17 marzo 1938

Rudolf Nureyev, il ballerino con le ali ai piedi

i suoi modi scorbutici e, talvolta, violenti, uniti alla pessima condotta, diventano notori e per siffatti motivi comportamentali non gli viene più permesso di viaggiare...

di  Totalità

Rudolf Nureyev, il ballerino con le ali ai piedi

Rudolf Nureyev

R. Nureyev, uno dei ballerini più talentuosi e celebri della storia della danza.

Un uomo ribelle e appassionato, sebbene i suoi esordi nel mondo dell'arte professionale siano arrivati non prestissimo; sempre con la passione della danza, usando l’anima in ogni sua interpretazione, motivo questo che lo fece così tanto adorare dal pubblico ed esaltare dalla critica.

La sua testardaggine e obiettivi ben chiari l hanno portato ad essere il grande interprete che è stato, ma alcune sbavature del suo carattere, come il malumore e la frequente irritabilità, lo hanno reso, agli addetti al suo lavoro, veramente insopportabile.

Ma era così bravo che si faceva perdonare tutto, bastava uno dei suoi arabesque e ogni cosa tornava al suo posto, continuando, imperterrito, a cogliere successi ognove.

Altro suo problema, però, era la sua vita disordinata e promiscua, cosa che lo porterà molte volte a combattere contro il bigottismo imperante dei suoi tempi.

 

E’ considerato dalla critica il miglior ballerino del ventesimo secolo.

 

Nasce il 17 marzo 1938 a Irkutsk, Unione Sovietica.

La sua nascita avviene in un modo e in un luogo veramente unici,… in treno, durante un viaggio che sua madre intraprese fino a Vladivostok per vedere suo marito.

La sua immensa passione per la danza sboccia già da bambino quando viene incoraggiato dai genitori a ballare danze popolari nel piccolo paese dove abita, un'arte coltivata anche durante l'adolescenza, ma che a causa della seconda guerra mondiale , non gli permette di iniziare la prima serie di studi di balletto classico.

 

Solo a 17 anni viene ammesso alla Vaganova Choreographic Institute , dove notano subito il suo grande talento ed, essendo la migliore scuola possibile, qui si forma e diviene famoso in tutta la Russia, Paese –questo- dove l’arte della danza è altamente celebrata.

 

Grazie alla sua maestria e originalità, si reca a Vienna per partecipare al Festival Internazionale dei Giovani, un privilegio di cui godono in pochi dal momento che per la gente comune non è permesso viaggiare al di fuori dell'Unione Sovietica, ma i suoi modi scorbutici e, talvolta, violenti, uniti alla pessima condotta, diventano notori e per siffatti motivi comportamentali non gli viene più permesso di viaggiare da solo in nessun paese, limitando la sua arte esclusivamente in quel di Mosca.

Ma la sua fama d’ immenso ballerino ha ormai impregnato tutta l’Europa, così nel 1961 viene invitato ufficialmente a Parigi per sostituire un ballerino.

 

Città in cui rimane fino ai suoi ultimi giorni perché, da allora, non accetterà più di tornare in Russia, sapendo che probabilmente non lo avrebbero lasciato tornare di nuovo. 

Il Paese della Torre Eiffel s’innamora subito del suo talento e, così, poco dopo, viene assunto in pianta stabile dal Gran Ballet du Marquis de Cuevas , ove ottiene di interpretare una serie memorabile di opere diverse, di essere applaudito ad ogni suo movimento e di soddisfare la sua ambizione di divenire una celebrità a livello internazionale.

 

Una delle persone che contrassegnerà la sua vita è l’amica Margot Fonteyn , una étoile britannica dell'epoca, che -con il suo determinante aiuto- lo farà entrare nel prestigiosissimo Royal Ballet di Londra 

Margot Fonteyn con N.

Altra persona molto vicina a N. sarà il ballerino Erik Bruhn , suo compagno di vita per molti anni e con ha un rapporto molto burrascoso, ma tenuto insieme dal grande rispetto reciproco.

  Il suo compagno Erik Bruhn

Rudolf Nureyev, continua a mietere successi, con rappresentazioni in Australia ( “ Don Chisciotte”) e particolarmente negli Stati Uniti con il musical di Broadway “Il re ed io”, debuttando anche nel cinema ma senza successo. 

Nel 1983 ha la nomina di direttore del Balletto dell'Opera di Parigi, una posizione che non potrà onorare a lungo perché già malato di AIDS.

La sua forza fisica viene, ogni giorno, meno, soprattutto per il suo rifiuto di ricevere cure mediche.

 

L’ultima volta che si presenterà in pubblico sarà il 1992, al Palais Garnier di Parigi, e verrà investito del titolo di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere , una della più grandi distinzioni culturali della Francia. Nella stessa serata gli verrà tributata la sua ultima è più lunga standing ovation.

Alcuni mesi dopo, il 6 gennaio 1993, muore all’età di 54 anni, nel suo appartamento di Parigi.

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