Editoriale

Game over: la civiltà è finita, il buon senso sparito resta solo lo spirito distruttivo

Un sindaco incapace, un questore imbarazzante, un prefetto inesistente, Roma meriterebbe qualcosa di più e di meglio, periamo non sia l'Isis

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

l governo olandese ha ragione. Non sono loro a dover risarcire gl’incommensurabili danni perpetrati da una scellerata orda di incivili ubriachi indegni di discendere dalla nobiltà fiamminga e dai grandi artisti del Quattrocento e del Cinquecento che hanno saputo creare l’unico altro Rinascimento oltre a quello italiano.

Ha ragione perché il governo olandese non è responsabile dell’ignoranza crassa dei suoi cittadini che credono il mondo essere fatto esclusivamente di sport, alcolici, urla e canne. Allora chi pagherà il conto?

Purtroppo, come al solito, noi. Invece lo dovrebbe pagare l’incompetenza e l’incapacità delle istituzioni italiane, l’inaffidabilità delle Società Calcistiche coinvolte. Entrambi infatti, pur prevedendo e sapendo che “bestie allo stato brado” sarebbero discese a Roma non hanno fatto nulla per evitare ciò che sappiamo essere accaduto. Ed è del tutto ininfluente ai fini di un risarcimento inquantificabile la ridicola cifra di 45.000 euro richiesta ad ognuno degli olandesi arrestati. Il danno “culturale” non può essere ripagato.

Il Sindaco Marino ancora una volta perso in altre cure, quelle dei matrimoni omosessuali, la vendita dei sampietrini, la svendita di mezzo Eur e altre amenità, ha dimostrato i suoi gravi limiti giocando a scaricabarile con la questura, la prefettura ed il brillantissimo e acuto genio che informa il Ministero dell’Interno.

Quando avvengono eventi di quel genere è compito del sindaco proibire la vendita di alcolici e comunque , anche fosse vero che tali “subumani” siano giunti già “bevuti”, è sempre il Primo Cittadino a dover vietare l'ingresso incontrollato di gruppi numerosi nel centro storico della città. 

Un’orda incivile per sua ignoranza non ha saputo riconoscere nella “Barcaccia” del Bernini un’opera d’arte. Colpevoli senza giustificazione alcuna. Ci penserà lo stato olandese a punirli e ricordo che l’Etica Protestante è molto meno tollerante del nostro “diritto”. Ma chi, in Italia, non ha saputo prevenire e prendere saggi provvedimenti prima è colpevole due volte, perché oltre ad essersi dimostrato incapace ha ancora una volta manifestato la propria ignoranza sui nostri beni artistici.

L'Olanda ci ha dunque fatto sapere che non pagherà. E con ragione perché quelli accaduti sono danni commessi da singoli individui pertanto responsabili in proprio delle loro esecrabili azioni. Se un italiano dovesse commettere un reato in Olanda, ad esempio, certamente non sarebbe il nostro Stato a esserne responsabile.

Quanto è successo l’altro giorno in Piazza di Spagna ci dà la cifra esatta del livello di degrado e abbrutimento al quale è giunta la nostra presunta civiltà occidentale. Ciò che conta è soltanto “distruggere”. È questo il Kali Yuga tanto paventato da Julius evola e Renè Guènon? Se sì, ebbene, siamo nel centro più oscuro di quell’immenso gorgo di tenebra. Siamo oltre il “punto di non ritorno”.

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