Editoriale

Berlusconi è tornato per sedersi al tavolo delle spartizioni post-voto

Tutti a baciare la pantofola del capo nella speranza di avere un posto in parlamento

Gennaro  Malgieri

di Gennaro  Malgieri

' bastato uno schiocco di dita e, come per magia, il Pdl è tornato in vita. Almeno all'apparenza. Silvio Berlusconi, da quel consumato illusionista che è,  ha dato l'impressione di un partito nuovo alla ricerca di un consenso antico. E lo ha fatto alla sua maniera, sovrapponendo cioè l'interesse personale e di fazione a quello generale ed istituzionale. In due mosse ha cercato di far rivivere ciò che da tempo lui stesso riteneva morto e sepolto: negando la fiducia al governo, prima al Senato e poi alla Camera. La motivazione? L'inadeguatezza del governo Monti che lui ha sostenuto fin dal primo giorno di vita votando tutti i provvedimenti presentati dai tecnici in Parlamento.

Il risultato del rilancio del Cavaliere non si é fatto attendere: innalzamento dello spread e Borsa in caduta.  Il modo migliore per tornare in campo, senza alcun dubbio. Quel campo che per un anno, da quando issò nel luglio dell'anno passato Angelino Alfano al vertice del Pdl, ribadiva di voler abbandonare e preparare il ricambio generazionale. Poi si è accorto che il partito gli serviva eccome, ed ecco la sconfessione del rinnovamento, delle primarie, del suo stesso segretario che si è presentato in Parlamento accusando la "strana" maggioranza di cui ha fatto parte di tutti i misfatti che hanno determinato la recessione. Esilarante. In precedenza aveva pure detto che  di fronte alla volontà di Berlusconi non aveva nulla da opporre: addio alle armi, dunque, e avanti con la campagna elettorale che nessuno sa come e con quali argomenti verrà combattuta dal Pdl.

L'uomo solo al comando, dunque, é tornato. Aggressivo, malmostoso, diffidente. Ancora non si è affacciato al balcone, ma lo si può immaginare  dolorante perché la sua creatura gli stava scappando di mano. E lui non poteva tollerarlo. I "congiurati" che fino a poche ore prima dell'annuncio del suo ritorno dispiegavano strategie velleitarie, confuse e contraddittorie si sono ritrovati come sempre sotto il suo mantello. Per una causa nobile: i posti in lista. E già. Il vero potere del Capo è tutto qui. E nessuno può sottrarsi dal riconoscerlo.

Poco male se mancano i voti. Entrare nelle grazie del Cavaliere significa guadagnarsi comunque un posto al sole. E tutti vi aspirano. Ognuno coltiva l'umana illusione di farcela a tornare in Parlamento, di essere in quel gruppo di fedelissimi che terrà accesa la fiaccola, per quanto flebile, del berlusconismo. Saranno quaranta, cinquanta i fortunati.  E gli altri? Domanda oziosa e volgare. Berlusconi è tornato e guiderà i suoi prodi nelle scorribande populiste e antisistema (quelle che gli riescono meglio) tanto per sedersi al tavolo dove si deciderà chi dovrà diventare presidente della Repubblica. I suoi voti varranno moltissimo se gli intrusi grillini dovessero condizionare la scelta ed in cambio il nuovo Pdl, ed il suo leader in particolare, non è detto che non ne ricavino qualcosa.

Forse mi sbaglio. Può darsi che la sesta discesa di Berlusconi sia dettata da  più nobili motivi che mi sfuggono. Prima o poi, comunque, li capirò sperando che non sia troppo tardi.

Intanto vedo il popolo del centrodestra frustrato, smarrito, dolente. Non si capacita di ciò che sta accadendo. E attende l'ineluttabile vittoria elettorale della sinistra. A proposito: Bersani non immaginava che lo spot più efficace glielo facesse proprio Berlusconi, quello che doveva liberare l'Italia dagli immaginari comunisti...

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 07/12/2012 23:33:54

    Egr.on.Malgeri oggi "il giornale"scrive in merito alle famose recentissime votazioni...non tutti(nel PDL)si allineano con convinzione al nuovo corso del partito.Frattini dice che bisogna essere leali ad un'azione di governo che,sia pure in circostanze particolari,sta cercando di condurre in porto riforme di indubbio valore.Sulla stessa linea altri deputati...Malgeri,Cazzola,Mantovano e Castellani.Solo nel "casino"PDL sono possibili simili 'distinguo'.Vorrei ricordarle che tutti i sondaggi,veri o di parte,piaccia o non piaccia,danno un ultra maggioranza di cittadini elettori di cdx,contrari al governo Monti.Questi cittadini possono anche essere brutti,sporchi e cattivi,ma sono coloro che Vi hanno eletto in Parlamento...per distinguersi ci sono altre strade,altri raggruppamenti e,se le divergenze sono così nette,ci sono le dimissioni.E per non far pensare,anche in questo caso,che una causa nobile non sia la ricerca di un posto in ...altre liste.E Lei,con quel passato,non merita un qualsiasi dubbio.Scusi l'ardire.

  • Inserito da Franco Rossi il 07/12/2012 22:02:45

    Articolo piuttosto "astioso" e c'é da ritenere con delle "fondamenta personali". Tutte le critiche sono giustificate ma..... OGGI? e fino ad OGGI? Qual'era la possibile candidatura del centrodestra? Servivano le primarie? e per fare cosa? Non credo sia corretto sputare nel piatto in cui si é mangiato, mai.

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