ASCENDERE senza farsi troppi nemici

Come far carriera con dignità e senza usare il verbo «LECCARE»

L'atteggiamento sul posto di lavoro è basilare nel momento di costruire la tua reputazione e quest’ultima è la pietra angolare affinché ti tengano di conto

di Il Melo

Come far carriera con dignità e senza usare il verbo «LECCARE»

Può darsi che per te il miglior metodo per ascendere nel lavoro sia di trasformarti in un vero lupo da ufficio, sparare malignità sulle opzioni dei tuoi compagni di lavoro per accedere al posto che ambisci, arrogarti il merito dei risultati dei subordinati e, soprattutto, farti intimo con il capo a base di indorargli la pillola, sottometterti, lodarlo, offrirti di sostituirlo nei lavori più stressanti e spiacevoli, insomma diventare il suo zerbino.

Non diciamo che quanto sopra non funzioni, perché è evidente che “leccare” è una tecnica abituale nella cultura imprenditoriale, ma ha effetti collaterali molto, ma molto sgradevoli.

Quello più immediato è l'odio e la mancanza di rispetto dal resto dello staff o organizzazione, vittime secondarie della tua strategia e conoscitori della tua improvvisa ascesa, coloro che metteranno in dubbio la tua capacità di leadership e la tua progressione professionale, poiché dette strategie hanno una visibilità non solo interna ma anche esterna dall’ufficio.

Inoltre, si corre sempre un rischio: è conosciuto che i leccapiedi non siano tanto apprezzati neanche da quelli che godono delle loro attenzioni e che possono finire con l’usarli senza promuoverli, per il disprezzo che ispirano.

Oppure può accadere che guadagnare la fiducia e l'amicizia del capo, al momento della concessione dell’avanzamento di carriera, possa creare in lui un senso, un forte senso di esitazione, dal momento che potrebbe essere incolpato di nepotismo.

Ci sono altre strategie per far carriera senza mettere a repentaglio la tua integrità morale e senza dovere perdere il rispetto dei tuoi simili.  Tutti gli esperti in risorse umane sottolineano l'importanza di sapere vendersi; studiare le forze e saperle comunicare.

Questo si scontra, in molti casi, con quella falsa umiltà tanto radicata nella cultura mediterranea, perciò bisogna cercare l'equilibrio nel processo di comunicazione dei propri valori che ti faranno un buon aspirante alla salita per non cadere nell'arroganza e la pedanteria.

Bisogna coltivare, in particolar modo, tutti gli aspetti che ingloba la comunicazione, quelli non verbali, la forma in cui guardi negli occhi quando parli, la tua gestualità.

Già ebbe a dirlo Giulio Cesare: “Non basta che la donna di Cesare sia onesta; deve anche sembrarlo”.

E nel nostro caso non è necessario solo essere preparati e competenti, ma dobbiamo anche sapere trasmetterlo.

Importante, sotto questo aspetto, non vendere fumo.

Ottenere un ambito posto per il quale non sei preparato terminerà rovinosamente la tua carriera. Non devi solo essere onesto con chi può offrirti la promozione, ma occorre essere sincero con te stesso e valutare se sia il momento giusto, e se non lo è saper attendere.

È una buona idea che diventi esperto in qualche aspetto del tuo lavoro, che ti renda unico e ti aiuti ad emergere tra i tuoi competitor. Mettiti a fuoco: se vuoi arrivare a essere direttore di marketing on-line non ti devi dedicare a fare corsi da sommelier, a meno che la tua impresa non sia una cantina sociale.

L'atteggiamento sul posto di lavoro è basilare nel momento di costruire la tua reputazione e quest’ultima è la pietra angolare affinché ti tengano di conto. Mantieni un atteggiamento positivo e costruttivo, poiché l'ottimismo dinamizza l’equipe di lavoro. Non sottovalutare i problemi, ma neanche paralizzati davanti ad essi. Non fomentare i pettegolezzi e costruisciti una buona immagine come mediatore di staff. Anticipa i tuoi competitori, informati sul posto a cui ambisci e cerca di conoscerne tutte le sue funzioni. Sii sempre attivo e non credere che da seduto ti offrano il lavoro che sogni. Investiga su chi prende la decisione finale e lasciagli capire che sei interessato e ben preparato, benché non convenga che la tua ambizione ti trasformi nello zimbello dell'ufficio, perché sarai oggetto dello sport lavorativo più esteso e conosciuto: fare lo sgambetto. 

È conveniente che cerchi un mentore all’interno dell'organizzazione che ti diriga e che non applauda solo le tue forze, ma metta anche in evidenza con estrema sincerità le tue debolezze per poterle correggere. Una critica costruttiva è più preziosa di un gentile plauso.

Ugualmente, fai sì che la tua ascesa non supponga grandi problemi e perdite di tempo, assicurati che la tua sostituzione nel nuovo incarico abbia un candidato adatto e possano prescindere da te, dopo che avrai lasciato il vecchio posto.

E se dopo tanto sforzo ed impegno non ti concedono la promozione, persevera e mantieni il livello di illusione e buona disposizione, perché sarai comunque nel mirino e chissà… forse il prossimo sarai proprio tu.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Yasmim il 13/11/2014 19:48:05

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