La giornata politica vista da Vincenzo Pacifici

Riforme: tutto rinviato. Intanto l'Italia è in deflazione come nel '59

di Vincenzo Pacifici

Riforme: tutto rinviato. Intanto l'Italia è in deflazione come nel '59

Di fatto un flop delle promesse ma tutti dicono che è meglio così perché Renzi si dimostra più serio a dichiarare che ci vuole tempo!

Diciamolo francamente, senza maramaldeggiare ma senza lasciare spazio agli ultimi arrivati: eravamo ben pochi, sia chiaro antitetici a FI o agli stessi gruppi della sedicente destra, a prevedere, oltre che a sognare, un flop così gigantesco del boy scout. Dopo aver bombardato per settimane attraverso i cinguettii e le anticipazioni graziosamente concesse, in primis dal ministro ciellino Lupi con le risolutive e taumaturgiche misure da assumere nel fatidico Consiglio del ministri del 29 agosto, tutto si è rivelato, e non poteva essere altrimenti, una clamorosa bambocciata.

Le riforme anticipate con un servile interessamento dei quotidiani e delle reti televisive si sono rivelate o monche o momentaneamente (?) accantonate.

E’ stata rinviata la tanto sbandierata riforma della scuola con una scusa in fondo puerile ma assolutamente irritante per la turlupinatura, che la ammanta "un tema troppo importante per essere confinato alla fine di un Consiglio dei ministri tutto incentrato sul rilancio dell’Italia, sbloccando investimenti, e sui tempi biblici della giustizia".

La riforma della giustizia sarà rivolta solo al campo civile mentre un accordo tra i diversi settori politici è ben lontano dall’essere raggiunto nell’ambito penale, quello veramente cruciale e saliente, in cui i magistrati potrebbero avere ridimensionato e circoscritto il loro potere, non di rado trasformato in arbitrio e prevaricazione .

Secondo «Repubblica», anche sullo "Sblocca Italia" sono forti le difficoltà per la cronica e sottovalutata mancanza di fondi. Sarebbero state poste in risalto le "norme senza capo né coda" e sarebbero stati denunziati miliardi di spese prive di coperture. D’altra cosa ci si sarebbe potuto aspettare da un ministro democristiano, per di più ciellino?

E’ già circolata la definizione di "sblocchino" e tutto, come di consueto nella storia della I e della II repubblica, sarà rinviato. Ma il bamboccione, sempre più venditore di pentole, non ha preteso e rivendicato per sé il titolo di "rottamatore"?

Ma la giornata, oltre ad averci recato la rinnovata dimostrazione dell’inadeguatezza e dell’impreparazione del designato alla presidenza del Consiglio dei ministri da parte del presidente della Repubblica e di altri suoi sodali, dai quali gli italiani dovrebbero pretendere n solenne quanto profondo atto di contrizione, ha recato notizie amare e drammatiche sulla situazione economica stagnante, tendente sempre al peggio.

Si è manifestata, grazie alla cura del Pierino delle Cascine e dei suoi garanti, per la prima volta dal 1959 la deflazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat, fonte ufficiale,  nel mese di agosto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività diminuisce dello 0,1% (era a luglio +0,1) con l’Italia maglia nera d’Europa.

L’Istat fornisce dati anche sulla disoccupazione, che cresce di oltre 1.000 unità al giorno: l’occupazione  è in diminuzione dello 0,2% con riferimento a luglio mentre i senza lavoro sono il 12,6% con un incremento di 0,3% su giugno.

A detta del presidente della Confindustria Squinzi "la situazione economica è gravissima" e a giudizio del Codacons  "l’aumento della disoccupazione mostra come la classe politica [da individuare esclusivamente nel PD ed in FI] abbia totalmente fallito". Il Paese è in "grandissima crisi".

L’invettiva di Cicerone "quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?" riemerge valida ed adeguata al momento, agli uomini ed ai … pupetti, effigiati nel mangiare il gelato e poi spiritosi. Chissà cosa ci riserverà nell’incontro a Bruxelles e quale spot ha preparato sulla base delle lezioni impartitegli dal suo indispensabile nonno e dagli altrettanto imperdibili zii.

                                                                        

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 30/08/2014 20:46:35

    Renzi intanto è felice per la nomina di Federica Mogherini, come "Lady Pesc", ovvero alta commissaria per la politica estera dell'Ue , che, , di fatto, non conta niente, non disponendo l'Ue di un esercito e di un'organizzazione a livello federale. Però per Renzi questo era il problema prioritario, della situazione economica, a livello europeo, si discutreà il prossimo 6 ottobre, poi a quella data ci sarà il rinvio a fine dicembre, in modo che, a conclusione, del semestre italiano, descrittoci dalle gazzette italiche come data epocale, la situazione del rilancio economico di là da venire. Naturalmente l'italica stirpe, ovvero tutti noi , non riusciamo nemmeno di scendere in piazza protestare pacificamente. Naturalmente Renzi si sente forte del 40,8 per cento delle Europee e il centrodestra anela solo a collaborare con lui , senza risolvere alcun problema. Questa è la realtà e lo scrive uno come me che si considera un moderato davvero deluso dalle forze che dovrebbero battersi per cambiare quest'Italia.

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