misteri dei numeri

Cresce la disoccupazione, ma anche i posti di lavoro e anche i vacanzieri

Come è possibile che cresca tutto? Ci stracciamo le vesti per i giovani disoccupati e loro rifiutano il lavoro per andare in vacanza

di Simonetta  Bartolini

Cresce la disoccupazione, ma anche i posti di lavoro e anche i vacanzieri

Qualcosa non torna, i numeri che leggiamo sembrano tutti sballati e facciamo una gran fatica a capire. Dunque secondo l’Istat la disoccupazione è aumentata, in particolare quella giovanile, risulterebbero privi di lavoro il 40% dei giovani.

Ma non avevano sbandierato l’aumento dei posti di lavoro grazie al job act? Come è possibile che aumentino sia i posti di lavoro che la disoccupazione posto che non c’è stato un incremento improvviso della popolazione?

Poi si scopre che un signore a Napoli offre 10 posti di barista (ovviamente riservati ai giovani perché un povero disoccupato cinquantenne è escluso dalla possibilità di avere quel posto grazie sempre al magnifico piano per il lavoro di Renzi) e l’offerta va deserta anche se non si tratta di un lavoro temporaneo, perché i “poveri giovani” disoccupati per i quali non si fa altro che stracciarsi le vesti (fregandosene dei più anziani che invece vorrebbero lavorare e per i quali non ci sono incentivi all’assunzione), rifiutano il lavoro perché dovendo cominciare in agosto hanno già fissato le vacanze, e le vacanze sono sacre! Anche per chi non lavora e non studia e quindi è in vacanza forzata tutto l’anno!

Cosa accade? Ve lo dico io, ma lo sapete anche voi, la famiglia, la dannatissima famiglia che alleva viziatissimi cuccioli come fossero dementi da proteggere ad oltranza.

Quella famiglia che negli ultimi anni ha rovinato la scuola proibendo agli insegnati di fare il loro mestiere pretendendo che il loro piccoli (fino ai 18 anni) abbiano voti buoni senza studiare (guai ai compiti a casa, sono sempre troppi! Pretendono, le famiglie, che i loro pargoletti imparino senza studiare, e se un insegnante chiede il contrario arrivano le proteste, presso il preside, nei consigli d’istituto ecc. ecc. E l’insegnante mal pagato e vituperato che fa? Ovviamente si adegua. Risultato dalla scuola (salvo le rare encomiabili eccezioni) escono dei somari patentati.

Finita la scuola i suddetti pargoletti dovrebbero cominciare a cercare un posto di lavoro, magari precario all’inizio, ma quando si è giovani ci si può accontentare, si fa di tutto; in estate, poi, con il turismo aumentano le possibilità di guadagnare qualche soldino (magari solo per i cosiddetti vizi). Certo non si tratta di lavori di concetto, come si diceva un tempo, ma baristi, camerieri, aiuto bagnini ecc. ecc.. Ma i viziati pargoletti che hanno guadagnato il diritto a essere promossi senza dover faticare a studiare figuriamoci se in tendono faticare a lavorare.

E poi ci sono le vacanze! Sacre, pagate dai soliti genitori!

Appunto le vacanze. Le cifre di luglio e pare anche quelle di previsione di agosto, registrano un incremento stratosferico di vacanzieri, +30% al sud e 25% al centro!

Come paese in crisi non c’è male. Le rilevazioni non dicono se si tratti di stranieri o di italiani, ma temiamo che si tratti per lo più di italiani.

Eppure che siamo ridotti al lumicino è un dato incontrovertibile, che gli stipendi siano al palo anche.

Sorge un dubbio, non sarà che in vacanza ci vanno tutti quei pensionati che col sistema retributivo possono contare su un introito superiore a quello di una famiglia di lavoratori?

Misteri della matematica!

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