Editoriale

Piersilvio assolto, ma chi assolverà i problemi veri degli italiani? È in arrivo una nuova stangata

Siamo contenti che il rampollo di casa Berlusconi non sia stato condannato ma non può essere l'unica priorità, come non lo sono le finte riforme di cui si parla parla e parla: Senato, tessere degli arcigay ecc

Vincenzo Pacifici

di Vincenzo Pacifici

Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena

span lang="EN-GB">Dopo l’assoluzione trionfale di Pier Silvio (il cognome è inutile anche per i neonati o fors’anche per i nascituri) intoniamo, concordi, unanimi, rinfrancati e rassicurati, il verso iniziale dell’inno internazionale della goliardia, Gaudeamus igitur, e di seguito con il «califfo» Franco Califano , Tutto il resto è noia.

Cosa volete che interessi al giovane disoccupato, al maturo esodato, al pensionato alle prese con bollette dei servizi pubblici sempre crescenti, all’imprenditore ogni giorno più soffocato dai balzelli e dalla burocrazia ottusa ed occhiuta, al dipendente pubblico, magari malvisto e spesso calunniato dai giornali della famiglia Berlusconi, da anni privo di aumenti stipendiali, la crisi persistente ed il rischio sempre più concreto di una manovra per far quadrare i conti, testimoniato dal documento della Commissione finanziaria europea, che per l’Italia prevede «sforzi aggiuntivi» per il 2014 ed impone (sì, impone al di sopra delle fanfaronate del pupo di Pontassieve) nel 2015 misure tangibili per «raggiungere l’obiettivo di medio termine», ovvero il pareggio del bilancio? L’obiettivo vitale è stato raggiunto, l’onore dell’erede ( o forse coerede) è salvo e con lui la dinastia e appunto «tutto il resto è noia».

Restano notizie di infimo peso quelle relative all’ultimo sondaggio della Coesis Research, che assegna a Forza Italia l’esaltante percentuale del 12% , una percentuale allarmante ed incredibile, che convalida i timori di quanti nel fronte antisinistra, da subito hanno denunziato i rischi dell’intesa con il “Pierino delle Cascine”.

Ma dalla parte di Arcore si sta ancora esultando ed il tripudio non sarà di breve durata specie se il Milan potrà effettuare una serie di proficui acquisti. Non mancano – a dimostrazione del clima da “nessuno osi disturbare il manovratore” - nel foglio di famiglia le censure ai “frenatori”, ai dissidenti che “non mollano” su una riforma, quella del Senato, di infima importanza rispetto a quelle che il Paese realmente attende e di cui ha estremo bisogno e sulle quali inconsistenti, se non inesistenti, sono i progetti dell’esecutivo.

Profondo scetticismo, se non aprioristica contrarietà, suscitano le “prove tecniche di disgelo”, rappresentate dalla firma dei bigs di FI, Lega e Ncd alla petizione lanciata da FdI per le primarie del centro destra. Una volta Garibaldi – si dice – abbia esortato i romani ad “essere seri” ma possono mai essere credibili, assumendo iniziative politiche comuni tra gruppi schierati ufficialmente all’opposizione e gruppi inseriti nella maggioranza e rilanciando la “casa comune dei moderati”, fallita ieri e non nel XVII secolo?

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