Editoriale

L'Italia svenduta agli stranieri e la moralità fiscale affidata alla denuncia anonima

Stiamo rinunciando anche agli ultimi brandelli di etica e civiltà sociale. Meglio chiudere tutto non ci sono più speranze

Vincenzo Pacifici

di Vincenzo Pacifici

Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena

iamo veramente ridotti al lastrico della serietà e della logica. I giapponesi hanno comprato la Finmeccanica mentre la Qatar Investment Authority ha acquistato una partecipazione pari al 100% nel progetto Porta Nuova di Milano, il fondo sovrano è il nuovo proprietario del quartiere di Milano. I valori di mercato del progetto, che comprende 25 edifici, supera i 2 miliardi di euro. Intanto a dimostrazione o meglio a conferma dell’imbarbarimento sociale, apprendiamo che il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare per sollecitare chiunque “intenda denunciare illeciti o anche semplici irregolarità compiute da colleghi o superiori”. Nel programma di pratica cannibalizzazione dei rapporti personali vanno segnalati anche possibili illeciti, che potrebbero mettere nei guai i dipendenti del Fisco.

Anche in ambito politico il clima  conflittuale con il dott. Renzi, tutt’altro che propenso ad un suo ridimensionamento o meglio ad un suo incivilimento, fondato sul rispetto reciproco. Basta un’occhiata ai titoli dei giornali: Pd a pezzi: Bersani guida l’Aventino, Matteo azzera le cariche”, “Approvate due mozioni opposte. L’ultima buffonata del governo. Palestina riconosciuta per finta”, “Macché urgenza. La truffa dei decreti e il sottile ricatto a Mattarella”.

   Fi continua a dichiarare la propria opposizione, fidando nella disattenzione degli elettori, ai quali potrebbe sfuggire ma ai quali va invece comunicato che l’altro giorno durante la votazione del decreto sull’imu agricola, l’assenza di 12 senatori azzurri ha impedito la bocciatura del provvedimento e più tardi la forzista Maria Rosaria Rossi, grazie ad una sua banale quanto efficace “dimenticanza”, ha consentito con il suo voto decisivo il salvataggio dell’esecutivo.

   Il solito magico “spread” scende sotto quota 100, facendo respirare aria di “ripresina” con l’Istat, ormai disciplinata ed inquadrata, che prevede magicamente a fine marzo una crescita del Pil dello 0,1%. Chi vivrà, vedrà tenendo conto dei fattori esterni quali un nuovo aumento del prezzo dei carburanti ed il salvifico effetto BCE.

   Le cronache parlano di cori “Padania libera” e “Secessione, secessione”, intonati a piazza del Popolo, ma non ci riferisco della reazione, se mai c’è stata della Meloni.

   “Il Giornale”, oltre al “fondo” di Feltri, radicato in un veteroantifascismo inopportuno, ha presentato 4 medaglioni, di cui uno, assolutamente inutile, quello della Isoardi, l’altro, quello della Saltamartini, ugualmente improduttivo fino al giorno in cui troverà dimora politica fissa e stabile, il terzo della Meloni “Proviamo con Matteo a ricostruire il futuro”, un abbinamento criticabile in mancanza di un programma politico credibile e realistico e non urlato, se non utopistico, ed il quarto della Le Pen “Salvini mi manda in estasi, è coraggioso”, enfatico e assolutamente astratto.

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