Partite falsate

Domenica da incubo per gli arbitri, ma soprattutto per chi è stato da loro giudicato

Il massimo del ridicolo si compie a Milano, dove il direttore di gara, forse in preda ad oppiacei, ha stravolto la partita. Quasi allo stesso livello quello di Fiore-Milan...

di Veleno Puro

Domenica da incubo per gli arbitri, ma soprattutto per chi è stato da loro giudicato

L’Italia è stata da sempre reputata la “culla” del Diritto moderno, poiché  quasi tutti i concetti e le regole evolute dei popoli risalgono al Diritto Romano.

Poi con Giustiniano, intorno al 534, il diritto si è sviluppato ancor più maggiormente.

Da qui la formazione, avvenuta in Italia, dei più eminenti giuristi del passato.

Infatti, moltissimi stranieri si spostavano nel nostro Paese per apprendere la scienza del diritto che poi diffondevano nei loro stati.

Ecco, in sintesi, perché la nostra nazione è stata, nel recente passato, qualificata come la culla del diritto.

La prova che l’Italia non è più considerata uno Stato di diritto viene dal comportamento arbitrario di chi deve giudicare una persona o un vento sportivo.

La Magistratura, con i pm porta-labaro e gli arbitri, giudici in campo del campionato di calcio,   sono le persone, tutt’oggi, meno attendibili del cosmo giuridico ordinario e sportivo.

Prima un nostro cenno faceva tremar il mondo intiero del diritto internazionale, ora vedi il caso Battisti-Lula-Brasile, non veniamo assolutamente più considerati.

Vogliamo parlare del caso ignobile dei Maro’? Meglio lasciar perdere.

Tutto ciò, per arrivare alla partita vinta dall’arbitro e dall’Atalanta per 4-3, in casa dell’Inter.

Credo di non aver mai visto niente di simile, di vergognosamente simile, con un direttore di gara che ha stravolto e pilotato il risultato fino alla fine della partita, inventando un rigore totalmente inesistente a favore dei bergamaschi, e negandone ben tre all’Inter.

Ammonendo i nerazzurri di Colantuono, ed espellendone un giocatore, solo per far trascorrere il tempo e sfavorire l’undici di Stramaccioni e usando, invece, con l’Inter la massima severità.

Alle 12,30 un altro arbitro, quello di Fiorentina-Milan (2 a 2), ha fatto di tutto per rimediare al primo clamoroso errore, espulsione del giocatore della Viola, cercando di equiparare il misfatto con decisioni assurde e inventate che hanno finito per accontentare le due squadre, ma non assolutamente il pubblico che si è accorto delle demenziali scelte dell’arbitro.

Ora, chi ha giocato la schedina o ha scommesso on line, cosa dovrebbe fare dal momento che le partite sono state completamente viziate da scelte volutamente sbagliate da parte dell’arbitro, Inter Atalanta, o dilettantescamente governate da chi sapeva di aver equivocato dall’inizio alla fine ( Fiore Milan)?

Prima eravamo soliti sdrammatizzare con la famosa frase “Ai posteri l’ardua sentenza”, oggi non ci rimane che glossare con la massima di Democrito (Frammenti, V-IV sec. A.C.) “Chi commette ingiustizia è più infelice di chi la subisce”; sarà, ma ci credo poco.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 08/04/2013 10:19:46

    Decisamente ogni aspetto della vita italiana viene a poco a poco contaminato da questa nuova infezione di decadenza. Ci sono tanti virus alla base: incompetenza, presunzione, bisogno di prevaricazione, complesso di superiorità, avidità, superbia, meschineria, e tanti altri che non riesco ad elencare senza intasare gli spazi riservati ai commenti. L'antidoto ci sarebbe anche...ma la medicina è troppo amara e sgradita all'ipocondriaco malato. :-(

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