L'utente medio di Facebook

L’homo zuckerbergis e il suo rapporto con il freddo e il Natale

di Il Melo

L’homo zuckerbergis e il suo rapporto con il freddo e il Natale

Trasformazioni dell'homo zuckerbergis

In estate vi abbiamo debitamente allertato in merito alla sovraesposizione fotografica di piedi ed altre abitudini nocive dell’ “homo zuckerbergis”, nel periodo dei solleoni.

Col cambiamento di stagione muta anche il comportamento dell'utente medio di Facebook, benché l'essenza continui a essere la stessa, così come i suoi comportamenti prescindibili.

Oggi, ve ne elenchiamo alcuni.

1)    Babbo Natale e i social network. Benché il Natale normalmente cominci in ottobre, data approssimata del calendario corteinglesiano, è questo il mese in cui raggiunge il massimo apogeo, con la sovra-illuminazione di strade e negozi, con le sue piramidi di Ferrero Rocher, le sue decorazioni impudicamente eccessive, le signore con l’ombrello, i suoi Babbo Natale scalatori che sembrano ladri imbranati, i suoi Re Magi con regali sempre più moderni. Andiamo, è normale. Ed è in dicembre che iniziano le catene di messaggi natalizi altamente personalizzati che inondano tablet e cellulari, trasudando originalità: “Oggi ti ho spedito 365giorni di buona fortuna, allegria e felicità”; “Buon Natale, oh,oh,oh!” ; “Se copi ed incolli questo auspicio sulla tua pagina Twitter, avrai un anno di fortuna.”  E almeno 5 tuoi amici già brilleranno, nelle loro foto su Facebook,  con le corna di renna sulla testa, una parrucca colorata o un berretto da Santa Claus. Per non parlare degli animali domestici, imbacuccati come i loro padroni; o le innumerevoli immagini postate la mattina sul social network preferito, di cappuccini schiumosi con la scritta di polvere di cioccolata “Merry Christmas”. E ovviamente il conto alla rovescia fino al 2015: “Mancano solo 9 giorni, 8…”, con l’immancabile emoticon di contorno.”

2)    In salute e malattia? La Kriptonite di Facebook sarà l'utente influenzato e noioso. Lo riconoscerai perché in due ore avrà commentato tutte le foto della sua cena sociale, si sarà fatto fan di 1.344 gruppi ed avrà condiviso su tutto il web l'evoluzione cromatica di tutte le sue mucosità.

3)    Freddo. Come imparato a scuola, l'asse di rotazione della Terra ha un'inclinazione di 23,5 gradi, e il sole incide con minore intensità, da qui il motivo per cui in inverno fa così freddo. Sicuramente non l'avrete notato uscendo per strada ed è per questo che in un atto di solidarietà senza palliativi, più di uno dei vostri contatti in Facebook vi avrà messo in guardia da questo strano fenomeno metereologico. “Fa molto freddo!” (Foto del viso rannicchiato dietro una sciarpa). Quanto sopra ci porta per mano al punto

4)    La neve. Da quando, in tutto il mondo, si scia per il fine settimana?

5)     Melanconia.  Tutti abbiamo in Facebook l’amico tidevoraccontaretuttoquellochemièsuccesso; dai 23allunghi fatti nella piscina comunale, al fatto che sono due giorni che dorme male, passando alla critica della tua squadra del cuore. Più o meno immanente e fastidioso, il suo comportamento rientra, comunque, nella normalità. Ma quando è cattivo tempo e fa atto di presenza, l'amico tidevoraccontaretuttoquellochemièsuccesso è più taciturno del solito. Siamo, all’allarme rosso. Da quel momento in poi non potrai fare a meno di leggere sulla tua pagina “ Che torni il bel tempo, per favore”, “Giorno di coperta, film, sofà e tu al mio fianco”, “ Che tristezza, imbrunisce troppo presto!”, il tutto corredato con foto di gocce vaporose sui vetri e canzoni di Bon Iver in Spotify Social. Situazione, in cui il primo pensiero è quello di darsi alla macchia.

6)     Cena sociale. Qualcosa di peggio del raffreddore mentre sei all’interno di una profumeria? Le foto, del giorno dopo, di una cena aziendale. Quanto refrigerio natalizio nel quale hai mescolato più di un drink. Esiste, tuttavia, un'attrazione etilica per studiare tra le cene d’impresa e i karaoke. E il giorno seguente sarà lì imperterrito sul tuo muro social. Cosa? Chi? Ma il tuo video, mentre canti Baglioni stonando con Ferraguzzi, quello dell’ufficio contabilità.

7)    I regali. Con dicembre, arriva l'evento che da sei mesi desideri vedere nella tua sessione: “L’amico invisibile.”  Non importa che un anno ti abbia regalato un fermacarte e, da allora, tu sia ancora traumatizzato. Ormai è nata una consolidata empatia e da quell'istante il tuo livello di notifiche ha più traffico dell’A1-A11 il 15 di agosto a mezzogiorno. Dopo due mesi che avete cercato di mettervi d’accordo, arriverà il giorno della consegna dei regali e... vai! Un segnalibro luminoso e un fermacarte a forma di geco.

 

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