Un viaggio fra i più grandi designers di moda

Tommy Hilfiger, e il suo Urban Street Style

Nel 1984 registra la marca Tommy Hilfiger e presenta la prima collezione con il suo nome

di LORD BRUMMELL

Tommy Hilfiger, e il suo Urban Street Style

Il fondatore della marca Thomas Jacob Hilfiger nasce il 24 marzo 1951 a Ellesmere, UK.

E’ il secondo figlio di una grande famiglia cattolica irlandese.

All'età di 18 anni Tommy smette di studiare per incominciare a lavorare in un negozio di abbigliamento per piccoli.

La sua prima attività commerciale parte quando crea una sua rivendita di 20 paia di jeans personalizzati.

Dopodiché comincia a lavorare per Brown’s Boutique, ove piazza i suoi pantaloni che gli permetteranno di aprire il suo primo negozio chiamato come il suo luogo di nascita; Ellesmere.

Tuttavia, all'età di 25anni Hilfiger dichiara fallimento ed il suo negozio chiude nonostante la sua popolarità tra i giovani. Lui e sua moglie Suzy si trasferiscono  a New York dove a Hilfiger viene offerto un posto da assistente designer dai famosi stilisti Calvin Klein e Perry Ellis.

Ma, il giovane declina l'offerta e comincia a lavorare per Chris Cortes.

Nel 1984 registra la marca Tommy Hilfiger e presenta la prima collezione con il suo nome.

A partire da quel momento, verrà definito il re della moda urbana e gli statunitensi si innamoreranno del suo stile, dell’ alta qualità e dei prezzi non esorbitanti.

Si comincia, però, a parlare, e per me a ragion veduta, in merito a molti suoi modelli di scopiazzatura dal più noto e famoso Ralph Lauren, che dal 1967 imperversa in USA e nel mondo.

A parte ciò, nel 1995 verrà proclamato designer dell’anno; nel 1998 GQ lo nominerà lo stilista dei giovani americani e europei; nel 1999 i suoi abiti accompagneranno il tour dei mitici Rolling Stones, di Britney Spears e Lenny Kravitz; il 2002 lo vede insignito del premio Designer internazionale dell’anno e nel 2004 David Bowie e sua moglie Iman saranno i portavoce della nuova line H di Hilfiger.

Tutti questi riconoscimenti però saranno annebbiati dai suoi scandalosi atti.

Verrà, infatti, accusato di maltrattare e di tenere in brutte condizioni i propri dipendenti.  

Ma, alla gente poco importa, sì si stupiscono un attimo ma poi, dopo un’isterica spallucciata, ritornano a comprare i suoi articoli.

 Thomas Hilfiger

Nel 2006 il designer vende la sua marca per 1,6 milioni di dollari ad una compagnia privata di investimenti chiamata Apax Partners.

Il marchio Tommy Hilfiger oggigiorno è incluso nella True Star che comprende una linea di prodotti in associazione con Estée Lauder, Red Label (linea personalizzata di tessuto misto fibra che comprende jeans, camicie e maglie con la cifra H), la linea Tommy Sport che negli anni ’90 lo porterà alla fama mondiale e la linea Tommy Home, appositamente per la casa.

La marca si caratterizza per una messa a fuoco creativa portata essenzialmente verso una linea giovane sebbene, personalmente reputi, con ripetute clonazioni di articoli e linee guida del brand Ralph Lauren.

I suoi capi possono essere visti addosso a Hugh Grant, Bill Clinton, Metallica e No Doubt.

Hugh Grant indossa Hilfiger

Voto allo stilista: 5/6, - appena sufficiente per aver attinto a piene mani, riproponendo quasi copie di Ralph Lauren.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 23/03/2013 12:31:15

    Mi spiace apprendere di questo lato "oscuro" di un designer che aveva patito anche il fallimento ed era poi riuscito a risollevarsi con un successo planetario. Forse è per questo motivo che l'ha ottenuto, oltre al fatto che i suoi modelli sono davvero piacevoli e innovativi?

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