Liquore al cioccolato e Frittelle di castagne

C'è chi cucina per compiacere, chi per professione e chi... per l'amore per la cucina pratica

Doppia ricetta dedicata ai buongustai: un liquore al cioccolato da trasformare in gradito dono natalizio e le frittelle più buone del mondo

di Sara Sostegni

C'è chi cucina per compiacere, chi per professione e chi... per l'amore per la cucina pratica

Liquore al cioccolato e Frittelle di castagne

Liquore al cioccolato

Questa ricetta è stata trovata da una mia amica in un vecchio libro che trattava ricette di liquorini. Con queste dosi riuscirete a produrre 4 bottiglie da 500 ml.

Detto liquore potrebbe anche essere un’idea regalo per l’imminente Natale.

Ingredienti:

·      200 gr di cacao amaro in polvere

·      2 tazzine di caffè

·      1 lt di latte

·      1 kg di zucchero

·      300 ml di alcool puro a 95%

In una pentola capiente scaldate il latte, aggiungete lo zucchero ed il cacao. Amalgamate bene il tutto lasciando la pentola sul fuoco per almeno 10 minuti. Aggiungete il caffè e l’alcool. Fate raffreddare per almeno 3 ore ed imbottigliate. Prima di gustare il prodotto finito, lasciatelo riposare per almeno 15 giorni.

Frittelle di castagne

Questa è la mia ricetta di frittelle di castagne nella versione dolce, ma se sostituite il latte con acqua e togliete l’uvetta, potete tranquillamente accompagnarle ai vostri salumi preferiti o formaggi salati.

Nella versione dolce che vi propongo, se volete fare veramente un “figurone”, servitele con un po’ di ricotta e miele oppure con la famosissima crema di nocciole.

Ingredienti:

·      200 gr farina di castagne

·      200 ml di acqua tiepida

·      mezzo bicchiere di latte

·      1 pizzico di sale

·      Olio per friggere (io ho usato quello di oliva)

·      1 manciata di uvetta e pinoli (a piacere)

Fate una pastella con farina, acqua e latte aiutandovi con una frusta per evitare i grumi, aggiungete un pizzico di sale, i pinoli e l’uvetta ammollata.

Scaldate una padella antiaderente con un po’ di olio e un rametto di rosmarino e adagiatevi l’impasto con un cucchiaio formando delle frittelle.

Far scurire le frittelle per qualche minuto da entrambi i lati.

Ponete le vostre frittelle su un foglio di carta assorbente per togliere l’olio in eccesso. Servitele su un piatto da portata con l’abbinamento preferito.

Con queste dosi mi sono venute circa 15 frittelle.

Buon appetito!

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    5 commenti per questo articolo

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 14/12/2013 21:02:50

    a Sara Intingola: sono graziose anche le foto! si impara e anche danno immediatamente l'idea di piatti di cucina fatti senza trucchi ma con semplicità.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 14/12/2013 20:24:20

    alla nostra Sara Intingola: come si sa ogni avvio è barbarico. le frittelle le ho fatte ma su dose dimezzata, quindi circa 7, per evitare ciò che fu comunque inevitabile: il disastro degli imbratti. pavimento, pantaloni, tabarro (lo uso per coprirmi nella mia stamberga dato che mi metto in maglietta), casseruole. ne valse però la pena perchè le frittelle sono state sublimi: ben asciutte nella carta assorbente si son accompagnate alla mia solita mozzarella tirolese no-ogm che è un cacio bifronte, da salati e da dolci. e grasso quel tanto che è gradevole ora che si va verso il gelo. ma vorrei farmele presto con formaggi francesi raffinati (a natale si può anche far delle eccezioni sulla spesa frugale...) tipo il camembert o lo chevreux leggermente salati. credo si aggioghino magnificamente la finezza assoluta della castagna che è quanto di più nobile vi sia e la delicatezza normanna del camembert. e qui, al piatto, che vegetale unirvi? (come lei, Sara, e voi lettori avrete immaginato io non uso nè carni alcune nè altri prodotti animali escluso il latte), radici amare come quelle di Soncino? radicchi rossi da Chioggia bolliti o varie erbe degli Euganei al vapore? in realtà molto è possibile se si ha un po' di fanatsia e una donna però ne ha ben di più... sul liquore: ne ho gradito "in partitura" ovvero leggendo la gustosa ricetta ma non lo posso fare causa le ridotte dimensioni del mio covile (la stamberga di cui racconto nel commento divenuto articolo...): poche pentole un solo fuoco e la stufa. e non bevo alcool: mi basta poco per esser visionario: l'acqua di fonte... casomai mi preparo il caffe viennese che però non dura oltre qualche mezza giornata in frigo: 1/3 di caffè forte, 1/3 cioccolata nera fusa, 1/3 di panna grassa. i primi due mescolati fino ad un composto fluido ma denso, sopra la panna, anche quella semplice da cucina. lo zucchero è già nella cioccolata e se si vuole se ne aggiunge al composto liquido. badare però agli orari per sorbirlo: se è di sera non si dorme più... ma attendo la ricetta semplice di Sara della polenta di farina di castagne che causa intralci più rigovernabili: solo lavare la casseruola e non unti di padelle. con i formaggi fusi e delle rustiche verze bollite ha da essere la gioia ossimorica e violenta di un qualcosa che è rurale eppure fine, delicato. cibo tanto per l'operaio dei campi quanto per un poeta gentile. e le due cose non sono in antitesi. attendo, Sara Intingola, la ricetta e l'esperimento della polenta. io ricambio per quel che posso...

  • Inserito da sara il 14/12/2013 13:35:05

    per piccolo da Chioggia, come sono venute le sue frittelle? se sono buone sarà anche un piacere ripulire la cucina... Farò presto anche la polenta di farina di castagne. Che ne dice del liquore? se ama la cioccolata deve provare a farlo è una delizia che non riesco a descrivere in pochi righi.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 14/12/2013 10:23:37

    a Sara Intingola: son qui che imbratto piatto e zuppiere. come il solito sono maldestro. il pavimento lo ho di già costellato di una serie di macchie di farina, chicchi d'uvetta pestati e fiocchi di ricotta. sembra tutto una pittura astratta. da museo d'arte moderna. e per fortuna che, non usandosi coltelli per questa leccornia, non ho sbucciato dita e polsi versando sangue non come gli eroi dell'iliade ma come il girovago dell'odissea casalinga e annonaria. senza sirene. e nessuna circe. meno male. con tutto la confusione che ho fatto... adesso però imploro anche una ricetta per la polenta di castagne. semplice semplice. la farina di mais che qui nella dolce Chioggia è garantita libera-da-ogm da un produttore di rango è fiacca di nutrimento. ne sbocconcelli un chilo e hai ancora fame. fame fame. come il capolavoro di Knut Hamsun, che ricordo in questi dì di gran gelo...

  • Inserito da sabyda il 14/12/2013 09:27:03

    Sicuramente il figurone con i vostri ospiti. Questo è un piatto istantaneo e sobrio, ma efficace. E' un piatto che accompagna la cena finale, ma anche una portata fugale di un mezzo pomeriggio fra amiche o addirittura come merenda per bimbi; insomma una ricetta da gustare in compagnia. Evviva la convivialita'. Ogni occasione è buona per poter essere radiosi e nn rinchiusi in un guscio dove nessuno puo' entrare. I piatti che riguardano dessert, sono sempre qualcosa da condividere perché quando siamo soli mangiamo il necessario oppure piatto unico.

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