Il Grinch

Sei uno di quelli che diventa triste a Natale? Abbiamo la spiegazione e alcune soluzioni

Tuttavia, questo non implica che dobbiamo rassegnarci a vivere tale evento come lo farebbe il signor Scrooge prima dell'arrivo dei tre educativi fantasmi

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Sei uno di quelli che diventa triste a Natale? Abbiamo la spiegazione e alcune soluzioni

Il Grinch

Non apprezzare la stagione natalizia è un compito apparentemente semplice.

Se ci fermiamo a meditare, l'ultimo mese dell'anno costituisce già di per sé una dei periodi con maggiore carica emozionale che sperimentiamo durante l’anno e ogni volta sembra appassionare sempre meno. Capita a tutti.

Secondo l'Istituto Nazionale di Salute degli Stati Uniti, in dicembre aumentano quasi del 40% i casi di depressione e suicidio tra la popolazione.

Le cause? Un cumulo di circostanze che provocano un cocktail molotov emozionale che ci lascia distrutti. In primo luogo, dobbiamo tenere in conto che durante l’autunno e inverno, per il freddo, la luce e soprattutto le oscure rondini, soffriamo della denominata confusione affettiva stagionale prodotta dalla mancanza di serotonina.

Ma questa non è l'unica causa, perché ricordiamo che nell'emisfero meridionale è estate quando arriva da noi il Natale, ed anche in Argentina si deprimono. Non si smette di parlare, ma ci affliggiamo. Altri fattori molto più semplici si appellano al fattore psicologico.

Per Adam K. Anderson, professore di psicologia all'Università di Toronto, il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti, grazie al quale possiamo osservare principalmente immagini colme di felicità e famiglie sorridenti, causa in noi un effetto contrario a quello della felicità, propiziando un processo chiamato “atto d’introspezione e riflessione” sopra la nostra felicità, le mete che ci siamo proposti e gli obiettivi raggiunti. E, a meno che, non siamo così poco ambiziosi come la storia del bambino che si entusiasmava alla sola vista di una palo di legno, la bilancia cadrà sempre dalla parte delle aspirazioni incompiute.

E se quanto sopra fosse poco, anche la nostra alimentazione -durante i giorni di festa- svolge un ruolo fondamentale in quella trasformazione in Grinch che soffre una gran parte della popolazione. Le abitudini cambiano durante le festività e, a parte qualche bicchiere in più che ti porta ad inviare sms alla tua ex, così da farti giungere alla catarsi della tua vita sentimentale, non si tratta solo di ciò che bevi. Perché le insalate normalmente non sono il piatto principale sui nostri tavoli, e i torroni non si mangiano da soli in questo periodo festaiolo. Perciò, i carboidrati con assorbimento rapido e lo zucchero, principali ingredienti nella nostra dieta natalizia, prendono il controllo dei nostri sentimenti. E ciò è la causa del picco dei livelli di glucosio, proporzionato a un’esplosione di energia di breve durata, lasciandoci dopo molto più scoraggiati di come eravamo prima.

Perciò, divesi sono i fattori che incidono sull'incremento del nostro odio quando siamo in prossimità dell'avvento.

Tuttavia, questo non implica che dobbiamo rassegnarci a vivere il Natale come lo farebbe il signor Scrooge prima dell'arrivo dei tre educativi fantasmi.

Esistono perfino rimedi di cui possiamo approfittare, per fare di questi giorni un viaggio molto meno doloroso, addirittura quasi piacevole. Per incominciare, come raccomandano gli esperti di psicologia, bisogna “ rendersi conto che non siamo obbligati ad essere felici solo perché le date, o certe scadenze, ce lo impongono”.

Niente deve costringerci a essere più felici durante il Natale di quanto lo eravamo in novembre, ed è per questo che dobbiamo cercare di liberarci da tanta pressione. Inoltre, è importante non renderci schiavi di tradizioni che cambiano irrimediabilmente man mano che la nostra famiglia o noi stessi diventiamo più grandi. Quindi, togliti di dosso il sorriso demente di quando primeggiavi al liceo, ormai hai molti anni sulle spalle, e sforzati per creare nuove tradizioni che si adattino alla tua situazione attuale. Sì, tradizioni generate da te.

Infine, ci dicono, devi imparare a dire no.

Se il tuo stato d’animo, il tuo lavoro o il tuo portafogli t’ impediscono di presenziare ai trenta pasti natalizi dei tuoi cari con regalo annesso, rimani con chi in realtà significa qualcosa e dimenticati dei compromessi che minano solo il tuo umore ed il tuo conto bancario. E la cosa più difficile: vigila gli eccessi.

Scegliere alimenti ad assorbimento lento, mantiene i livelli di zucchero costanti e fa sì che lo stato emozionale sia stabile”, dice Elisabeth Somer, nutrizionista e autrice del libro Food & Mood.

Se per fare felice qualcuno, la maniera più rapida che esista è lo stomaco, sembra, che per farlo infelice, sia la stessa maniera.

Perché celebrare il Natale, non consiste solo nel seguire pedissequamente le tradizioni, bensì dare scacco ad un anno che, nel bene o nel male, terminerà.

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