Però via libera al Burka!

Ad una ragazzina di terza media è stato vietato di farsi il segno della croce

Altro che medioevo! Siamo di fronte a una Santa Inquisizione alla rovescia...

di  

Ad una ragazzina di terza media è stato vietato di farsi il segno della croce

Riprendendo l’editoriale di ieri, che trattava dell’imminente invasione selvaggia di clandestini nel nostro Paese, vorrei evidenziare un accadimento che la dice lunga su quanto l’italiano medio, ma anche quello alto e quello basso, siano ormai arrivati a un livello di sudditanza psicologica -verso tutto ciò che è straniero- senza precedenti nella storia e mai mostrato prima.

Un professore di religione di Reggio Emilia sembra aver ammonito una sua allieva di terza media perché colpevole di essersi fatta il gesto della croce dopo aver sentito la sirena di un’autombulanza.

Evidentemente né è nato un caso, perché il fatto è arrivato addirittura all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna dove un consigliere regionale ha stilato una interrogazione in merito.

Se l’insegnante avesse conosciuto mia nonna o alcune delle sue amiche, sarebbe stato colto da embolia fulminante, poiché erano solite segnarsi non solo quando passava un’autombulanza, ma quando sentivano bestemmiare, quando alla televisione vedevano ballerine “mezze ignude”, quando passavano davanti a un cimitero o ad una Chiesa, quando ricevevano buone notizie, quando vincevano qualcosa alla fiera di beneficienza del paese, quando un parente o amico usciva indenne da una malattia, quando i loro nipoti riportavano buoni voti o qualche loro parente riceveva un aumento di stipendio.

E si facevano il gesto della croce davanti a tutti, senza la minima esitazione, e gli altri, se credenti e praticanti, suggellavano l’azione con un altro segno della croce…

Tornando a questo strano insegnante c’è, però, da sottolineare, che il rimprovero è stato fatto affabilmente, così da ricordare all’adolescente che una tale azione avrebbe potuto urtare la sensibilità di studenti appartenenti ad altre religioni, così da raccomandarle di limitarsi solo a qualche gesto scaramantico.

Ma ve ne rendete conto?!

Un professore di religione, che consiglia ad un alunno di toccare ferro se è femmina, magari qualcos’altro se maschio…

Altro che medioevo!

Di situazioni analoghe ormai in Italia ne accadono in gran numero e da molto tempo.

Personalmente, spero con forza, che l’insegnate sia stato imbeccato all’inizio dell’anno da qualche dirigente scolastico che gli ha ordinato di reprimere ogni forma religiosa che potesse suscitare l’ira funesta di qualche extracomunitario o via dicendo; altrimenti sarebbe cosa veramente degradante per l’educante di religione.

Ormai, non siamo più padroni in casa nostra, non possiamo più segnarci quando vogliamo, non possiamo costruire presepi o alberi di Natale in luoghi pubblici; non possiamo appendere crocefissi nelle scuole, mentre altri, gli stranieri, presto veri padroni dell’Italia, possono pregare dove vogliono, gli vengono creati luoghi predisposti al loro culto e ostentano, guardate i calciatori di altre nazioni, preghiere di fronte ad un vasto pubblico.

E tutti zitti, meno quando una ragazzina decide di farsi il segno della croce, allora la Santa Inquisizione alla rovescia subentra e ti redarguisce pesantemente.

Sono stufo di tale aberrante situazione, e con me lo sono moltissime persone che si vedono zittite da norme morali ipocrite, di cui l’Italia, tralasciando per un attimo gli stranieri, né è maestra, in quanto già vent’anni addietro mi si insegnava, proprio alle medie, e da una professoressa di italiano, che “l’unica cosa credibile è la scienza perché dimostra con chiare prove le sue affermazioni, a differenza della religione o del culto che è pura immaginazione e non ha prove concrete”.

A tal riguardo, quindi, non c’è da stupirsi più di tanto se l’emerito professore ha bonariamente rimproverato l’alunna, poiché una parte dell’Italia ha sempre vissuto sulla teoria che la religione sia una bufala cosmica, meno, però, quando con essa si offende la fede di altri popoli distanti dal nostro.

Purtroppo, la nostra società, la realtà italiana, una grande fetta, attribuisce rispetto e considerazione solo verso chi detiene il potere, con il quale esercita forti e inumane repressioni a seconda del punto di vista ideologico o religioso.

Tutto questo si riduce ad una sola parola: odio!

Accipicchia! Sta transitando un’autombulanza a sirene spiegate:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 

Amen.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da gaetano il 23/01/2014 12:43:04

    Articolo che approvo dall'inizio alla fine, scritto garbatamente, ma che ben chiarisce in ciò che ci stiamo trasformando: una nazione senza midollo spinale che si fa imporre ogni regola possibile, senza minimamente protestare.

  • Inserito da ghorio il 23/01/2014 12:35:33

    Sottoscrivo l'articolo di Massimo Melani. Questo insegnante di religione evidentemente ha una visione irreale della materia che dovrebbe insegnare. Infatti, anche se le nuove generazioni non sono più educate all'insegna del segno della croce nelle varie circostanze della vita, è innegabile che l'orgoglio della scelta religiosa non può essere fatto passare sotto silenzio, per "sensibilità" verso le altre religioni. Sensibilità, guarda caso che non esiste dall'altra parte, dove, spesso regna il fanatismo. Negli ultimi tempi questo comportamento si registra spesso, con la scusa della "sensibilità" verso gli altri.Il coraggio delle proprie idee, dei propri comportamenti in una nazione che, prima delle ultime norme concordatarie la religione cattolica era considerata di Stato, deve essere consentito senza alcuna remora. Diversamente si ritorna, alla Santa Inquisizione alla rovescia, come scrive Melani.

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.