Volgarità e sensualità

E’ facile mescolare o addirittura confondere il significato di queste due parole

di LORD BRUMMELL

Una donna può rivelarsi  vestita in malo modo, come se l’avesse sorpresa un tornado mentre esce di casa, ma conservare tuttavia il proprio decoro.

Un'altra può aver svuotato i negozi più trend della città per scegliersi l’abito per la serata di gran galà  impegnando tempo e denaro, ma risultare esageratamente vulgàris.

Se dovessi scegliere non avrei un attimo di esitazione nel dire che tra le due preferisco nettamente la prima.

La volgarità è una brutta compagnia dalla quale tenersi a debita distanza; non attira nemmeno noi uomini, o meglio, ne attrae esclusivamente una garantita tipologia che non aneliamo frequentare.

E’ facile in questo turbinio di cambiamenti sociali mescolare o addirittura confondere il significato di volgarità e sensualità, giacché concretamente sono radicalmente in contrasto.

La sensualità in una donna può essere considerata lo specchio della sua personalità, 
che riflette l'interesse e l'attrazione che gli altri avvertono. Essa è in primis sogno e arcano.

"È tutto molto più eccitante il dovere immaginare", amava ripetere Coco Chanel.

L'immortale dogma è se sia sufficiente il non indossare minigonne inguinali associate a giacche due bottoni ampiamente scollate per non apparire triviali oppure occorre ben più?

Conosco personalmente donne che qualsiasi cosa indossino non arrivano mai, e sottolineo mai, a rivelarsi volgari, al massimo sui generis, ma mai volgari.

Tale è una peculiarità connaturata che non è possibile alterare ne imitare. E non si pensi che abbia a che fare con la loro taglia, non sono dispensate alla volgarità solo le donne magre o minute. Molto spesso l'immunità deriva dal volto innocente che inavvertitamente hanno, o dall’aria da brava ragazza. Questa è una realtà oggettiva che frequentemente non possono dominare e spesso non ne sono nemmeno consce. 

Michelle Pfeiffer, esemplificando, è il prototipo di donna che improbabilmente risulterà  volgare.

Volete l’altro esemplare a contrasto? La prosperosa Maria Grazia Cucinotta che, personalmente, risulta volgare appena minimamente si muove.

Il gentil sesso che non rientra nella prima categoria incontrerà sempre qualche sforzo in più per evitare la grossolanità e per questo deve, a rigor di logica, essere più avveduto nell’abbigliamento.

Lo spauracchio della volgarità non dimora, insĭtus, in un peculiare capo di abbigliamento, ma negli accostamenti. Una minigonna di camoscio, una blusa trapelante, un t-shirt scollatissima, le calze a rete o i cuissard con il tacco vertiginoso, non sono presi singolarmente delle trivialità.

Le calze a rete nere, indossate sotto un tubino al ginocchio Ralph Lauren, e un paio di scarpe con tacchi alti modello Gucci sono tutt’altro che volgari.

Scarpe Ralph Lauren

Il vero dramma è quando si ammassa più di un capo a rischio grossolanità nello stesso ensemble. La gonna corta di camoscio con le calze a rete, o con t-shirt altruisticamente scollata.

Carissime lettrici, se desiderate osare, se sognate sentirvi sexy, non confidiate di dover esibire più epidermide possibile, al contrario, scommettete sui vostri punti fermi: possedete delle belle gambe? Indossate senza timore una mini, con collant velati e un maglione a collo alto. Avete un gran bel seno? Ad hoc gli abiti scollati, ma che arrivino leggermente sopra al ginocchio. 
I cuissard , a mio modesto parere, sono sempre e comunque ad alto rischio volgarità.

Cuissard volgarissimi 

Non devono essere di vernice, preferibilmente scamosciati in quanto meno pacchiani, e a preferenza senza tacco, tanto in ogni caso occorre avere gambe ben slanciate per poterli indossare.

Cuissard indossabili

La cosa più importante è che nessuna donna deve umiliarsi ad agghindarsi in modus vulgari per compiacersi un uomo, meglio attirarne meno ma che siano coinvolti a guardarvi negli occhi!

Quanto sopra, si capisce, non vale in camera da letto, lì preferenze permettendo potete diventare anche un'altra, vorace e prosperosa volgarotta!