Maggio Musicale Fiorentino

Violetta e il Sessantotto: al via al teatro del Maggio la Traviata ambientata nella Parigi della contestazione.

Domani venerdì 17 (!!!) la prima del capolavoro verdiano nella lettura originale di Davide LIvermore, dirige Zubin Mehta. Repliche fino al 5 ottobre.

di Domenico Del Nero

Violetta e il Sessantotto: al via al teatro del Maggio la Traviata ambientata nella Parigi della contestazione.

foto delle prove di scena

Violetta Valery non invecchia mai, il suo fascino sulla scena non cesserà mai di sedurre; non solo il pubblico, ma anche la fantasia dei registi che continuano a fare di questo personaggio e della sua vicenda una sorta di segno dei tempi.

Proprio le ultime edizioni al Maggio Musicale Fiorentino sono un esempio di questo: titolo molto amato e frequentato, vede il debutto di Zubin Mehta nell’ormai lontano 1964. Altra edizione storica fu sicuramente quella del 1984, che ha visto l’unica presenza sul podio del Teatro Comunale di Firenze di Carlos Kleiber, con una giovane Cecilia Gasdia nel ruolo di Violetta. La regia era firmata da Franco Zeffirelli, in una coproduzione con il Metropolitan di New York e l’Opera di Parigi ….

Ma questa è storia. Oggi Traviata ritorna con una edizione molto attesa è già discussa a sipario non ancora levato: si comincia domani, venerdì 17 (scelta coraggiosa considerando che il mondo dello spettacolo è piuttosto superstizioso!). A dirigere l’orchestra e il coro del Maggio c’è una certezza, proprio il maestro Mehta che l’ha ripresa varie volte in questi ultimi anni (a Firenze, nel 2000, 2001, 2015) e l’ultima, in forma di concerto, alla Scala nel settembre 2020 per un totale di una settantina di recite.  Per la regia invece c’è un personaggio che per certi aspetti si potrebbe considerare l’antitesi di un Zeffirelli: Davide Livermore, al suo secondo titolo verdiano al Maggio dopo un Rigoletto molto “forte” e dalla sfumature dark che ambienta ora la tragedia di Violetta in una Parigi del 1968 negli anni della contestazione. Violetta da … meretrice a contestatrice? Al di là della facile battuta, non c’è dubbio che certe letture possano essere a volte “urtanti”, ma questo non significa che non possano comunque interessare e far riflettere, a prescindere dal fatto che piacciano e meno. Sicuramente Livermore può essere urticante, ma molto difficilmente banale.

E del resto, a ben pensarci, una lettura del genere ha una sua logica. Nelle stagioni 2016 e 2017 il regista Alfredo Corno ha ambientato la vicenda di Violetta nella Cinecittà degli anni Cinquanta del Novecento, in una sorta di set cinematografico, con la protagonista che vestita come Anita Ekberg nella Dolce vita , che cantava  Sempre libera nella vasca della  Fontana di Trevi. Una interpretazione intrigante e con una sua logica, che a molti (compreso chi scrive) è piaciuta malgrado qualche inevitabile smagliatura col libretto e qualche caduta.

Dagli anni Cinquanta al Sessantotto non corrono poi in definitiva molti anni, anche se il contesto storico e culturale è certo molto mutato. Tale collocazione a Parigi proprio  in pena contestazione è stata fatta, dichiara il regista: “ non per provocare  ma per raccontare più da vicino questa storia, per sviluppare la ricchezza e la modernità del capolavoro verdiano e anche lo scandalo che creò nella società di allora, nel 1853. Ciò nel rispetto totale, parola per parola, nota per nota, del libretto e della partitura”. “Anche l’amore tra Violetta e Alfredo è altrettanto forte e rivoluzionario” continua il regista “è quello di una giovane e bellissima prostituta, Violetta, che grazie a esso intraprende un vero e proprio percorso di redenzione personale”.  Il carattere “rivoluzionario” di Violetta lo si può del resto scorgere anche in questa lettera di Verdi: “ Han fatto la Traviata pura ed innocente. Tante grazie! Una puttana deve essere sempre puttana. Se nella notte splendesse il sole non vi sarebbe più notte.” Il musicista si era infuriato per gli interventi della censura che aveva troppo velato la vicenda di Violetta. Sicuramente l’espressione non era delle più “garbate” ma stava a significare che anche per lui il personaggio tutto doveva essere fuorchè convenzionale; e del resto, lo ha detto benissimo con la musica.  

 La vicenda, tratta dal romanzo (poi dramma)  la signora delle Camelie di Alexandre Dumas figlio è assai nota e non solo ai melomani. Non tutti sanno forse che il prolifico scrittore francese si ispirò a una vicenda reale: quello di Marie (o Alphonsine)  Duplessis, (1824-1847) che nella realtà pare sia stata molto più cinica e determinata che sul palcoscenico, dovendo avere a che fare con una discreta folla di amanti in servizio, aspiranti tali, fornitori e creditori da tenere costantemente in riga, nella Parigi cinica e mondana del re borghese Luigi Filippo, grasso e ipocrita come i suoi sostenitori.  Tra la schiera dei suoi “ammiratori” vi furono lo stesso Dumas figlio e il compositore Franz Liszt e anche la morte per tisi in giovane età è purtroppo un dato reale.

