Editoriale

Leonardo era gay

Gli “omosessuali” sono sempre esistiti. E credo esisteranno sempre. Ciò che non è esistito fino alla Rivoluzione Francese è l’attuale idea di “omosessualità”

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

ungamente ho pensato se scrivere di questo argomento, credetemi. Se ho deciso di farlo è perché da troppe parti ormai infuria il “tema” del “gender” e quindi ho deciso di dire “la mia”, scusandomi in anticipo per la mancanza di “brevitas”, ma non per certi termini necessari.

Naturalmente secondo i miei interessi, non essendo né sociologo, né medico, né teologo, né filosofo, ne parlerò innanzitutto come “storico” e poi come “storico dell’arte” più specificatamente.

Gli “omosessuali” sono sempre esistiti. E credo esisteranno sempre. Ciò che non è esistito fino alla Rivoluzione Francese è l’attuale idea di “omosessualità”.

Anni fa un mio “alunno” mi disse che la sua insegnante gli aveva detto che “ i Greci erano tutti froci”. Non credo la sua docente avesse usato proprio questo termine, ma temo il concetto fosse vero, non diversamente da come ancora a scuola si racconta che il Medioevo era un periodo “buio” e altre amenità simili. Chiunque sostenesse che gli Ateniesi o gli Spartani o comunque gli antichi Greci fossero dediti all’omosessualità indiscriminata e regolarmente praticata così come noi la intendiamo, altro non sarebbe se non un ignorante in malafede. Ah già, ma Achille stava con Patroclo… e Alessandro il Grande con Antinoo. E con ciò? Vogliamo credere che i nobili guerrieri greci e achei fossero semplici “checche” che giocassero alla “bestia a due schiene”, come la chiama Shakespeare? Ma Platone predica l’”omosessualità”… Dove? Nel “Simposio” Platone predica il “culto della bellezza” che per i greci  di allora è sempre “maschile”, infatti soltanto gli uomini sono nudi, mentre le donne sono sempre vestite se si osservano le sculture e le raffigurazioni sui vasi. Non diversamente da come Tiziano Vecellio dipingerà l’Amor Sacro e l’Amor Profano… ove è quello carnale, puramente materiale, ad essere coperto.

L’”omosessualità” greca è dunque un falso “mito” protratto da ignoranti, non diversamente da quella latina. Cesare non era forse “omosessuale”? Eppure ha fondato un Impero. Forse perché Caio Giulio Cesare NON era omosessuale, anche se – probabilmente – ogni tanto si sarà anche “scapricciato” con qualche giovinetto. Non pedofilo, attenzione, i “giovani” dell’antichità, gli “amasii” erano tutti non più bambini. Comunque tutti gli “omosessuali” in una società TRADIZIONALE non recavano scandalo né indegnità perché erano parte integrante ed integrata di quella società. Era la struttura sociale, etica, morale, religiosa e politica a far sì che l’omosessualità venisse giustamente “incanalata”, guidata all’interno dell’ordine cosmico stabilito. Ecco perché, da sempre, da prima di Abramo, l’”omosessualità” è considerata “contro natura”, perché genera confusione, caos , disfacimento se lasciata libera. Ecco il perché della distruzione di Sodoma e Gomorra. Erano deviati, impazziti, lasciati prede dell’abbrutimento bestiale. Erano divenuti bestie non più uomini.

Andiamo ancora avanti nei secoli.

Il Cristianesimo ovviamente per le stesse ragioni già dette rinnega ogni forma di omosessualità. Basti leggere Dante e il suo maestro Brunetto Latini. Eppure Riccardo Cuor di Leone, il Plantageneto era notoriamente – anche – omosessuale. Ma non era un omosessuale come si vorrebbe oggi. C’è una bella differenza.

Poi potremmo passare a un bell’elenco di artisti, grandi e meno noti, che l’attuale “Lobby Gay” si danna per far passare ad ogni costo come palesi rappresentanti loro ante litteram. Peccato per loro che anche questo non sia così.

Leonardo da Vinci “finocchio”? Perché? Perché non era sposato e aveva per servitore il ladruncolo giovinetto – molto bello certo – Salaì? Michelangelo Buonarroti. Altro in odore di pederastia. Falso chi lo sostiene come falsa è la tesi, basterebbe leggere le sue poesie senza traviarle. Così per Raffaello Sanzio, per Benvenuto Cellini poi non ne parliamo, e per tanti, tanti altri tra i quali William Shakespeare e Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Essere “omosessuali” all’epoca era un crimine pesante, la “sodomia” era severamente punita e proprio per questo in molte città, più Firenze che Roma ( che era più tollerante ) un’accusa per lo più anonima di commercio contronatura ad una persona gli valeva un processo sommario e nella migliore delle ipotesi l’esilio, se non il carcere o peggio. Ecco perché si legge che Leonardo, Michelangelo, Cellini siano spesso stati accusati di “sodomia”. No, non perché andassero a letto con i ragazzini – forse magari qualcuno l’avrà anche fatto in quella Firenze neoplatonica, non diversamente da come faceva Pier Paolo Pasolini cinquecento anni più tardi – ma perché con tale “metodo Boffo” si eliminavano pericolosi concorrenti artistici ( e politici ) e dunque già allora, prima di oggi, si era inventata una efficace “macchina del fango”.

