Il Lupo, La Nonna e L'Operaio del legno

Cappuccetto Rosso 2014, finalmente la verità sulla leggenda

Racconto sconosciuto su una bambina con le idee già molto chiare

di Il Raccontafavole

Cappuccetto Rosso 2014, finalmente la verità sulla leggenda

C’era una volta una giovinetta chiamata da tutti Cappuccetto Rosso che viveva con la madre molto vicino ad un’immensa foresta.

Un giorno, la madre chiese alla figlia di portare una cesta, con frutta fresca ed acqua minerale, a casa della nonna che abitava proprio a metà del grande bosco, ma non perché lo considerasse un lavoro tipicamente femminile, ma in quanto ciò rappresentava un atto generoso che contribuiva a migliorare il rapporto di parentela.

Per di più sua nonna non era malata; godeva di ottima salute fisica e mentale, ed era perfettamente capace di badare a sé stessa quale persona adulta e matura dimostrava d’essere.

Così Cappuccetto Rosso s’incamminò verso la casa dell’amata nonnina.

Molte persone credevano che il bosco fosse un posto sinistro e pericoloso, e per tale ragione non vi si avventuravano mai.

La giovane, al contrario, possedeva la sufficiente fiducia nella sua incipiente sessualità così da non rimanere intimorita da racconti o fantasie popolari che sapevano tanto di visioni freudiane.

Durante il suo viaggio venne avvicinata da un grosso lupo che immantinente chiese a Cappuccetto Rosso cosa contenesse quel cesto di vimini.

Un salutare spuntino per mia nonna che, senza alcun dubbio, è perfettamente capace di badare a sé stessa essendo una persona adulta e matura” rispose.

Non so se sei a conoscenza, - disse il lupo - che è molto pericoloso per una bambina percorrere da sola questi boschi”.

C.R. non tardò nella sua replica: “Trovo la tua osservazione sessista ed estremamente insultante, ma non ci farò poi tanto caso, perché proferita dalla bocca di un noto esiliato sociale senza alcuna prospettiva esistenziale, famoso alla comunità per i tuoi assalti famelici e scellerati verso persone o esseri più deboli; quindi anche vigliacco!”

Ora, se vuoi scusarmi, devo riprendere la mia strada”, aggiunse la giovane.

Ma il lupo, ancora confuso dalle parole della piccola, e dopo essere venuto a conoscenza del suo status sociale dipendente dal pensiero lineare tipico dell’Occidente, pensò di consocere una via più rapida per arrivare a casa della nonna.

Così, irruppe violentemente nell’abitazione della vecchietta e la divorò in pochi bocconi, adottando così una linea di condotta completamente valida per qualunque carnivoro.

Di seguito, immune alle rigide nozioni tradizionali della società maschile e femminile, si mise la camicia da notte della nonna e si aggomitolò nel letto.

Cappuccetto Rosso, di lì a poco, entrò nella capanna e disse: “ Nonna, ti ho portato alcune primizie a basse calorie e prive di sodio, così potrai mantenerti ancora per molto come la sapiente e generosa matriarca della famiglia.”

Avvicinati di più, mia diletta creatura, affinché possa vederti”, disse soavemente il lupo da sotto le coperte.

“ Oh! Nonnina stavo dimenticando quanto sia aumentata la tua miopia

Ma nonna, che occhi grandi che hai!”

Hanno visto molto e hanno perdonato molto, mia cara”, rispose l’animale.

E, che naso grande che hai!... relativamente parlando, sia chiaro, perché indubbiamente mantiene il suo fascino greco che ti rende ancora molto attraente ”.

Ha annusato molto e ha perdonato molto, piccina mia”, replicò all’istante il lupo

Nonna, che denti grandi che hai!”

E la belva rispose: “ Sono felice di essere chi sono e quello che sono - e, saltando del letto, afferrò Cappuccetto Rosso con i suoi artigli, disposto a divorarla.

La bambina, allora, cominciò a gridare; non come risultato dell'apparente tendenza del lupo verso il travestitismo, bensì per la deliberata invasione che aveva realizzato del suo spazio personale.

Le urla di C.R. giunsero all'orecchio di un operaio dell'industria del legno, o tecnico in combustibili vegetali come egli stesso amava considerarsi, che passava per di lì.

Non appena entrato nella capanna, l’uomo si accorse di ciò che stava accadendo e si preparò a intervenire.

Ma, appena alzata la sua ascia, sia il lupo che Cappuccetto Rosso si rivolsero, quasi indignati verso il falegname: “ Possiamo sapere con esattezza cosa ha intenzione di fare?”, dissero in coro.

L'operaio del legno sbatté le palpebre e cercò di rispondere, ma le parole non arrivavano alle sue labbra.

Credi per caso di poter irrompere qui come un operaio qualunque, e delegare la tua capacità di riflessione all'arma che porti con te!?, disse urlando Cappuccetto.

“ Sessista! Razzista! Come osi supporre che le donne e i lupi non sono in grado di risolvere le proprie divergenze senza l'aiuto di un uomo?”, continuò inviperita la ragazzina.

Sentendo l’appassionato discorso di Cappuccetto, la nonna saltò fuori dalla pancia del lupo e strappò l'ascia di mano all’operatore del legno il quale, frastornato dagli eventi si dette ad una precipitosa fuga. 

Conclusa detta odissea, Cappuccetto Rosso, la nonna ed il lupo pensarono di sperimentare quella certa affinità dei loro obiettivi saltata fuori durante il burrascoso incontro, così da decidere di instaurare una forma alternativa di comunità basata sulla cooperazione ed il muto rispetto e, insieme, vissero per sempre felici nei boschi folti e rigogliosi.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da BEA il 17/03/2014 15:49:32

    L'arco dalla favola alla situazione della società, della convivenza di oggi, uno specchio di essa, è per se geniale, favoloso. Quanto significante è la forza delle parole, purtroppo non sole nel bene! E' una parabola con una morale da riflettere su. Grande Raccontafavole!

  • Inserito da silvana il 17/03/2014 15:12:36

    da questa nuova versione, deduco allusioni a quanto si sta verificando in questo nostro modo di vivere pieno di scontri e riappacificazioni, di disaccordi e unioni; al modo di seppellire i dissapori per non dover attaccare il nemico, se non con la forza delle parole, che servono a far recedere da brutte intenzioni

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.