Un fatto anche economico

Il Presidente del Messico annuncia dure prese di posizione contro la delinquenza

Enrique Peña Nieto, però, continua ad affrontare le molteplici accuse di conflitto d’interessi a causa dello scandalo provocato per aver chiamato “casa bianca” il lussuoso quartiere capitolino di Lomas de Chapultepec

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Il Presidente del Messico annuncia dure prese di posizione contro la delinquenza

Il Presidente del Messico Enrique Peña Nieto

Due mesi dopo le sei morti e i 43 dispersi di Iguala, Messico, quando la Polizia Municipale attaccò a testa bassa un centinaio di studenti del magistero della Scuola Rurale di Ayotzinapa in complicità col cartello locale e per ordine del sindaco, Enrique Peña Nieto, presidente del Messico, ha voluto esplicitare di avere ascoltato chiaramente la voce di tutti i cittadini che ancora portano vivo nella mente quel funesto 26 settembre: “ Dopo Iguala il Messico deve cambiare.”

Tutte le manifestazioni di piazza coincidono in un punto fondamentale: che il Paese non può continuare su tale strada, deve assolutamente cambiare”.

Per evitare che si ripetano eventi come quelli, sopra esposti, nel futuro, ha annunciato “la messa in marcia” di dieci misure concrete nell'ambito della sicurezza, due delle quali implicheranno riforme costituzionali: la promulgazione di una legge contro l'infiltrazione del crimine organizzato nei comuni che permetterebbe al potere federale di assumere il controllo di un municipio che presenta indizi di collusione con la delinquenza, e l'obbligo del “Comando Unico”: eliminare cioè i 1.800 poliziotti locali per stabilire un solo corpo per stato; 32 in totale.

Altre decisioni importanti sono la creazione di un telefono unico nazionale per le emergenze, come il 911 negli Stati Uniti, e di una “chiave unica d’identità”,  l'equivalente della carta di identità italiana che, a dispetto di alcune proposte nel passato, non si è concretizzata mai.

Il piano che include uno spiegamento speciale di forze federali nella regione chiamata Tierra Caliente(Terra Calda), -l'accelerazione della riforma del sistema giudiziale promossa nel 2008 che stabilisce tra le altre cose i giudizi orali, inesistenti in Messico, misure per garantire i diritti umani contro la tortura, la sparizione forzata ed anche le esecuzioni extragiudiziali, che tengono tuttora il paese nell'occhio dell'uragano, e tutta una serie di azioni per lottare contro la corruzione, come la creazione di un pubblico ministero speciale-, non abbraccia solo la sicurezza, ma anche l'economia.

Il presidente ha evidenziato che gli eventi di Iguala, come quelli che avvengono ogni giorno a Ciudad Juarez, rilevano l’esistenza di “due Méxicos”, uno sviluppato, con “l’inserimento nell'economia globale”, ed un altro povero, “con problemi ancestrali", e che per tali motivi darà priorità allo stimolo dello sviluppo degli stati più carenti come Chiapas, Guerrero e Oaxaca. Tale progetto di sviluppo, come ha dettagliato Peña Nieto, implica la fuoriuscita di migliaia di milioni di pesos per la costruzione di autostrade, ospedali, programmi sociali e, qualcosa d’ inedito: la creazione di tre nuovi poli industriali, in ognuno di questi stati.

L'annuncio presidenziale ha generato un'enorme aspettativa, ma manca ancora che si concretizzino le misure per eliminare la sfiducia. Appena sei anni fa, per esempio, l'ex presidente Felipe Calderón firmò, con i rappresentanti delle varie organizzazioni civili e religiose e con i governatori, un Accordo per la Sicurezza, la Giustizia e la Legalità i cui compromessi non si sono mai realizzati completamente.

D'altra parte, il Presidente continua ad affrontare le molteplici accuse di conflitto d’interessi a causa dello scandalo provocato per aver chiamato “casa bianca” il lussuoso quartiere capitolino di Lomas de Chapultepec, eretto da un’impresa con a capo Juan Armando Hinojosa Cantú, padrone del Gruppo Higa, vincitore di opere pubbliche milionarie, come ha rivelato un team di giornalisti di Carmen Aristegui.

Le dichiarazioni di sua moglie, Angélica Rivera, nel notiziario di massima audience, come se lei avesse voluto evidenziare l’ottimo comportamento del marito, non sono servite a eliminare i dubbi su di lui, e lo stesso portale di notizie ha rivelato mercoledì che Peña Nieto ha usato, durante la sua corsa presidenziale del 2012, un'altra residenza nel medesimo quartiere, proprietà dello stesso costruttore, senza, per altro, che emerga nelle spese della campagna elettorale.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Manferdi il 28/11/2014 10:47:47

    CIUDAD Juarez è il problema mondiale, dove c'è la più alta percentuale di femminicidio mondiale.

  • Inserito da VINCENZO il 28/11/2014 10:45:55

    Era ora. Finalmente un segnale forte e franco su un paese - inteso come Unione di persone all'interno di un comune spazio vitale - devastato dalla NON-guida, dalla NON-politica e dalla NON-leadership della gente comune.

  • Inserito da Manlio il 28/11/2014 10:44:55

    Totalità grazie. Se voglio leggere qualcosa di politica internazionale devo aprie Totalità

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