Mr. Tod's

Matteo con il gelato in mano!

La sicurezza del Premier comincia a scricchiolare e c’è chi né approfitta

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Matteo con il gelato in mano!

Urla, sberleffi, gesti delle corna, minacce, insulti… Questo il bizzarro mondo del Senato, che sta modificando l'aula di Palazzo Madama in un vero e proprio “postaccio” d’infimo ordine, nel quale -ad attaccarsi con violenza verbale e non- troviamo il PD, SEL e gli immancabili 5Stelle, che dove si delinea il minimo cenno di baruffa loro arrivano spediti come kamikaze ad aumentare il tono della battaglia.

E Renzi, ogni giorno che passa, sembra perdere la sua proverbiale sicurezza, il tutto smentito dalla sua sacerdotessa Boschi che, invece, dai banchi infuocati del governo dichiara la totale fiducia al Premier, tra citazioni di Fanfani,  grida di battaglie contro gli ostruzionisti e riferimenti alla vera democrazia.

Tutto ciò mentre Matteo Renzi si fa ritrarre con una sciabola in mano, consegnata dalle fiorettiste reduci dai Campionati del Mondo di scherma, e molti subito hanno pensato con chi avrebbe voluto usare quello spiedo… Mah, chissà!

Ma, sempre ieri, un importante imprenditore italiano, Diego Della Valle, ha voluto porre in mano al premier una cosa molto meno pericolosa e robusta: un gelato.

Il marpione dell’industria calzaturiera ha ben capito che il suo amico fiorentino sta attraversando un momento molto delicato, così dimenticandosi la loro vecchia amicizia si è lanciato in un commento non propriamente lusinghiero verso il Premier: “Faccio un appello al presidente della Repubblica: Presidente, la Costituzione è stata scritta da persone come Einaudi, non la facciamo cambiare dall’ultimo arrivato seduto in un bar con un gelato in mano. Bisogna stare molto attenti a queste cose”.

A questo punto il mondo intiero, o quasi, si domanda il perché di questa uscita poco felice del Presidente della Fiorentina, e se ciò sia dovuto a qualche sgarbo ricevuto negli ultimi tempi da Matteino.

Parole quelle del padrone della Tod’s di un’asprezza inusitata, che certuni attribuiscono al braccio di ferro col Governo sul decreto competitività, nella sezione che tocca gli incentivi sull'elettricità per le ferrovie, causando pesanti contraccolpi a Ntv (ItaloTreno).

Una mia personale considerazione, invece, si basa sul fatto che Dieghito lo scarparo non abbia assolutamente mandato giù il più che cordiale incontro in quel di Palazzo Chigi tra Renzi Marchionne e Elkann, suoi datati super-nemici, recatisi di fronte al Presidente del Consiglio per presentare l’ultima auto nata in casa Fiat, la Renegade.

Insomma, la frase di Mr. Tod’s potrebbe essere stata proferita solo a causa di ripicche, infamie e gelosie varie.

Com’è possibile che ce l'avesse proprio col suo sbraitante vicino di sedia allo stadio Franchi quando giocano i Viola?

Ai posteri…

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da bea il 30/07/2014 14:19:53

    Una volta di più un'analisi alla Massimo proprio venuta al dunque. Parole chiare, decisive... Ciònonostante mi chiedo sempre di più, cosa fa questo Renzi? Mi pare che non è capace reggere il timone. Caos all'interno del partito, fuori, nel parlamento, adesso si fa ancora ridiculo... Quo vadis, Matteo???

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