American Horror Story

Un cast pieno zeppo di stelle holliwoodiane

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Un cast pieno zeppo di stelle holliwoodiane

American Horror Story. Tre dei suoi protagonisti.

Un cast pieno zeppo di stelle holliwoodiane, un’abitazione stregata, tormenti, anime vaganti, realismo esasperante, erotismo a go go. E non ho detto tutto.

Azzarda molto la 20th Century Fox Television con questa nuova serie, ideata dallo stesso team di Glee, che in occasione della prima puntata di martedi 8 novembre, trasmessa da FXtv (programma 111 di SKy), ha realizzato ben quattro milioni e mezzo di telespettatori.
American Horror Story, strizza l'occhio e conquista, crea paura, destinata com’è a un pubblico maturo e ha come protagonista principale una casa invasa da spettri. Uno splendido edificio vittoriano del 1920, situato nei dintorni di Los Angeles in cui si sono avvicendati tanti possessori con le loro terrificanti storie. E' in questa bellissima nuova residenza che la famiglia Harmon decide di traslocare da Boston per permettersi una seconda possibilità, tentando di lasciarsi alle spalle un disgraziato periodo. Vivien, un'ex-violoncellista, combatte la sua depressione dovuta alla prematura perdita del bimbo che soggiornava in lei, e come se non bastasse anche il tradimento del fascinoso marito Ben, psichiatra e docente universitario, entrato in profonda crisi esistenziale dopo l'aborto e la malattia nervosa della moglie. Sprezzante e con una lingua tagliente la loro figlia Violet, adolescente emo dei giorni nostri, sempre pronta a puntualizzare su ogni cosa è ora di fronte al dilemma della nuova scuola, con sconosciuti compagni e con un'amicizia particolare: quella con Tate, un coetaneo esaltato dalla mente incomodata fra l’altro sotto cura dal padre Ben.

American Horror Story, la locandina

Raggiunta la magione i tre nuovi proprietari, che vagamente ricordano uno spaccato della Famiglia Addams,  saranno costretti a convivere, oltre che con le presenze della villa, anche con la vicina di casa Constance, un’attempata, seducente ex-attrice, esaltata dal gotico, che ha dovuto abbandonare il suo sogno di diva di Hollywood a causa della nascita della figlia 'mongoloide', Adelaide, la quale è talmente ossessionata dalla casa degli Harmon da cercare in ogni occasione di penetrarvi senza il permesso dei nuovi inquilini. E' lei l'inquietante protagonista dell’introduzione a questa prima puntata ambientata negli anni '70, una breve rievocazione in cui la piccola, con la frase "morirete lì dentro”, tenta senza riuscirvi di scoraggiare due gemelli dai capelli rossi, pressochè psicopatici, dall'entrare nella casa.

Ma Tate, Adelaide e Constance non sono i soli a creare problemi alla famiglia Harmon, perché poco dopo il loro ingresso nella dimora vittoriana sentono bussare alla porta e aprendola si trovano davanti alla governante storica della casa, Moira O'Hara, che viene interpretata in versione anzianotta e sensualissima, a causa della conturbante dualità del suo personaggio. Poi è la volta di Larry Harvey, uno dei tanti ex-inquilini della casa rimasto sfigurato in volto a causa dell'incendio in cui sono morte la moglie e le sue figlie. Un tocco di sana allegria è dato quando lo stesso racconta a Ben di essere malato terminale di cancro al cervello. Larry cercherà di convincere Ben che la cosa migliore è abbandonare all’istante l’abitazione altrimenti tutto si concluderà, come nel suo caso, nell’annientamento di tutta la famiglia.

I personaggi principali di questo serial-tv mostrano continuamente tutto il loro strano egocentrismo, accompagnato da un indecifrabile lato oscuro; ciascuno con i suoi misteri e le sue anomalie, sono ottimamente strutturati attraverso una narrazione personale e psicologica assai ben tratteggiata. Essi non si limitano a dover combattere la loro personale battaglia contro i fantasmi che infestano la casa, ma hanno anche molto altro di cui doversi occupare, molto di profondo e personale.

Con una sigla che non ha nulla da invidiare a quelle strepitose di The Walking Dead e Dexter, un idoma piuttosto esagerato -arrivando talvolta allo scurrile- e uno stile arditamente moderno, American Horror Storycustodisce al suo interno tutto il meglio del cinema di genere miscelando argutamente i principi dell’horror, dei sentimenti e delle scenografie, come in film tipo Rosemary’s Baby, Amityville Horror, The black house, La Casa.

Insomma, tutto quanto fino ad oggi non era mai stato programmato in TV.
Questi tredici appuntamenti di un'ora ciascuno racconteranno le vicende di una famiglia alle prese con un difficile passato, ma soprattutto evidenzieranno il loro rapporto con la casa e con i loro nuovi vicini.

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