Editoriale

L’Involuzione della Specie: dall'homo sapiens all'homo ignorans e la variante del politicus italianensis incompetens

Straordinario risultato di una ricerca scientifica americana dopo anni di osservazione del nostro sistema paese

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

l darwinismo è una solenne boiata. L’”homo sapiens” si è estinto circa cinquecento anni or sono, le sue ultime tracce risalgono al tardo Seicento.

Il “sapiens” sì è involuto decisamente dopo la Rivoluzione Francese fino alla comparsa di un nuovo essere antropoide che giganteggia nella specie dell’”homo politicus italianensis”, ovvero l’”homo ignorans”.

Questa curiosa ma prolifica razza, si è rapidamente diffusa nel suo habitat naturale, il Parlamento Italiano della Seconda Repubblica, raggiungendo i massimi luoghi di potere ove ha compiuto i maggiori danni possibili. Tuttavia poiché “natura non facit saltus” l’”ignorans” anziché estinguersi come avrebbe dovuto, si è adattato anche al nuovo mutamento di stato ed ecco che, come gli scarafaggi, i ratti di fogna ed altre creature inferiori che sopravvivono ad ogni cataclisma, anche termonucleare, l’”homo ignorans” della specie “politicus sedentarius parlamentaris” si è mutato in “homo incompetens”.

L’”incompetens” è molto più aggressivo del suo antenato, nutrito di navigazione in rete fin dalla più tenera infanzia, privo quindi di capacità di discernimento, è in grado di occupare centri di potere che non soltanto non gli sono congeniali e nei quali produce danni irreparabili, ma contrariamente all’”ignorans” riesce anche a non ricarvarne alcun  guadagno per sé stesso.

Alla specie “incompetens” afferiscono molte sottorazze e subculture urbane che vivono preferibilmente tra Palazzo Chigi, Montecitorio, i Palazzi Comunali ed altri luoghi similari.

Caratteristica dell’”incompetens” è l’arroganza, la supponenza e la stolida presunzione nel credersi depositari assoluti di verità supreme ed onniscienti in ogni campo dello scibile.

Posto un esemplare di fronte ad una copia del “Paradiso Perduto” di John Milton, l’antropoide ha impiegato il tempo record di tre secondi netti per fagocitarlo in due bocconi.

Difficilmente in grado di dare forma ad una frase di senso compiuto, o ad un pensiero logico, refrattario ad ogni congiuntivo e “consecutio temporum”, l’”incompetens” agisce ad ampio raggio su tutto ciò che non è in grado di comprendere devastandolo.

Inoltre, essendo estremamente riproducibile è uso collocare parenti, figli, nipoti e qualsiasi altro tipo di congiunto o consanguineo in ogni luogo ove potrà compiere al peggio il proprio lavoro.

Le attuali sottospecie, quella cosiddetta “pentastellata” o le minoranze etniche dei “bersanidi” e dei “radicaloidi cannabiensis”, proporzionalmente tanto più aggressive quanto più ridotte di numero, si trovano sempre più spesso a fronteggiare i gruppi di maggior dominio sul territorio: gli “incompetens liberaliensis” ed i “demens democraticis”.

Esistono poi altri due gruppi di “incompetens politicus”.

Il primo è il più pernicioso, essendo piccolo ma potentissimo ed in grado di infliggere pesanti danni, dette anche “mazzate fiscali” ed è composto da pochi membri estremamente specializzati, conosciuti anche come “technices economistis”. Costoro non hanno scoperto né il fuoco né l’acqua calda, ma l’uso di un bastone acuminato da introdurre a posteriori negli ominidi di classi sottoposte dicendo che è per il loro bene.

Infine esiste un ultimo gruppo, di medie dimensioni ma estremamente frammentato, essendo formato da membri in perenne guerra tra di loro. Clan contro clan, tribù contro tribù.

Sono le popolazioni residuali di una antica e fiera etnia conosciuta dagli antropologi come “il popolo della fiamma tricolorata” da un idolo che essi adoravano al momento del loro massimo splendore o anche “homo missiniensis” in quanto originari di un luogo di culto chiamato Predappio. Lotte intestine nelle generazioni successive e un non meglio identificato capotribù insediatosi a Montecarlo hanno condotto questa etnia alla frammentazione estrema.

Purtroppo l’”homo incompetens” da Fiuggi in poi, luogo ove si sono trovate le ultime tracce del passato splendore, si è manifestato appieno anche tra i vari clan dell’antica tribù, contribuendo alla sua mortificazione.

Attualmente un gruppo di scienziati della Miskatonic University di Boston, Massachussets, sta studiando dei modelli virtuali per cercare di intuire come si involverà ulteriormente la specie politica. Sappiamo da fonti indiscrete che finora tre scienziati sono impazziti e due si sono tolti la vita sparandosi a vicenda.

Vi terremo informati. 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ines il 03/05/2013 16:26:48

    Secondo me non lo capiscono...

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