Lettera di un bimbo a Babbo Natale

Il presidente di una squadra di calcio agli italiani:«l’Italia ha un senso etico molto basso e gli scivoloni non creano particolare sorpresa»

E se, poi, veramente vuole per sé anche quel fatidico scudetto che se lo prenda e apra il pacchetto dono sotto l’albero di Natale, come un bravo bambino del 1975!

di Il Melo

Il presidente di una squadra di calcio agli italiani:«l’Italia ha un senso etico molto basso e gli scivoloni non creano particolare sorpresa»

Andrea Agnelli, sicuramente, non avrà mai sentito rammentare questo scrittore e giornalista americano, forse non sarà nemmeno a conoscenza che Giacomo Leopardi è uno dei grandi intellettuali del classicismo italiano, ma solo un essere qualsiasi che concede il proprio nome a una delle tante vie del Paese.

Tornando a Palahniuk c’è solo da aggiungere che costui non ha mai conosciuto certune famiglie italiote impregnate dalla pazzia, dovuta sin dalla primissima età a sostanze chimiche che penetrano il cervello (o quanto di esso rimane) e le narici.

Queste famiglie che avendo fallito continuamente nel campo imprenditoriale, ma sempre sostenute dai vari Governi che si sono succeduti hanno sempre potuto scongiurare la bancarotta, e che ora esportano detta imprenditoria in altri lidi perché preferiscono il bene loro a quello dei lavoratori italiani, hanno inventato una strategia per essere in qualche modo glorificati dal popolino, buttandosi da tempo immemore nel mondo del calcio.

Hanno vinto maree di scudetti, tra i risentimenti e i mugugni dell’altra metà pallonara dello Stivale, (Coppe dei Campioni bagnate di sangue) semplicemente perché in tantissime occasioni è stato detto che erano campionati scippati, portati via a chi veramente li meritava.

Poi è arrivata l’era dell’unico, grande, vero imprenditore, di cui ancor oggi rimpiango la dipartita, e da allora, grazie alla sua innata classe, tutto è stato stemperato in qualche battuta e in alcuni suoi deliziosi aforismi, ma sempre in punta di fioretto. C’era poco da fare, quando parlava Lui tutto tornava a posto, gli animi si riconciliavano e si rinnovava l’amore per il calcio.

Morto tale insostituibile personaggio è stato l’inferno, per tutto il calcio italiano.

Fino a poche ore fa, quando uno dei suoi consanguinei, in un’intervista, dopo avere per l’ennesima volta attaccato l’odiata squadra milanese, ha detto che “ l’Italia ha un senso etico molto basso e gli scivoloni non creano particolare sorpresa”.

Lasciando da parte il suo personale e infantile astio verso la solita compagine rea di avergli rubato uno scudetto, mistificando ancora una volta i fatti, c’è da evidenziare la rabbia e l’odio che prova per tutti gli italiani che non la vedono come lui, che non idolatrano il suo ex dirigente definito dal grande avvocato: “lo stalliere del re, che deve conoscere tutti i ladri di cavalli”.

Una collera insensata che lo porta a dire che l’Italia e, quindi, i cittadini che la abitano, ha un senso etico molto basso…

Ve ne rendete conto da che pulpito? Da che parte arriva la ramanzina?

La cosa, però, che più mi fa piacere è che moltissimi tifosi di questa squadra la vedono esattamente come noi, non ne possono proprio più di sentir parlare di scudetto di cartone, di ex dirigenti corrotti e di cavolate varie, in un momento nel quale l’Italia deve affrontare problemi ben più consistenti e importanti che non uno sterile e insignificante rancore di un riccone a cui è stato affidato il giocattolo con cui tenerlo lontano dai veri impegni industriali…

E se, poi, veramente vuole per sé anche quel fatidico scudetto che se lo prenda e apra il pacchetto dono sotto l’albero di Natale, come un bravo bambino del 1975!

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da valeria il 22/11/2014 11:25:11

    Penso che in Italia nessuno nel suo piccolo possa permettersi di scagliare la prima pietra perche'siamo talmente coinvolti in questo modus vivendi che nemmeno ci rendiamo conto che agendo solo per il nostro interesse paradossalmente danneggiamo noi stessi.Certo, magari stona che a parlare dal pulpito sia chi dal tutto il sistema ha sempre mangiato come Andrea Agnelli ,pero' questa,nel piccolo e nel grande e' un'ipocrisia che ci coinvolge tutti.

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