Editoriale

Denunciateci tutti! Magdi Allam, a processo per islamofobia

Dovrà difendersi dalle accuse presentate da una comunità di islamici all'ordine dei giornalisti. Rischia la radiazione dall'albo. E la libertà di parola, di opinione dove sono andate a finire?

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

edremo in quanti ne parleranno, vedremo in quanti si indigneranno, vedremo quanto vale veramente la democrazia in questo paese.

Speriamo di non dover concludere che la democrazia in Italia non è solo a rischio, ma addirittura estinta.

Già, perché quando viene meno il diritto di esprimere le proprie opinioni, quando si discute e si minaccia di sanzioni o querele chi scrive quel che la comunità del politicamente corretto non condivide, non solo si fa carta straccia del articolo 21 della Costituzione, ma si mette alla porta la libertà.

L'ultimo sconcertante, incredibile caso riguarda il giornalista di origine egiziana Magdi Cristiano Allam che dovrà subire un processo da parte dell'ordine dei giornalisti di Roma che ha accolto una denuncia di parte contro l' "islamofobia" di Allam.

Già perché Magdi Cristiano Allam -già editorialista di Repubblica, poi vicedirettore del Corriere della Sera e ora collaboratore del Giornale, nonché Parlamentare Europeo nella scorsa legislatura con il suo movimento Io Amo l'Italia- essendosi "permesso" di mettere in guardia gli italiani e l'Occidente in generale dal pericolo rappresentato dal fanatismo islamico, dalla sua diffusione e pervasività, e avendolo fatto con la cognizione di causa che gli viene dalla sua cultura di origine (Magdi è nato e cresciuto in Egitto e solo pochissimi anni fa si è convertito al cristianesimo), con la passione di chi conoscendo dal di dentro ciò di cui parla avverte con maggiore forza i rischi e i pericoli, per tutto ciò egli è stato denunciato all'ordine dei giornalisti da una comunità islamica e dovrà difendersi nel tribunale dell'ordine dall'accusa, peraltro assai stravagante,di islamofobia, pena la radiazione dall'albo dei giornalisti.

Conosco bene Magdi Cristiano Allam da diversi anni, ho avuto modo di apprezzare la sua cultura e la sua straordinaria umanità, non sono sempre stata d'accordo con lui su tutto, anzi, ma questo fa parte del "gioco" dello scambio leale e onesto di idee, opinioni, punti di vista e anche idiosincrasie o passioni. Vi confesso anche che ho sempre guardato con curiosità e in parte anche con ammirazione certa cultura islamica, quella che non scade nel fondamentalismo religioso intransigente e assassino, e nello stesso modo, non ho mai apprezzato particolarmente il "fallacismo" inteso come guerra a prescindere ad una cultura che non è la mia ma nei confronti della quale non provo il disprezzo che l'autrice della rabbia e l'orgoglio ha distribuito con troppa enfasi.

Detto questo, sono anche sempre stata dell'idea che gli islamici debbano stare a casa loro a meno di non condividere da buoni e educati ospiti le regole della nostra cultura occidentale, nello stesso modo non ho mai capito (o meglio l'ho capito benissimo e so come tutti che si tratta di una questione di soldi e risorse) perché dobbiamo esportare la "nostra democrazia" a chi non la vuole e non la apprezza, perché dobbiamo imporre i nostri valori a chi ne ha altri da svariate decine di secoli e quelli vuol continuare a coltivare e mantenere.

Potrei aggiungere che non mi piace, anzi aborro la condizione femminile nei paesi islamici, ma l'imposizione per legge (e quindi con pene terribili e spropositate dal nostro punto di vista di occidentali per la trasgressione) del burka o simili abbigliamenti coercitivi non mi sembra troppo diversa dall'imposizione della taglia 42 in occidente, certo imposizione tutta psicologica ma non meno violenta, pensate alle ragazzine che per essere sottili diventano anoressiche rischiando la salute e finanche la vita sotto la suggestione del modello femminile dominante al quale non è facile sottrarsi. Ricordiamoci che nelle democrazie le violenze e le imposizioni si manifestano soprattutto in forme di coercizione psicologica.

Ciò detto, e scusate la lunghezza dei distinguo necessari affinché sia esclusa ogni solidarietà acritica di parte, la denuncia e il processo all'ordine dei giornalisti di islamofobia nei confronti di Magdi Cristiano Allam è una vergogna inaccettabile in un paese che voglia dirsi democratico, lo è in assoluto e ancora di più alla luce dello scenario internazionale.

