Politica d'autore

Ozymandias ovvero il supereroe americano di sinistra

Meno presuntuoso soprattutto non afflitto da ingiustificati complessi di superiorità rispetto al modello della sinistra italiana

di Ivan Buttignon

Ozymandias ovvero il supereroe americano di sinistra

La sinistra italiana, si dice, soffre di complessi di superiorità. Dalla questione morale (nel senso distorto, non in quello berlingueriano che era rivolto a tutti i partiti, PCI compreso, secondo la locuzione del "parlare a nuora perché suocera intenda") all'"Italia giusta" dei manifesti con Pierluigi Bersani in primo piano, passando per lo slogan prodiano del 2006 "La serietà al governo", il messaggio è sempre lo stesso: noi superiori, voi inferiori; noi politica, voi cartapesta (o plastica, come di plastica era definita Forza Italia); noi ingroup, voi outgroup (tanto per scippare concetti cari alla psicologia sociale).

Poi però nei fatti, perlomeno in quelli elettorali, la sinistra italiana tanto superiore non sembra. Negli ultimi vent'anni ha governato per un periodo inferiore rispetto agli avversari (7 anni contro i 9 della coalizione berlusconiana) e con maggioranze meno ampie, diciamo pure risicate. Insomma, l'elettorato italiano non è così convinto della superiorità, morale o meno, della sinistra.

Ben altra idea circola invece nell'immaginario collettivo statunitense, in cui il progressista - almeno quello "di successo" e magari stereotipato - può essere giovane (o comunque giovanile), bello, intelligente, capace e astuto.

Il personaggio Ozymandias ne è la riprova.

Ozymandias, il cui vero nome è Adrian Alexander Veidt, è una personalità della serie a fumetti “Watchmen” di Alan Moore e Dave Gibbons.

Il personaggio è una versione modificata di “Thunderbolt” della “Charlton Comics” e deve il suo nome a quello greco di Ramsete II. In questo richiama il supereroe Hawkman della DC Comics, che nella versione “Golden Age” è la reincarnazione di un principe egizio.

Ozymandias, che dei "Guardiani" è il più giovane, bello, forte, astuto e spietato, si è classificato ventunesimo nella "classifica dei 100 più grandi cattivi dei fumetti" di IGN. Secondo Wizard, invece, Veidt si è classificato ventinovesimo nella lista dei "200 più grandi personaggi fumettistici di sempre" e venticinquesimo in quella dei "100 più grandi cattivi di tutti i tempi".

Estremamente machiavellico e intimamente calcolatore, Ozymandias pare distinguersi anche per un certo senso morale, più apparente che reale.

Mentre gli altri supereroi del nucleo "Watchmen" sono in larga parte dei reazionari oltranzisti, che però nascondono orientamenti omosessuali, adulteri, depravati, con una forte tendenza alla sociopatia, allo squilibrio mentale e spesso affetti da disturbi ossessivo - compulsivi (compresi i "Minutemen", dai quali i "Watchmen" sono in parte collaterali e in parte eredi), Ozymandias si dimostra di retti e sani principi. Tranne nei risvolti conclusivi, in cui emerge chiaramente che Ozymandias sfrutta un macchinario atomico e causa devastanti esplosioni atomiche nelle maggiori città del mondo, attribuendo la colpa a un altro "Watchmen", il Dr. Manhattan. Tutto ciò per riconciliare USA e URSS contro un comune nemico e distrarli con successo dalle tentazioni di uno scontro nucleare bipolare.

Ozymandias non è l'unico supereroe progressista delle saghe americane; di estrema sinistra è Green Arrow, Freccia Verde, della DC Comics; di sinistra (ma non militante) è “Spider-Man”, della Marvel Comics. Solo per citare i più famosi. Insomma, i modelli progressisti americani sono tutt'altra cosa rispetto a quelli italiani, spesso ammantati di mestizia e autocommiserazione.

Almeno fino all'ascesa a Palazzo Chigi di Matteo Renzi.

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