Editoriale

Il caso Floriani e dintorni. Quella insopportabile irresponsabilità dell’età matura

Coloro che distruggono le famiglie per rincorrere “carne fresca” come fossero dei macellai che devono mettere in vendita un prodotto tenero e seducente alla vista ci fanno orrore.

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

a qualche giorno si parla del marito di Alessandra Mussolini, frequentatore con una certa assiduità delle baby prostitute dei Parioli. Certo la notizia fa effetto, perché lui, Floriani, già capitano della guardia di Finanza, non solo ha moglie e figli, ma addirittura è sposato con una donna da anni impegnata in prima fila nella lotta alla pedopornografia e in difesa dei diritti delle donne.

Come ha ben scritto Maria Giovanna Maglie su «Libero», la senatrice di Forza Italia ha un cognome pesante, che sa portare con coraggio (purtroppo in questo paese occorre coraggio anche per portare certi cognomi, non solo quello dell’ex capo del fascismo).

Alessandra Mussolini le sue battaglie le ha fatte a viso aperto, senza infingimenti, il più delle volte con una jattanza che può essere spiaciuta ai più.

Improvvisamente si è vista crollare il mondo intorno, suo marito frequentatore di prostitute e oltretutto minorenni (anche se lui ha negato di sapere della minore età delle ragazzine) intercettate su un sito di incontri oltraggioso per le donne e per un mondo che vuole essere o vorrebbe, o pretende di essere civile.

È la contemporaneità tecnologica, bellezza! Non ti indignare, non ti stupire, questa è quello che abbiamo permesso e addirittura osannato. La Rete, che può mandare il parlamento un certo numero di persone può farne incontrare altre a scopi non esattamente leciti .

La rete è il mondo virtuale dove tutto è permesso, dove vige la libertà più assoluta di insultare, deridere, offendere, spernacchiare, compiacersi crudelmente dei guai altrui dando libero sfogo alla propria invidia coperti dall’anonimato di un nick name.

Francamente ci fa schifo, lo abbiamo scritto più volte su queste pagine e pur ribadendolo adesso non vogliamo insistere sull’argomento.

Quello che però ci fa ancora più schifo è il genere maschile. Ebbene sì, accusateci pure di femminismo retrogrado, di sessismo al contrario, ma francamente questi uomini che distruggono le famiglie per rincorrere “carne fresca” come fossero dei macellai che devono mettere in vendita un prodotto  tenero e seducente alla vista ci fanno schifo.

Siamo moralisti? Bacchettoni e retro? Non sappiamo che tutto questo è sempre accaduto?

Certo che lo sappiamo, da che mondo e mondo gli uomini hanno goduto di una moratoria sociale che ha chiuso un occhio e spesso entrambi sulle scappatelle con amanti più giovani e seducenti della moglie. Da che mondo è mondo le mogli hanno chiuso un occhio sulle scappatelle dei mariti per il bene della famiglia, per mantenerne l’unità, o anche, ebbene sì, per amore di quell’uomo che avevano scelto per la vita. Hanno perdonato, hanno sofferto in silenzio, sono andate avanti eroicamente e i mariti alla fine, dopo lo “sbandamento” sono tornati.

La sofferenza femminile è rimasta sepolta nel cuore delle donne, e loro sono andate avanti, almeno veniva risparmiata loro la gogna sociale (anche se magari tutti sapevano, ma nessuno parlava apertamente).

Poi una stupida cultura dell’onestà, del rifiuto dell’ipocrisia ha autorizzato gran parte del genere maschile fedifrago a confessare la scappatella, a renderla pubblica, a dichiararla apertis verbis alla moglie. Invocando la propria onestà e non ipocrisia (!)  quegli uomini si sono messi a posto la coscienza confessando quel che la moglie magari intuiva e preferiva non sapere, hanno deliberatamente girato il coltello nella piaga per sentirsi migliori, onesti. Hanno distrutto famiglie, hanno calpestato sentimenti, dimenticato le responsabilità, messo da parte i doveri e magari la riconoscenza che avrebbero dovuto alle loro compagne.

Guardatevi intorno e chiedetevi quante storie così conoscete. Chiedetevi poi quante storie conoscete di uomini come l’ignoto Floriani, che senza Alessandra Mussolini sarebbe rimasto un signor nessuno, con uno stipendiuccio dello stato, costretto, se avesse voluto andare a prostitute, ad accontentarsi di quelle a poco prezzo prese per strada.

Sono tanti, e ripetiamo, ci sono sempre stati, ma oggi è diventato più facile e soprattutto sembra non essere più un tabù almeno morale.

Nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa il principe di Salina dopo aver concluso le preghiere in famiglia prende la carrozza e se ne va dalla sua giovane amante. Poi torna a casa da quella moglie bacchettona, noiosa, bruttina.

Erano comportamenti spesso dettati dal ritrovarsi accanto donne (o uomini) voluti dai genitori, scelti per combinazioni patrimoniali e dinastiche, erano i famosi matrimoni combinati ai quali l’amore rimaneva estraneo, ma almeno regolati dal senso di responsabilità.

