Eroine dei nostri tempi

Eva Peron, dalla storia al mito, la bellezza e l'intelligenza

Un romanzo ripercorre la storia di una donna che seppe gestire il potere e non dimenticare il popolo

di Domenico Del Nero

Eva Peron, dalla storia al mito, la bellezza e l'intelligenza

La copertina del libro

Un romanzo davvero particolare per un personaggio del tutto fuori dal comune. La Passione secondo Eva, di Abner Posse, diplomatico, giornalista e scrittore argentino, giunge in libreria nella traduzione di Ilaria Magnani, esperta di letteratura argentina contemporanea,  edita da Vallecchi, storica casa editrice fiorentina.  E la vicenda di Eva Duarte de Peron, moglie del presidente argentino leader dei descamisados ha trovato subito un entusiasta prefatore d’eccezione, Franco Cardini: “ questo libro unisce la tragicità delle Baccanti di Euripide , la disperante contraddittorietà delle verità fenomenologiche di Rashomon di Kurosawa e la solennità di un Requiem di Mozart. 

Non è poco e un simile cocktail potrebbe forse scoraggiare qualche lettore un po’ pigro.  Certo non è un libro “facile”, nel senso che non è né un romanzo d’evasione né uno di quei testi che vanno sempre a caccia dello scandalo e dell’elemento piccante (cose che certo non mancarono nella biografia di Evita)  finendo con il trasformare tutto in commedia di  basso palcoscenico. 

Ma se è sicuramente un ‘opera impegnativa, non per questo si può certo definirla noiosa o di difficile lettura. “Generosa e impulsiva, era anche rancorosa e vendicativa. Fedelissima negli affetti e nelle amicizie finché rimanevano tali, era capace di odiare intensamente  (…)  E’ difficile dire quale fosse davvero la sua casa: i palazzi del potere, la piazza, il teatro, la pampa, la suburra”, continua Cardini e coglie perfettamente tutti i lati di questa personalità poliedrica e affascinante, sempre in equilibrio  tra un’eleganza tanto studiata quanto naturale e una volgarità aggressiva. 

Proprio ciò  che emerge dal romanzo di Posse, che molto più di un saggio storico evoca davanti al lettore una figura che è riuscita a diventare un mito (e in buona parte lo è tutt’ora) rivelandone però anche e soprattutto l’eccezionale carica di umanità.

Il romanzo, nota Ilaria Magnani, è una sorta di tragico conto alla rovescia che inizia nove mesi e quindici giorni prima della sua scomparsa, evocati da un vero e proprio coro di voci narranti: lei stessa, ma anche persone che l’hanno conosciuta e amata, più raramente nemici e detrattori: lo scopo è proprio quello di ricreare e consegnare al lettore un personaggio a tutto tondo, colto nella dimensione pubblica come in quella privata: la difficile infanzia e giovinezza, il suo rapporto con il popolo argentino che amava con grande passione e per il quale dette fondo alle ultime forze già minate dalla malattia,  la sua dedizione al marito ma anche il suo odio, profondo e viscerale, nei confronti degli avversari.

 E naturalmente, il rapporto con Peron, di cui appare il principale sostegno: "Peron non era molto ardimentoso, viveva in una alternanza di scetticismo e di decisioni forti. Eva era la porta attraverso la quale sfuggire quel destino … (Egli) voleva e non voleva il potere. Aveva paura dell’atto finale. Incominciò a sentire che disponeva di due cose di cui aveva bisogno: la spinta verso il potere che lei gli assicurava con la sua ammirazione e passione e al contempo la percezione che lei potesse rappresentare la vita privata se riusciva a sfuggire al destino del potere”.

E naturalmente, la sua lotta contro la malattia, quel tumore che la divora e che lei avverte come una sfida soprattutto contro la sua missione.  Ma le sue ultime parole e i suoi ultimi ordini furono, con straordinaria femminilità, per se stessa, per il suo corpo.

E così, prima dell’epilogo, l’ultima voce è quella di Sara Gatti, la manicure di Evita: è lei che raccogliere le ultime parole, che sono semplicemente la richiesta di prepararla degnamente: “ Mi togli questo rosso  insignificante e mi metti il Queen of Diamonds trasparente, che ho fatto comprare ieri. Quello della Revlon”. Una grande uscita di scena, davvero da primadonna, che Cardini paragona addirittura all’ultimo desiderio di Francesco D’Assisi.

Un testo che vale davvero la pena di leggere e che sarà presentato in autunno in una importante libreria fiorentina.

Abel POSSE, La Passione secondo Eva, saggi introduttivi di Claudio Ongaro Haelterman, Franco Cardini, Ilaria Magnani, Firenze, Vallecchi, pp. 316, € 18,00

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 10:43:22

    Xs235New@163.com

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.