Ancora i «NO TAV»

Incendio doloso appiccato, stanotte, a una centralina elettrica lombarda

Su una seconda centralina, accanto a quella incendiata, è stata trovata una bottiglia di benzina

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Incendio doloso appiccato, stanotte, a una centralina elettrica lombarda

Un incendio doloso è stato appiccato, stanotte, a una centralina elettrica che serve da meccanismo di sicurezza per la circolazione ferroviaria di Milano, tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate. Su una seconda centralina, accanto a quella incendiata, è stata trovata una scritta «No Tav»; vicino, una bottiglia di benzina. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco e dei tecnici di Rfi, tra le 2.47 e le 5 del mattino, ha permesso di limitare incomodi e contraccolpi.

A scoprire l'attentato è stata una squadra della Polfer che era in perlustrazione sul cavalcavia Bucari, da cui è ben visibile gran parte della ballast ferroviaria, ove si è verificato l'incendio.

"La circolazione, -comunica Fs in una chiosa-, si è sempre svolta nella massima e completa sicurezza, anche se nelle prime ore di stamane si sono registrati rallentamenti nella corsa dei treni regionali in partenza e in arrivo a Milano, provenienti da Genova e Bologna. Un regionale Piacenza Milano è stato cancellato".

Da mezz’ora la circolazione è tornata regolare.

Questi sono avversari antiprogressisti molto pericolosi e numerosi, di certo un migliaio di persone impegnate nel lavoro di infuocare, è proprio il caso di dire, i disordini. Occorre, quanto prima, mettere uno stop a questa attitudine rischiosa e sovversiva, per  impedire che ne esca qualcosa di veramente doloroso per tutti noi cittadini. 
Questo fanatismo irrazionale messo in mostra giornalmente evidenzia che non siamo di fronte ad un’ organizzazione ecologica o civilista,  ma davanti a veri e propri terroristi molto probabilmente sostenuti da menti che desiderano tale stato di guerriglia.

Molti esemplari di questi pseudo eco-terroristi, si coprono il volto e randellano e offendono le forze dell’ordine, cercando di provocarne la reazione… tanto dopo c’è Santoro che li beatifica e li incita ancora di più.

E tutto ciò può essere riassunto con una definizione netta: anarco-insurrezionalismo.

Sì, sono costoro che pilotano e inneggiano alla guerra, ben spalleggiati dallo sguardo strafottente di qualche ben pensante della sinistra storica (Giorgio Cremaschi, Fiom, su tutti).

Da ciò è da presumere che  l’immediato futuro non sarà tanto all’insegna delle strette di mano, quantunque non ci rimanga che augurarsi che questa lotta non cerchi ad ogni costo il morto o la strage. Dei morti, anche fra le loro fila, gli risulterebbero molto vantaggiosi…

Natale è passato da un pezzo, non facciamogli simili regali.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 26/03/2012 12:14:01

    A che scopo creare disordini e disagi a chi sta cercando di lavorare? Non riuscirò mai a spiegarmelo.

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