Renzi e il suo mondo di bugie

Iraq: Mossul, falso d'autore

di Marika Guerrini

Iraq: Mossul, falso d'autore

... proviamo ad immaginare Matteo Renzi sostenuto da piccoli cavi che lo reggano dritto a mo' di pupo siciliano, avremo un'immagine realistica dell'italiano Presidente del Consiglio, con la differenza che, mentre i pupi raccontano le Chansons de Geste in cui onore gloria coraggio e soprattutto consapevolezza nell'ardire, sono comunque presenti che sia mauvaise o bonne l'impresa, nel nostro caso tutto questo è sempre assente, sì, perché il rappresentante del popolo italiano di consapevole ha ben poco specie nella parola, lui apre la bocca e le dà fiato, per usare un'espressione gergale romana. Così fa quasi sempre, così ha fatto due sere fa in diretta televisiva, annunciando, mentre la cosa era ancora al vaglio degli esperti militari, l'invio di un contingente italiano di 450 o forse 500, non si sa, soldati in Iraq. Motivo: proteggere la diga di Mossul dal Daesh, nonché intervenire sulle infrastrutture in pericolo di crollo perché: "La diga è seriamente danneggiata e se crollasse sarebbe distrutta Baghdad", queste alcune parole renziane. Ma come siamo generosi e accorti e premurosi e..., ma come siamo falsi e ipocriti e bugiardi. Da qui però, dalle parole del Presidente e dalle seguenti altrui parole, nell'immediato e nelle ore subito a seguire, il galoppare di notizia, polemiche, correzioni al tiro, spiegazioni affrettate, dichiarazioni affrettate, rassicurazioni affrettate, imbarazzi, astensioni dal commentare, dopo di che, silenzio... o quasi.

Così mentre la Pinotti si barcamenava contraddicendo con ogni parola la precedente, entrambi sue, per cui riferita ai militari: " Non andranno a combattere ma solo a proteggere l'impresa" ovvero il cantiere della ditta italiana a cui l'appalto di intervento è stato affidato, dimenticando che se si viene attaccati, per proteggersi e proteggere bisogna combattere, dal canto loro non solo il Daesh che, dall'agosto del 2014, quando i Peshmerga curdi hanno riconquistato la diga e la presidiano, ogni giorno l'attaccano, ed ora hanno fatto sapere  "Faremo maccheroni" dei soldati italiani, ma anche gli Hezbollah, brigate sciite, hanno fatto sapere che " Le forze straniere in Iraq saranno considerate occupanti, Italiani compresi".
A questo va aggiunta la dichiarazione rilasciata all'emittente televisiva irachena Alsumaria News, dal direttore strategico dell'impianto idrico della diga di Mossul, l'iracheno Riad Ezziddine: " Alcune dichiarazioni diffuse di recente circa un imminente crollo della diga, non si basano sulla realtà, sono chiacchiere che mirano a creare sconcerto tra i cittadini", in riferimento alla diffusione della notizia di un imminente crollo della diga diffuso dai media negli Stati Uniti. Ma, si sa, noi italiani, senza renderci conto che il presidente degli Stati Uniti sta usando l'Italia per il suo gioco perverso, che potrebbe sfociare anche, perché no, in un procurato attacco terroristico, vedi Francia e precedente propaganda americana sul combattente paese oltre le Alpi, noi, per voce del nostro Matteo Renzi: " Con Obama c'è totale consonanza di vedute su molte partite. L'Italia interverrà... " e sciorina l'elenco Afghanistan, Libia, Kosovo, Somalia, Iraq e, ovviamente il governatorato di Ninawa, vicino a Mossul dov'è la diga di cui tanto si parla, e conclude:" Noi metteremo 450 uomini con il supporto logistico degli americani e metteremo noi a posto la diga".... ma bravo!

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