Spigolando dai giornali

Aperta la strada alle adozioni gay, Draghi denuncia la crescita delle tasse, Renzi finge di tutelare la riservatezza degli italiani

di Vincenzo Pacifici

Aperta la strada alle adozioni gay, Draghi denuncia la crescita delle tasse, Renzi finge di tutelare la riservatezza degli italiani

Come non fosse bastato il pesante provvedimento delle banche popolari, secolare feudo “bianco”, trasformate con un colpo di mano perentorio, inutile. ingiustificato e santificato con il solito voto di fiducia (non sarebbe ora che Mattarella si accorgesse di questi abusi e di queste forzature?) in Spa, ieri la commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo base del disegno di legge che regolamenta anche le unioni civili tra persone dello stesso, basato sul testo della relatrice Monica Cirinnà (Pd). La formulazione curata dalla parlamentare per le battaglie animalistiche prepara le adozione alle coppie gay attraverso l’istituto dello Stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner. Sempre secondo questo testo ci sarà anche la convalida dei matrimoni celebrati all’estero. Nonostante questa coppia di provvedimenti , il giornale della CEI assume un tono conciliante, non certo di rottura e di contestazione, segnalando, senza inserire alcun commento critico, l’elusione della “netta contrarietà espressa nella maggioranza dal gruppo di Area Popolare e dall’associazionismo familiare nonché da diversi senatori del Pd. Nulla di più e soprattutto nulla di meglio. Del resto come “semel abbas, sempre abbas”, così nel caso del nostro “premier”, “semel boy scout, semper boy scout”. 

   Sul piano finanziario, legato apertamente a quello politico, pesante ed esplicito risulta l’intervento di Draghi, in cui ha sottolineato che la Banca centrale europea per alzare il livello, sempre potenziale, di crescita, ma senza riforme strutturali (non quelle di facciata e di comodo) da parte del governo. Se da un canto ha riconosciuto il consolidamento dei conti delle tasse e la riduzione degli investimenti pubblici, non sappiamo quanto utile e gradita per i cittadini), dall’altro Draghi ha lamentato o meglio denunziato la crescita della sola spessa corrente  e non quella, indispensabile, degli investimenti pubblici. La ripresa "sta acquistando forza e stabilità” grazie ad una congiuntura economica più favorevole, non certo per merito di Renzi o di Padoan. Vogliamo riflettere anche sulla vera ragione delle nuove assunzioni, dovute unicamente alle defiscalizzazioni concesse, che significano però – lo si dimentica o lo si ignora – nuovi oneri a carico dei cittadini  o disservizi collettivi aggravati. 

   Non mancano altri due segni dell’insipienza e del dilettantismo del gabinetto. Da Bruxelles è arrivata una strigliata per i 7,6 miliardi da spendere entro il 31 dicembre e per i benefici ancora ignoti e sconosciuti delle migliaia di progetti di formazione finanziati con cifre impressionanti. Salvo qualche giornale di destra, nessuno si preoccupa dei due marò, per i quali da 5 mesi il governo indiano sta valutando la proposta di soluzione consensuale avanzata dell’Italia, che abbocca e non dimostra il minimo amor proprio.

   Come volevasi dimostrare anche l’eretico Tosi, che parla di autonomia e di federalismo,  rivendicazioni da Salvini – stia tranquillo – solo momentaneamente coperte  o occultate, “tiene famiglia”. Tra i parlamentari, infatti, che hanno abbandonato il gruppo della Lega figura anche la compagna, tale Patrizia Bisinella,

   Mentre tra l’indifferenza generale, in primis del presidente della Repubblica, con i diktat sul voto dell’Italicum in direzione del Pd viene cancellata la prima e più elementare libertà, quella della coscienza, al dott. Renzi viene conferito dal solerte foglio della famiglia Berlusconi un titolo di merito, che altro non è se non la miliardesima, demagogica patacca. Il titolo di un articolo parla infatti di “Antiterrorismo ma niente spioni nei pc. Renzi impone lo stralcio della norma che autorizzava il controllo di documenti e mail”. Ma in lingua italiana “stralcio” non significa eliminazione ed affossamento, come sarebbe stato serio per una norma tanto barbara, ma semplice rinvio, momentaneo accantonamento.

                                             

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