Racconto Romantico, o quasi

Roger e la fontana fatata

di Il Raccontafavole

Roger e la fontana fatata

Era la prima volta che Roger si metteva in viaggio per la grande città. L'evento era dovuto ad una e-mail ricevuta da una società alla quale aveva inviato un suo curriculum vitae, e finalmente era giunto il grande giorno del colloquio.


Prima di uscire di casa ebbe a controllare il percorso da seguire, così da impostare correttamente il suo navigatore.

Il tragitto fu breve, solo un'ora dalla sua abitazione. Tuttavia, circa a metà di esso cominciò a piovere, prima leggermente poi sempre più incessantemente.


- Se l'acqua non diminuisce, sarò in ritardo già al primo appuntamento. Devo trovare un percorso alternativo che mi serva come scorciatoia. Pensò ad alta voce.


Mentre localizzò con il GPS una nuova strada da percorrere, accese la radio e si mise ad ascoltare un programma nel quale le persone intervistae raccontavano storie romantiche .


- Tutte storie inventate, solo pura immaginazione. Niente del genere accade nella vita reale, sostenne, fra sè e sè Roger, mentre il navigatore gli stava indicando l'uscita più vicina e di tenersi sulla destra. 


Vagò per diversi minuti in percorsi incerti, poiché il segnale di localizzazione satellitare risultava alquanto intermittente. Già stanco della situazione, decise di spegnerlo e proseguire per conto proprio.


- Non arriverò puntuale nemmeno con un razzo; meglio fare una passeggiata in questo bellissimo posto.


Il villaggio che si stava presentando davanti ai suoi occhi era una specie di cartolina a dimensioni naturali. I cottage erano completamente illuminati, mentre le strade erano perfettamente lastricate.


Scese e cominciò a camminare lungo la strada principale. Improvvisamente sentì dei singhiozzi provenire da dietro una fontana. Guardò nell'acqua e vide il riflesso di una ragazza dai capelli rossi, bellissima, che piangeva inconsolabile.


- Cosa c'è che non va? Chiese Roger.


La ragazza rispose che era solo un momento di sconforto, ma subito dopo esplose in un nuovo dirotto pianto.


Invece di proseguire nella direzione della società che forse lo avrebbe assunto, il giovane promise alla ragazza di non lasciarla finchè non avesse smesso di piangere e l'avesse vista ridere di nuovo. Fece di tutto per strapparle un sorriso e solo a tarda notte, ella, ebbe a mostrare i suoi denti bianchi, illuminati dalla luce delle stelle.


Certo, nessuno mai saprà cosa successe, sappiamo solo che i due ancor oggi sono lì che parlano e ridono.

Chiunque, pertanto, dovrà uscire dall'autostrada e spostarsi sulla destra, si ricordi di dare un'occhiata a una certa fontana.


Morale: quando i racconti romantici possono trasformarsi in realtà.   


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