Difficile non ammettere che siamo in guerra, lo Scontro di civiltà cui Huntington per primo (e non la Fallaci, erroneamente definita recentemente profetica) dedicò un importante saggio nel 1996 (ben prima della torri gemelle) è purtroppo un dato di fatto, chi per primo e con quali ragioni o torti abbia dato il via a questa guerra è, in questa sede, questione irrilevante. Quando ci si trova in guerra si combatte e gli intellettuali lo fanno con le parole, con la conoscenza, con la diffusione delle idee che rafforzino i sentimenti della parte cui appartengono.

Magdi Allam non è stato obbiettivo? Può darsi, ma lo sono tutti gli opinionisti (che per l'appunto si chiamano così perché esprimono le loro opinioni sui fatti e non necessariamente verità assolute). Magdi Allam è islamofobo? Non lo so, ma se anche fosse? Non ha diritto, senza scadere nell'offesa e nella diffamazione, di esprimere le proprie perplessità (che poi sono quelle di tanti tantissimi italiani) i propri timori e di mettere in guardia i suoi lettori dai pericolI rappresentati da un fondamentalismo religioso che non si sta distinguendo per doti di carità e tolleranza?

Se Magdi Allam non ha questo diritto allora processateci tutti, e non dimenticate di portare sul banco degli imputati anche Voltaire, che con la sua pretesa di difendere la libertà di tutti di esprimere le proprie opinioni (non sono d'accordo con le tue opinioni, ma mi batterò con tutte le forze perché tu possa esprimerle) ha aperto la strada alla libertà di parola.

 

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    13 commenti per questo articolo

  • Inserito da Cosma il 02/09/2014 08:29:58

    Dott. del Nero, Lei sa benissimo che il "Libero Pensiero" è stato egregiamente descritto da Trilussa nel 1920: "E pe restà ner Libero Pensiero, da quela vorta nun pensò più gnente". Questo concetto, nella moderna idea di libertà, sta per diventare legge dello Stato.

  • Inserito da Domenico del Nero il 01/09/2014 18:03:25

    Neppure io ho simpatia per Magdi Allam nè tanto meno per le indignazioni"a senso unico", che peraltro - posso tranquillamente affermarlo come collaboratore di questa rivista - non appartengono assolutamente allo stile di Totalità.it. A proposito di quanto afferma Eresiarca mi permetto di segnalargli anche un mio articolo qui pubblicato, proprio su alcune delle questioni che solleva lui. Ma qui non si tratta a mio parere tanto di una persona o di posizioni più o meno condivisibili sull'Islam: esiste un diritto che viene grqavemente violato. Si può replicare a Magdi Allam in mille modi, anche dandogli di bischero se occorre; ma quello che ha fatto l'ordine al quale io stesso mi vergogno, in casi come questo, di appartenere è veramente la cosa più sbagliata; e più stupida. Personalmente direi la stessa cosa anche se al posto suo ci fosse chiunque altro.

  • Inserito da Giovanni il 31/08/2014 21:29:56

    Mi vergogno che il mio sia uno dei rarissimi paesi che ha il cosiddetto ordine dei giornalisti partorito dal fascismo. Mi vergogno ancora di più che tale ordine processi in modo surrettizio un suo iscritto per aver espresso le proprie opinione. La vergogna diventa indignazione quando scopro che per farlo si è seguita una procedura durata tre anni, come se si stesse indagando sull'omicidio di Kennedy. Mi getta nello sconforto che lo si faccia per servilismo e pavidità nei confronti di chi ha una concezione quanto meno aggressiva del confronto fra posizioni diverse.

  • Inserito da ghorio il 30/08/2014 11:49:05

    Mi permetto una piccola annotazione per Eresiarca. Personalmente sono di formazione chiamiamola " moderata". Da ragazzino mi sono avvicinato alla stampa di destra, tanto per citare " ll Tempo" di Angiolillo, "IL Borghese", "Lo Specchio", "IL Giornale d'Italia"(parlo inizi anni 60),ebbene questi giornali sono stati sempre vicini alle posizioni israeliane, giustamente secondo me. Il sionismo lasciamolo al nazismo e all'estrema sinistra. Quanto alle vicende religiose, c'è da ribadire che ognuno ha diritto di esprimere i propri sentimenti religiosi e i fanatici dell'Isis non rispettano per niente questi concetti. Poi sulla Palestina il discorso sarebbe lungo: c'è da sperare per la convivenza e il rispetto dei popoli e su questo si può raggiungere la pace.