Vedremo dunque questa Violetta ancor più anticonformista del consueto, molto interessante anche come cast. La protagonista è infatti Nadine Sierra, al suo debutto nel ruolo, che ha dichiarato: Questa produzione di Davide Livermore con il quale è bellissimo lavorare anche per il modo con cui si costruisce il personaggio è differente da La Traviata che conosciamo, visto che è ambientata nella Parigi del 1968; l’ambiente è quindi diverso, ma il tema di fondo resta invariato: vediamo una donna, la quale non sembra avere molte scelte nella vita e, quando finalmente trova quell’opportunità di amare realmente qualcuno ed essere libera, le cose vanno bene ma sfortunatamente va incontro a un destino che, né lei né il pubblico, avrebbero mai voluto. Io credo che sia in ogni caso una splendida celebrazione delle donne, che amano liberamente e che altrettanto liberamente possono vivere la propria vita.

Francesco Meli, artista che è un punto di riferimento per il repertorio verdiano, interpreta Alfredo, uno dei ruoli a lui più congeniali: “Alfredo in questa nuova produzione è un giovane ragazzo del 1968, che vuole perciò vivere la sua vita in maniera spericolata e si trova ad avere a che fare con una donna spericolata come Violetta, la quale vuole vivere la sua vita altrettanto a pieno, forse anche di più. Essi sono perciò vittima dei loro anni e dell’ipocrisia degli ‘adulti’ della loro epoca, ed entrambi sono impotenti rispetto ad un destino che per loro era già scritto.

Nel ruolo di Giorgio Germont si alterneranno due grandi nomi: Leo Nucci e Placido Domingo (quest’ultimo nelle recite del 2 e 5 ottobre). Le scene sono disegnate da Giò Forma, con i costumi sono di Mariana Fracasso e le luci di Antonio Castro, i video di D-wok. Assistente regista è Aida Bousselma. A completare il cast degli interpreti sul palcoscenico Caterina Piva (Flora Bervoix), Caterina Meldolesi (Annina), Luca Bernard (Gastone), Francesco Samuele Venuti (il Barone Douphol), William Corrò (il Marchese d’Obigny), Emanuele Cordaro (il Dottor Grenvil), Alfio Vacanti (Giuseppe, servo di Violetta), Egidio Massimo Naccarato (un domestico di Flora), Giovanni Mazzei (un Commissionario). Il manifesto grafico adottato e diffuso dal Maggio cita espressamente il film “Belle de jour” di Luis Buñuel riproducendo con le fotografie di Michele Monasta agli interpreti, le stesse pose del manifesto cinematografico originale con Nadine Sierra nella simile posizione di spalle di Catherine Deneuve.

Sei le recite complessive il 17, 22, 24, 28 settembre alle ore 20, 2 ottobre alle ore 18 e ultima rappresentazione il 5 ottobre alle ore 20.

 

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    10 commenti per questo articolo

  • Inserito da Brucewrano il 11/11/2021 09:53:41

  • Inserito da Danielnub il 25/10/2021 00:09:20

  • Inserito da KenCreedmoorRog il 19/10/2021 02:23:14

  • Inserito da Vittoria Baragione il 10/10/2021 01:58:34

    Questa testimonianza è vera. Sono una donna con 3 figli. Dalla morte di mio marito, mi sono trovata in difficoltà. E aveva un sacco di debiti da pagare entro la fine di dicembre e avviare la mia attività. Ero in guai seri. Ho letto una testimonianza di prestito che parlava di un uomo onesto e serio. Ho contattato questo signor Michel Combaluzier per una richiesta di prestito e che mi ha aiutato con un prestito di 57.000€. Ti garantisco che ho ricevuto i 57.000€ la scorsa settimana e con questi soldi ho potuto pagare le mie bollette. Ecco la sua E-mail: combaluzierp443@gmail.com

  • Inserito da Jamestonia il 08/10/2021 10:59:15

  • Inserito da BankCCtus il 05/10/2021 23:15:30

  • Inserito da UdiNit il 03/10/2021 02:23:13

  • Inserito da mancini roberto il 01/10/2021 15:03:47

    Ciao a tutti. Conoscevo il signore Virgolino Claudio creditore in particolare in un forum che è davvero onesto e veloce, non posso che ringraziarvi per il vostro lavoro serio, ma file elaborato in meno di una settimana e ho ottenuto un credito di 25.000 euro. Testimonierò anch'io per aiutare i bisognosi. Il suo indirizzo e-mail: virgolinoclaudio7@gmail.com I miei cordiali saluti.

  • Inserito da maria il 21/09/2021 15:56:54

    Un grande ciao a voi Sig.ra e sig. Il vostro menu del mese Ecco l`offerta più attesa dei privati. Realizzate i vostri progetti senza toccate a voi economie. Ciò è possibile facendo la vostra domanda di credito in questo giorno. Un credito secondo le vostre necessità. Un credito da ricevere senza garanzia. Un credito che riceverete senza dettagliato i vostri progetti. Scegliete l`importo della vostra scelta che va di 3000€ a 900.000,000€ La vostra domanda sarà convalidare in 48:00 Prendete contatta con ilSig.ra . maria.franchesca all`indirizzo e-mail maria.franchesca229@gmail.com

  • Inserito da Ralphasymn il 20/09/2021 22:43:30

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.

TotaliDizionario

cerca la parola...