Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Che delusione ‘Gli infedeli’, griffato da due premi oscar francesi freschi freschi, Jean Dujardin, il protagonista, e Michele Hazanavicius, il regista: sì, proprio loro, i numeri uno del delizioso ‘The artist’.
Qui invece siamo a un filmetto a episodi (con sette realizzatori addirittura), debole e superficiale, protagonisti mariti che tradiscono ‘perché dopo un certo numero di anni è inevitabile’ (chi con una sorta di Lolita, chi con una masochista che subisce fino al dramma, chi utilizza il solito seminario di lavoro per vivere un’avventura e così via. C’è addirittura un povero cagnolino lanciato dalla finestra, perché il marito non sia smascherato dalla moglie. Non manca la seduta psicanalitica di gruppo, l’unica parte forse accettabile).
La locandina del film
Si vorrebbe creare l’atmosfera della commedia di costume, che racconta e rivela, facendo ridere: invece, ci si stanca presto e non ci si diverte per niente. Pensate che i due compari bellocci, quelli che compaiono più spesso, sempre convinti e sempre a caccia, fieri del loro fascino irresistibile, si ritrovano ad amarsi fra loro e a vivere la loro avventura sentimentale nello show business americano: che profondità e che umorismo!
Per non parlare delle mogli, che vengono trattate come credulone e ingenue compagne di furbastri, dai quali si lasciano regolarmente raggirare o di cui sono inevitabilmente subalterne. In realtà, si capisce bene che si è cercato pubblico ‘ un tanto al chilo’, illudendosi di scatenare risate di massa, in stile ‘Boris’ (il film), approfittando della simpatia di cui gode un certo cinema francese recente, acuto e divertente (‘Quasi amici’, ‘Piccole bugie tra amici’).
Stupisce che lo facciano anche calibri come i due sopra menzionati.