  • Inserito da daniele il 29/08/2014 16:56:58

    Paragonare la condizione femminile nel mondo islamico a quella nel mondo cristiano tirando in ballo l'anoressia mi pare sbagliato. Quante sono le donne mussulmane nel mondo? Quante sono le anoressiche tra le cristiane? Inoltre, mi pare, l'anoressia è considerata una "malattia" (disturbo del comportamento alimentare...), tranne che da alcuni stilisti con una idea particolare della bellezza femminile, e si tenta di curarla.Quanto poi ad imporre i nostri valori a chi ne ha altri e non li vuole bisognerebbe forse riflettere un attimo alla condizione femminile nel mondo mussulmano (mi viene in mente il caso di Malala...). Ma uno, giustamente, può anche dire: "Che me ne frega se milioni di donne sono, tanto per fare un esempio un po' truculento, infibulate? Hanno la loro cultura... vivono bene così...". Effettivamente, come notato da altri, perché non abolire l'ordine dei giornalisti? A che serve?

  • Inserito da Eresiarca il 29/08/2014 14:58:38

    Come mai non ci si dichiara "tutti Caracciolo", "tutti Moffa", "tutti Pallavidini" ecc. quando costoro hanno avuto l'ardire di criticare Israele e la propaganda olocaustica? Li hanno messi alla gogna, ma voi ve ne siete fregati. Che c'è, la "libertà di parola" ve la ricordate a intermittenza? Siete agiti come i cani di Pavlov appena vi fan vedere dei musulmani? Che fine ingloriosa questa "destra" unilaterale, filo-americana e da "difesa dell'Occidente". Lo stesso Evola non approverebbe affatto queste prese di posizione.

  • Inserito da Shahram Sherkat il 29/08/2014 11:42:16

    Gentile Ghorio, non esiste l'Islam moderato. Esistono persone civili che sono anche islamiche, a riprova che questa religione è compatibile con atteggiamenti moderati e la civiltà. Il mondo dell'Islam è mobilitato ormai da tempo contro le frange estremiste e violente come l'ISIS. Soprattutto l'Islam Sciita. Solo, la stampa italiana non ne dà debita notizia. Onde evitare che questo spazio,dedicato a commenti inerenti alla notizia pubblicata, venga impropriamente usato per un dialogo a due, la invito sul mio profilo Facebook o la seguiró ove lei lo indicherá per proseguire lo scambio di opinioni.

  • Inserito da Guido Garbato il 29/08/2014 11:01:12

    Questo MAGDI ALLAM detto CRISTIANO, se fosse un KOPTI ( kopto ?) egiziano, e vedendo l'ambiente adatta in ITALIA , furbamente usasse i suoi origini egiziani come se fosse un MUSULMANO ? L'avete mai pensato in questo senso ? Vedendo che RENDE , ogni giorno che passa, usasse aumentando questi suoi attacchi verso l'Islam ? Chi di vuoi é andato a vedere gli origini di questo uomo ? Datemi retta,l'Islam non é quello che Vi racconta lui... Lui vuole soltanto fare male all'Islam e musulmanı... Niente altro...Avendo il comlesso di inferiorita nei confronti di Islam, sparla, quanto piu possibile... Raccontando e inventando scenari İMPOSSİBİLİ, crede di poter ledere UNA RELİGİONE che ha piu di un miliardo e mezzo di credenti...E cerca di mettere la benzina sul fuoco che é esisstito da sempre tra le religioni.... Vİ SEMBRA GIUSTO ?

  • Inserito da ghorio il 29/08/2014 09:57:25

    Sottoscrivo l'editoriale di Simonetta Bartolini, le cui considerazioni dimostrano come questo siti anticipa di molto il compito del mondo dell'informazione su tante decisioni sbagliate che vengono adottate nei vari campi del vivere quotidiano. In questo caso la decisione dell'Ordine dei giornalisti di Roma o del Lazio. Oggi si è mosso anche Pierluigi Battista sul Corriere. Salto le considerazioni sugli Ordini in generale, tutti da abolire essendo corporazioni medievali. In ogni caso Magdi Cristiano Allam ha diritto di esprimere le sue opinioni conoscendo tra l'altro a mena dito il mondo islamico. Quanto alle considerazioni di Shahram Sherkat, una sola annotazione: se esiste l'Islam moderato , come magari esiste, non capisco perché non prenda posizione , a tutti i livelli, contro quello che sta avvenendo nel cosiddetto Califfato in Iraq. Poi ci sarebbe da fare considerazione sulla mancanza di tolleranza religiosa: basta andare in Arabia Saudita, che pure da sempre è alleata degli Usa. Ognuno ha diritto di esprimere il proprio credo religioso e sull'Islam ci sono poi gli aspetti negativi di quello che sta avvenendo in Iran, dopo la caduta dello Scià, inviso che da perché, alla sinistra in genere e ai suoi intellettuali, che, però, adesso si guardano bene di prendere posizione sull'attuale regime. Ma questo è un altro discorso.