Ma noi siamo abituati a sceglierci il compagno, la compagna, il marito o la moglie. Noi siamo cresciuti in una cultura della libertà di scelta.

Certo l’amore può finire, certo si può sbagliare persona, capita, gli errori si fanno e per fortuna si può rimediare. Due persone che scoprano di essere male assortite, di aver sbagliato nello scegliere l’altro si possono separare, non è piacevole, ma succede.

Quel che è insopportabile invece è l’irresponsabilità (maschile e femminile) il non accettare che l’amore nel tempo si trasforma, diventa altra cosa dalla passione bruciante dei primi tempi, quella passione bellissima ed esaltante che ti fa sentire potente, audace, felice, padrone del mondo.

Non accettare che invecchiare significa maturare e dunque cambiare. Non accettare che invecchiando aumentano le responsabilità e diminuiscono i piaceri, la libertà incosciente, il divertimento.

Avete visto le foto di Floriani quando era giovane e quelle di adesso? Era un bel ragazzo, poi anche lui si è imbolsito, eppure sua moglie Alessandra, ancora bellissima, più dal vero che in tv o in fotografia, non è andata a cercarsi un giovanottello che certo non le sarebbe mancato se avesse voluto.

Possiamo garantire che la senatrice sia stata una donna fedele? ovviamente no, ma non è questo che ci interessa, se ella ha avuto degli sbandamenti non ha messo a rischio la famiglia, i figli, non ha leso la dignità del marito.

Non è andata a cercarsi qualcuno in sito di incontri inciampando (guarda caso) in una minorenne.

Cari lettori, giudicherete queste parole roba vecchia, moralista e inadeguata ai tempi? Ci spiace, ma qualche volta è necessario.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Massimo da Pisa il 16/03/2014 01:06:15

    Il caso di specie è, senza ombra di dubbio, censurabile sotto il profilo morale e penalmente perseguibile; di quest'ultimo aspetto se ne occuperanno gli inquirenti. Non mi spingo oltre ben sapendo che, chiusa la porta di casa, ogni famiglia deve saper gestire i problemi, compreso il tradimento. Ammiro la sua strenua difesa del genere femminile ma la condivido solo in parte; per tradire bisogna essere almeno in due e vuole farmi credere che la figura della donna "amante" è un ignaro virgulto di adamantine virtù? Da che mondo è mondo l'uomo tende a tradire, questo è vero, ma ciò gli è possibile perché trova donne disposte, per motivazioni disparate, a chiudere un occhio sulla "fede" che porta all'anulare sinistro. Con Osservanza, Massimo

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 15/03/2014 13:26:56

    il capitano della finanza si è comportato in modo nefando. nessuna simpatia da parte mia pel "virtuismo sessuale" cui faceva satira magistrale il gran Vilfredo Pareto. se uno vuol fare il puttaniere faccia. qui il discorso è più grave vorrei dire gravissimo che non la scappatella dell'adolescente in ritardo con i tre figli, benestante, eccetera. qui lui ha scaricato le sue miserabili debolezze che tutti possiamo avere e pure confessare su di un cognome pel quale un minimo di sensibilità occorreva. non che la Mussolini in sè sia intoccabile in merito a chissà quale predestinazione divina, semplicemente era dovuta sensibilità perchè migliaia di straccioni napoletani (per me napoletano è chiunque sia ex suddito del regno di Franceschiello e Maria Sofia) e qualche straccione lagunare (avete capito che alludo a uno di Chioggia e parenti...)sapevano di avere ogni tanto qualcuno che nella mota dei provvedimenti fatti per aiutare i soliti avrebbe votato solitaria provvedimenti per i piccoli e i non difesi. a lui dunque era richiesto quel maggior autocontrollo che si richiede addirittura a dei poveri vigili urbani quando si impone loro di non bere in servizio. ci voleva tanto? non poteva trovarsi una normale "amante" come fan in tanti sapendo che la Nipote porterebbe le corna con la nonchalance di sua nonna? era proprio necessario finire sui giornali per queste faccende di sotto la cintura dei pantaloni? se no molla la moglie divenuta bisbetica e non facile a domare e vattene via colle squillo avendo avuto cura di depositare però il cognome acquisito che forse ti faceva molto comodo in vista di relazioni pubbliche etcetera e tornare il Carneade finanziere ferroviere. come tanti altri.

  • Inserito da ghorio il 15/03/2014 13:03:42

    Condivido e sottoscrivo l'editoriale di Simonetta Bartolini. Sulla vicenda Floriani-Mussolini sono del parere che si tratti di un piccolo dramma umano. Viviamo in una società dove i valori della famiglia, spesso passano in secondo piano. E' chiaro che qiando si fa parte di un contesto sociale, dove il proprio agire può essere posto all'attenzione del pubblico, bisogna ponderare tutti gli atti di comportamento. Qui non è questione di scappatelle, che magari i settimanali alla moda, spesso giustificano. Una cosa è certa: è difficile giudicare, ma, prima di compiere determinati atti, bisogna valutare bene le conseguenze, perché sempre poi si pagano le conseguenze, come nel caso in questione.

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