Il punto è che ognuno di loro, ammesso e non concesso fosse anche “omosessuale” era talmente GRANDE nella propria Arte da “sublimare” e trascendere ogni concetto legato al semplice sesso e alla più terrena sessualità. Ne avessimo ancora oggi di “finocchi” come loro, invece di vedere Luxuria in Parlamento!

Oscar Wilde pagherà più di tutti un’accusa infamante di “omosessualità” in una società che del bigottismo protestante ha fatto il suo vanto. Wilde, irlandese criptocattolico, omosessuale? Altra “icona gay”? No, Oscar amava la Bellezza sopra ogni altra cosa perché in essa vi vedeva il riflesso di Dio. E purtroppo tale fu il suo Amore da vederlo anche in chi, come Lord Douglas detto Bosie, di anima non ne aveva alcunchè. Oscar Wilde era semplicemente un genio che non aveva bisogno di andare a letto con i ragazzi di vita come Bosie per scrivere meraviglie.

Mishima Yukio. Omosessuale. No, l’esteta giapponese che visse come l’ultimo dei Bushi non è mai stato “omosessuale” come vorrebbero oggi coloro che persino di San Sebastiano trafitto dai dardi han fatto un “santo per i finocchi”.

E infine, perché la “calunnia è un venticello”, e già l’aveva dipinta magistralmente Sandro Botticelli, persino il “Barone Nero”, persino Julius Evola venne additato come “checca” da gentucola priva di cuore e di cervello.

Allora?

Allora è semplice, senza voler costruire arditi castelli complottistici di Nuovi Ordini Mondiali, di Servizi Segreti, di Gruppi Bilderberg Massonico Giudaici, senza voler necessariamente riconoscere l’esistenza di una “Lobby Gay”  che comunque appare sempre più evidente, il punto al quale siamo giunti è di “non ritorno”. Se in passato, purché non desse scandalo, la “sodomia” veniva spesso tollerata, anche perché a nessun omosessuale fino a pochi anni fa sarebbe mai passato per la mente di pretendere un’assurdità in termini come il “Matrimonio Omosessuale” o le Unioni Civili, oggi l’”orgoglio gay” ha ribaltato la situazione trascendendo il “politically correct” e facendo sì che non soltanto l’omosessualità sia considerata uguale e normale all’eterosessualità, ma sia ad essa superiore.

Perché a nessun gay che io conosca – e ne conosco – né a nessuna lesbica – e ne conosco – è mai saltato realmente per la testa di volersi “sposare”. Tutto questo è soltanto l’ennesima manovra di un mondo impazzito dove tutto deve finire nel caos. Le “unioni civili” che adesso tanto pare piacciano anche al Silvio in Pascale sono inutili, basterebbe un decreto legge per far sì che le “coppie di fatto” avessero, per esempio, il diritto di subentrare in un alloggio o di andare a trovare il “compagno” in ospedale. Per l’eredità esistono le società assicurative. Per i figli si pensi che se si chiama “matrimonio” è perché c’è una “mater”, quindi il resto vien da sé.

Insomma se non lo si sa lo si sappia che nella città del Papa, a Roma, ancora prima dei Bersaglieri a Porta Pia, esistevano già le “unioni civili” o “coppie di fatto”. Nel XVI secolo persino in piena Controriforma era cosa accettata che due persone di sesso diverso convivessero “more uxorio” senza essere sposate. Come si vede il Cristianesimo, il Cattolicesimo Romano da sempre indicato come oscurantista, omofobo e retrogrado, era molto più tollerante di quanto comunemente vogliano farci credere sventolando bandiere arcobaleno… forse perché Cristo, l’adultura l’ha salvata proprio da coloro che in nome di una “legge” l’avrebbero uccisa.

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da Gabriele il 28/07/2020 16:57:04

    Articolo penoso pieno di errori: Alessandro Il Grande non stava con Antinoo, stava con Efestione (Antinoo era l'amante dell'Imperatore Adriano).

  • Inserito da bloom ogm il 22/08/2017 18:43:00

    dalmazia, sei donnissima!!!

  • Inserito da lugual il 21/03/2016 09:36:45

    mi sorprende quanto scrive Lorenzo! L'articolo è una ricostruzione della storia della omosessualità. Utile per cercare di capire.

  • Inserito da Lorenzo il 25/01/2016 22:41:51

    Mai letto nulla di cosí penoso

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