  • Inserito da Shahram Sherkat il 29/08/2014 01:41:04

    Quando si critica in modo sistematico un credo o un ideale comune a più di un miliardo di persone, è necessario evitare di cadere nella generalizzazione. A meno che non si voglia fare propaganda. In quest'ultimo caso, crimini perpetrati da alcuni elementi che si dichiarano appartenenti a quel credo sono non solo ampiamente stigmatizzati, ma la loro portata negativa viene riversata ad arte sull'intera comunità di fedeli. Non si può ignorare come il sig. Allam abbia, negli ultimi anni, tentato di indirizzare l'opinione pubblica contro l'Islam, riportando ripetutamente su giornali, in trasmissioni televisive e in internet notizie riferite in modo da destare l'allarme degli italiani nei confronti dei musulmani. Uno dei metodi più "efficaci" è stato senz'altro quello di riversare l'orrore, generato dai crimini commessi da una ristretto ed efferato gruppo di terroristi jihadisti, contro l'intero popolo islamico. Inoltre, in ripetute occasioni, il sig. Allam ha letteralmente arringato il proprio pubblico affermando l'inesistenza di un Islam moderato. Troppe volte, specie sulla pagina Facebook di questo giornalista, si dà spazio a espressioni violente ed estremiste e a informazioni surrettizie, corredate da immagini spesso artefatte e commenti irreplicabili fatti nei confronti dell'intera comunità islamica. Il sig. Allam, nel corso della propria attività di giornalista, è stato troppe volte sorpreso a dare per genuine informazioni discutibili circa il carattere violento che avrebbero i contenuti del Corano nei confronti di Ebrei e la Cristiani, laddove questi contenuti sono rivolti ad antichi popoli politeisti, che in un remoto passato sono entrati in conflitto con gli islamici e che nulla hanno a che fare con le altre religioni monoteiste che peraltro condividono con l'Islam gli stessi profeti, Cristo compreso. Il sig. Allam ha riportato, senza poi chiarirne la provenienza, di una fotografia in cui alcune donne velate e incatenate venivano scortate verso un fantomatico mercato di schiavi. Ebbene, la fotografia è risultata, grazie a fonti diverse, falsa in quanto tratta da una rappresentazione teatrale e il sig. Allam non ha immediatamente provveduto a smentirne il significato da lui attribuiteli. Il sig. Allam, in un post recentemente pubblicato sul proprio profilo Facebook, punta l'indice sul cibo halal evitando però di dichiarare che tale cibo, tipico della religione islamica, non viene,in Europa, prodotto sottoponendo gli animali a inutili sofferenze. Questa banale mancata puntualizzazione ha scatenato messaggi intolleranti, mai smentiti dal sig. Allam, nei confronti degli islamici e degli esercizi che commerciano tali alimenti. I suddetti, sono solo gli elementi più recenti dell'evidente islamifobia di cui il sig. Allam è accusato. È opinabile in questi casi invocare la libertà di stampa e, comunque, un eventuale processo, se condotto serenamente, sarà strumentale proprio per evidenziare eventuali atteggiamenti di ingiustificato odio religioso, con la massima libertà da parte del sig. Allam di dimostrare il contrario.

  • Inserito da Carlo Lauletta il 28/08/2014 19:19:02

    Denunciato per avere fatto "affermazioni generali" sulla religione islamica?! Ma allora non si possono più scrivere libri di filosofia, dato che in essi si fanno appunto "affermazioni generali"! Se è così, invece di Hegel o Schopenhauer leggeremo i rotocalchi, i quali, illustrando gli amori di veline e calciatori, fanno "affermazioni particolari" e quindi ammesse.

  • Inserito da Cosma il 28/08/2014 12:25:32

    È innegabile che quella strada sia stata immediatamente richiusa, dal momento che le leggi italiane contemplano ancora i reati di apologia di fascismo e di vilipendio della resistenza.

  • Inserito da bea il 28/08/2014 12:24:41

    Grazie e bravo alla Maestra d'analisi, venuta al dunque.Non c'è niente da aggiungere. Ma la libertà di opinione, di stampa, di parole - esiste ancora? Ne ho i miei dubbi. Tutte le media, stampate o tv, giornalisti, sono sottoposti alle gestioni corrispondenti e la loro opinione, direzione politica - o sbaglio? Tranne voi di Totalità, mi stupite sempre di nuovo con la vostra linea di dire la verità, analizzare in modo pungente, con parole chiarissime, vale per tutti i vostri collaboratori, indipendente di diverse oponioni politiche. Importantissimo che esistete!

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.