denuncia, travalica quindi l’esperienza individuale e autobiografica di Grasso per assumere le forme della tragedia antica, affrontando i grandi temi della coscienza in lotta con la giustizia e con la morte come orizzonte estremo; ricorda infatti Sebastiano Lo Monaco: “Proporre sulla scena temi sociali o politici non è molto diverso da ciò che facevano i greci, la tragedia greca racconta il senso di giustizia e di etica della polis. La mafia è la nostra tragedia contemporanea”.

Contro la mafia che, come ricordava Giovanni Falcone, colpisce “chi è privo di sostegno” è necessario andare oltre il silenzio; e “dopo il silenzio non abbiamo più voglia né tempo per tacere: c’è soltanto il desiderio di parlare, di urlare la nostra battaglia e contribuire a sconfiggere il silenzio della connivenza e dell’omertà. Solo così il Paese può riuscire a liberarsi dalle tenaglie della criminalità”. Parola di Sebastiano Lo Monaco.

 

SPETTACOLI:

Martedì 13 gennaio ore 20.45

Mercoledì 14 gennaio ore 20.45

Giovedì 15 gennaio ore 20.45

Venerdì 16 gennaio ore 20.45

Sabato 17 gennaio ore 20.45

Domenica 18 gennaio ore 15.45

 

CAST: Sebastiano Lo Monaco, Mariangela D’Abbraccio, Turi Moricca

REGIA: Alessio Pizzech

SCENE: Giacomo Tringali

COSTUMI: Cristina Da Rold

MUSICHE: Dario Arcidiacono

LUCI: Luigi Ascione

INTERVENTI VIDEO: Giacomo Verde

AIUTO REGIA: Vincenzo Borrino

CANTI: originali di Carlo Muratori con coro Discantus diretto dal Maestro Salvo Sampieri

GRAFICA: Andrea Castiglione

FOTO DI SCENA: Tommaso Le Pera

 

Durata: 90 minuti, atto unico

 

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